SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Se l’Italia s’è desta in questo inizio 2018 per un rincaro di uno o due centesimi per ogni busta di plastica, la situazione delle famiglie che hanno i loro cari assistiti nell’Rsa San Giuseppe di San Benedetto si presenta ben più complessa. Babbo Natale, con qualche anticipo sulla data ufficiale del 25 dicembre, ha richiesto un aumento di 3 euro al giorno sulla retta. Un esborso di 1100 euro all’anno in più.

Il problema nasce dalle giustificazioni per cui è stato richiesto l’aumento, effettivo del 1° gennaio 2018, di 3 euro per i servizi di biancheria da parte di Ideas Srl,  società con sede legale a Roma che gestisce, su convenzione con la locale Asur, l’Rsa: “Come già anticipato nell’ultima riunione del Comitato delle Famiglie dello scorso 22 novembre, ci vediamo costretti a richiedere un contributo economico per tale servizio pari ad euro 3 giornalieri. La invitiamo a presentarsi presso i nostri uffici entro il 15 dicembre per il perfezionamento della relativa documentazione” si legge in una comunicazione scritta dall’amministratore unico Monica Federici.

A quel punto la gran parte dei familiari, effettivamente, firma la proposta della Ideas Srl. Un “Allegato 4” da allegare, appunto, al “Disciplinare per la fruizione dei servizi”. Ma un gruppo degli stessi (circa 20 su 90), si rifiuta invece di sottoscrivere la proposta. A quel punto Ideas Srl decide di non procedere con la pulizia della biancheria in lavanderia, e dal 1° gennaio i figli o parenti degli anziani sono costretti a raccogliere vestiti e indumenti e lavarli per proprio conto. Anche se, a seguito delle diffide mandate tramite l’avvocato Patrizia Logiacco in data 4 gennaio, i bidoncini presenti nelle camere sono stati rimossi. Fosse tutto qui, la questione sarebbe di facile, se non risoluzione, almeno comprensione. Invece.

Accade che i degenti abbiano già firmato una “Dichiarazione di consenso alla fruizione delle prestazioni di cui all’allegato 2 della convenzione tra Asur Ideas Srl” nella quale, a seconda della patologia del degente, la retta giornaliera complessiva può essere di 41,25 o 42,5o euro. Questa cifra si forma con la somma delle seguenti voci: Attività di animazione e terapia occupazionale € 3,20; riabilitazione cognitiva € 1,20; musicoterapia € 1; ginnastica dolce € 1; merenda € 1,20; servizio di lavanderia per biancheria personale € 3,65.

Ecco che qui si è formato una sorta di cul de sac per Ideas Srl, o almeno così sembra. Infatti coloro che hanno firmato “l’allegato 4”, hanno accettato che l’esborso per la lavanderia salisse da 3,65 a 6,65 euro al giorno: “In una lavanderia di Viale De Gasperi ci sono stati proposti 1,25 euro al giorno” fanno sapere i familiari. Anzi: il foglio firmato non è una accettazione della proposta, ma una “dichiarazione di voler fruire, nel rispetto della convenzione tra Asur regionale e la Ideas per la residenza San Giuseppe, della seguente prestazione aggiuntiva: servizio di lavanderia per biancheria personale € 3“. Mentre, come si è letto precedentemente, non si tratta di una prestazione aggiuntiva, essendo compresa già nella retta precedente.

Invece, chi non ha accettato l’aumento, si è visto togliere, provvisoriamente, la prestazione del lavaggio della biancheria (almeno fino al 5). Anche se nel contratto già sottoscritto questa risultava compresa nella retta giornaliera per un importo di € 3,65. Nel caso in cui venisse tolto il servizio, logica vorrebbe che anche quei 3,65 euro venissero depennati dalla retta; per questo motivo i familiari si sono visti proporre un documento nel quale, volontariamente, rinunciavano al servizio. Documento che non è stato firmato da nessuno.

Il braccio di ferro tra Ideas Srl e il comitato di parenti dei degenti è già arrivato al tavolo dei responsabili dell’Area Vasta 5 di San Benedetto ed è auspicabile che la vicenda trovi risoluzione il prima possibile, anche per la tutela dei malati in cura alla Rsa San Giuseppe.