
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non c’è Antimo Di Francesco, non c’è Sabrina Gregori. La prima uscita ufficiale di Paolo Perazzoli, dopo la debacle elettorale del 19 giugno, consegna alla città un Pd dilaniato ed in crisi quasi irreversibile.
“Una parte dei miei compagni di partito ha lavorato contro di me, più o meno esplicitamente”, tuona l’ex consigliere regionale in una sala Pegaso gremita. “Le sconfitte cercano sempre un padre, io sono un padre e non mi nascondo. Ma insieme a me ci sono tanti patrigni. Vanno azzerati tutti i quadri dirigenti, i responsabili del Pd facciano un passo indietro, sennò per molto tempo ribolliranno rancori e risentimenti”.
Gli applausi sono scroscianti. I due segretari vengono considerati i principali responsabili di una campagna elettorale nata male e finita peggio. Nel mezzo una gestione politica ai limiti del paradosso: “Nei comizi ero costretto a fare riferimento al disgiunto perché c’erano esponenti del Partito Democratico che lo praticavano non come una necessità di conquistare un voto dell’altra parte. Spesso erano voti nostri. Qualcuno ha continuato a promuoverlo persino domenica ai seggi, a pochi metri da me, nonostante venisse alle riunioni e alle iniziative. Un’ipocrisia a me sconosciuta. Alle primarie si siglò un patto: chi perdeva doveva sostenere il vincitore. A parti invertite sarei stato leale. Certo, non mi sarei ammazzato per farlo votare, però non avrei mai pugnalato alle spalle. Io difendo le mie posizioni e faccio battaglie a viso aperto. Mi danno dell’arrogante e del divisivo. Sì, sono divisivo all’interno del Pd. Il centrosinistra non ha mai avuto una coalizione così larga che inglobasse civiche, Udc e Rifondazione. Alle primarie ebbi una posizione più netta, poi attenuai i toni consigliato da chi ha remato contro. Mi è costato a livello politico. Ebbi un incontro col sindaco, venne fatto passare come una richiesta d’aiuto. Falso. Gli ribadii semplicemente che se fossi andato a picco io, sarebbe andato a picco tutto il Pd”.
Il pensiero torna ad un anno fa. Sondaggi e petizioni in suo favore spinsero Perazzoli a rituffarsi nell’avventura: “In dodici mesi il mondo è cambiato. Sembrano due epoche diverse. La forza di Piunti è stata quella di proporre un generico cambiamento senza un forte programma alle spalle. Avremmo potuto vincere al primo turno, lo percepivano tutti, compresi i nostri avversari. Qualcuno ha fatto un ragionamento bizzarro: votiamo Piunti, al massimo durerà 4-5 mesi, visto come andò l’amministrazione Martinelli. In questa maniera ci liberiamo in un colpo solo di lui e di Perazzoli. Ma si dimenticano dei Cinque Stelle; se si rivoterà consegneremo la città ai grillini. Senza dimenticare che con Ascoli e San Benedetto in mano al centrodestra cambiano gli equilibri nella Start e nel consorzio idrico. Bel capolavoro politico, complimenti. Come potevano pensare che un atteggiamento del genere sarebbe rimasto nascosto? Mi sarei potuto presentare con una lista civica, avrei vinto. Se mi avessero impedito di correre alle primarie l’avrei fatto. Ma io sono un uomo di partito: ho partecipato e ho rispettato le regole”.
Sulla questione dimissioni una risposta definitiva non c’è. Per decidere c’è tempo fino al 9 luglio, giorno del primo Consiglio Comunale dell’era Piunti. “Non mollare, la tua esperienza ci serve”, è il coro unanime. “Le istituzioni non si abbandonano, mai”, è il monito di Flavia Mandrelli, unica eletta dei Socialisti.
Perazzoli ascolta, promette di rifletterci su. Tuttavia, sono infiniti gli indizi che portano ad un esito negativo: “Offro il mio impegno come allenatore, il tecnico non entra in campo. Gullit e Vialli provarono a fare contemporaneamente giocatori e allenatori, non funzionarono. Il mio ruolo da protagonista è finito, non si può fare finta di niente”.
Se rinuncia sarà, a beneficiarne sarà Pasqualino Marzonetti. “L’opposizione dovrà essere costruttiva – insiste – al centrodestra andrà proposto quello che di buono c’era nel nostro programma. Dobbiamo tornare tra gli anziani, nei quartieri. Traini, Sanguigni e Troli hanno spazzato via tradizioni decennali. Sono bravissime persone, ma noi abbiamo perduto il contatto coi cittadini”.
Paolo Canducci aveva definito sbagliata la candidatura di Perazzoli. La replica all’esponente dei Verdi giunge da Gianluca Pompei: “Come può dare lezioni una persona che i voti non li ha mai presi e ha fatto per due volte l’assessore senza essere stato eletto?”.
Durante la serata, viene mostrato il fotomontaggio con cui gli stessi verdi hanno celebrato la sconfitta del centrosinistra: “San Benedetto, comune deperazzolizzato”, recita un cartello postato su Facebook. Nulla di strano, se fra i like non comparisse il nome dell’ex sindaco Giovanni Gaspari. Loredana Emili allarga le braccia, Perazzoli lancia un avvertimento: “Ci vorrà tempo. Ci sono parlamentari del nostro territorio che a Roma fanno presenza. Poi c’è D’Alema che, pur non essendo più in Parlamento, fa scoppiare il putiferio ogni volta che parla”.
Capitolo ricorso. La segnalazione al Tar verrà inoltrata entro i 30 giorni successivi l’insediamento in assise della giunta Piunti. “Una sentenza del Consiglio di Stato nel 2015 ha dato priorità alla rappresentanza e non alla governabilità”, spiega Natale Vallone. “Nel 2012 invece, per dar forza al ballottaggio, si diede al vincitore una maggioranza relativa di un consigliere in più. Le interpretazioni sono diverse, il nostro ricorso poggerà sulla sentenza più recente”.
“Chiediamo un chiarimento rispetto ad una chiara contraddizione che dà 7 consiglieri alla coalizione che con le liste ha conquistato il 50,8% – puntualizza Perazzoli – sarebbero meno di 1/3 del totale. La legge parla di elezione del sindaco e del consiglio comunale, sono due organi di pari livello. Il consiglio può sfiduciare sindaco, non viceversa. Si tratta di un sistema democratico. Sicuramente chi perderà si rivolgerà al Consiglio di Stato, è naturale. Noi valuteremo pure le spese, non intendiamo indebitarci”.
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Direttore. Per me la campagna elettorale è finita il 5 giugno e diciamo definitivamente il 19 giugno e non mi interessa. Leggo però “Senza dimenticare che con Ascoli e San Benedetto in mano al centrodestra cambiano gli equilibri nella Star e nel consorzio idrico”. Chiedo. Come cittadini possiamo saperne di più. Grazie
Davvero questa frase sulla star e il consorzio idrico è vergognosa!
perchè?
Sì le spiegazioni sono doverose visto che la frase, se correttamente riportata, potrebbe far pensare ad enti in mano ai partiti invece che al servizio dei cittadini. Sarebbe il caso di chiarire…
Scusate ma di che vi stupite? E’ così da una vita!!! Abbiamo avuto consiglieri di amministrazione del Consorzio per l’industrializzazione del Piceno che nella vita hanno solo alzato la sbarra di un ospedale, presidenti della Picenambiente che facevano gli infermieri, e adesso vi siete svegliati…. io mi auguro che questa nuova giunta cambi la tendenza, altrimenti sarà solo il solito teatrino fatto di giochi di potere e ritorsioni!
Ma come, non aveva detto che si ritirava? Non in pensione perchè di contributi ne ha ben pochi! E ora cerca di rientrare in qualche modo? Coerenza, dove sei?
Beati monoculi in terra caecorum. Perchè si guadagna lo stipendio a fare il consigliere comunale ? Anche di pensione ne sai poco, essere informati è una necessita per scelte consapevoli…………
Come al solito capisci fiaschi per fischi! Sei talmente preso perchè ti criticano il tuo “protettore” che prendi le frasi alla lettera e tanto seriamente da non capire nemmeno il pizzico di ironia che c’è!
Una ferita che scotta e scotterá sempre
di più, ripeterlo e ricordalo è la coferma di uno sbando completo a livello locale e nazionale, con fughe di voti impressionanti.
Ancora rivendicazioni, lotte interne, polemiche e ripensamenti sulle poltrone, il mondo va avanti la brexit è conseguita a breve la renziexit, attesa da tutti gli italiani, sará la peggiore sorpresa per chi vive solo di ‘partito’ .
Un discorso stantio… Se davvero si sente così leader tradito, sarebbe credibile se rinunciasse al ricorso e si mettesse a governare in opposizione…Un leader politico pensa al bene della città, lascia da parte i personalismi… Se davvero pensa che il suo mastodontico programma abbia dei punti positivi perché non propone a Piunti di lavorare insieme per il bene di San Benedetto? Una tavola rotonda tra i più eletti con proposte al centro da entrambe le parti…Se ne discute democraticamente, si analizzano le competenze di ognuno e si assegnano gli assessorati e le responsabilità…. Troppo difficile per uno abituato a comandare… Leggi il resto »
E’ quello che dovrebbe accadere se si vince il ricorso, che non viene fatto da Perazzoli ma dai candidati votati e ingiustamente esclusi. Intorno ad un tavolo per un programma condiviso tra Piunti e la maggioranza consigliare. E’ esattamente quello che prevede la legge nel momento che da la possibilità al cittadino di apporre un voto disguinto………..ma mi pare che il concetto sia di difficile comprensione o si fa finta di non capire……….
Uguali dinamiche, ma a parti invertite, fecero diventare sindaco Perazzoli il 6 Giugno del 1993. Al tempo, il partito spaccato e in totale confusione era la DC, che nei comizi e nelle riunioni di segreteria diceva di sostenere il proprio candidato sindaco, ma nel segreto dell’urna fece votare il candidato avversario. Perazzoli, appunto.
Cose viste e riviste. Oggi a me, domani a te.
Non c’è mai limite al peggio. L’amore per le poltrone di questi signori va al di là di ogni concetto di coerenza e correttezza. L’esito dei ballottaggi ha dato una risposta chiara: San Benedetto non vuole più questa classe politica vecchia, stantia, fatta da persone che credono di essere Dio in terra e di essere depositari dell’onniscenza amministrativa. Lasciamo la possibilità ai nuovi arrivati di governare, se poi non saranno capaci lo stabilirà il tempo e le situazioni che si creeranno. Ma non ci fasciamo la testa prima di cadere. Che il PD faccia un esame di coscienza e si… Leggi il resto »
Mi pare un commento utlissimo
Diablo, Piunti e Gabrielli sono la novità? Anche l’esito dell’elezione della giunta comunale ha dato un esito chiaro. + del 50% al centro sinistra è un esito chiaro? L’esito del ballottaggio è l’elezione del sindaco. Si è votato per l’elezione del sindaco e della giunta comunale. Questo è anche se a molti non piace. A molti è piaciuto tanto invece la vittoria alla camera di Bersani ma non al senato. Anche allora il risultato era stato chiaro? Oltretutto Piunti & C hanno governato questa citta e dopo sono stati 10 anni all’opposizione e sempre loro mica altri ? Avranno imparato… Leggi il resto »
Il TALISMANO potente che potrebbe aiutare perazzoli nel ricorso esiste scopritelo a parti ribaltate rispetto a sanbenedetto:
http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2014/05/30/news/una-sentenza-contro-il-rischio-anatra-zoppa-1.9328966?refresh_ce
Per quanto riguarda le sue dimissioni c’è già una convinta dichiarazione :
https://www.youtube.com/watch?v=i2dAkuMX5Uk
Ho nome e cognome suo da un paio di anni.
L’anonimato penalizza molto il suo commento perché lei potrebbe essere direttamente interessato. Se non lo è lo dimostri. Dimentica un particolare molto importante: Perazzoli non è diventato candidato sindaco per sua volontà o per imposizione ma perché quelli del Pd lo hanno preferito agli altri 3 candidati in modo democratico come il nome del Partito che rappresentano. Furono finalmente Primarie vere non come quella tra Gaspari e Spadoni. E appare anche evidente (vedasi i numeri) che quella sconfitta DEMOCRATICA non fu accettata da chi fa parte del partito DEMOCRATICO. A me di quanto è accaduto indigna solo questo: In un… Leggi il resto »
Grazie al direttore per l’articolata replica cui spettano sacrosante precisazioni: A.Penso che il mio commento come quello di tutti puo’ essere penalizzato o meno, solo dalle idee che contiene che possono essere condivise o meno. B.Perazzoli non è diventato candidato sindaco..–> perchè il suo avversario è riuscito ad attrarre un numero maggiore di consensi da parte dei cittadini che hanno deciso di partecipare alle elezioni. C.relativamente al riferimento alle cosidette primarie (quelli del Pd lo hanno preferito agli altri 3 candidati in modo democratico come il nome del Partito che rappresentano) anche in questo contesto sono risultate una inutile carnevalata… Leggi il resto »
Non si capisce bene quello che vuol dire.
Rodo questo commento te lo potevi davvero risparmiare…….. sono solo un servitore delle mie idee e nulla più le difendo perchè ne sono convinto ti pare strano…………
L’unico rilievo alle sue giuste affermazioni è che lo aveva detto nel momento in cui ha deciso di candidarsi e ripetuto più volte dopo. Per questo motivo non è strana la sua decisione. Deve convenire che è così. Ci sono le prove.
La sua è una evidente ripicca contro chi lo ha segato… Condivido con Di Francesco l’aggettivo che ha usato per descrivere il suo stesso candidato: Arrogante e spocchioso aggiungo! Il problema è che il PD non poteva proporre di meglio… Spero in una seria opposizione, almeno questo!
L’accusa più forte mi sembra per Di Francesco stesso, la Sorge e Capriotti.
Purtroppo il suo anonimato non ci permette di verificare se “chi scaglia la pietra è senza peccato”.
Rodo, tornaconto personale ma per favore, gettare fango solo perchè si ha idee politiche diverse……… Il suo tornaconto personale era non mettersi in gioco visto che la storia dice che è stato il miglior sindaco di questa città negli ultimi 40 anni. Ti è difficile capire che ci può essere solo la passione per la politica e l’amore per questa città? e’ vero che i politici sono lo specchio fedele della società, sono corrotti perchè la società civile che rappresentano è corrotta, ma è generico in qualche caso ci può essere qualche politico migliore della società civile che vuole rappresentare.
Veramente dei 2 mandati per Perazzoli io, e molti altri….
Ho copiato il suo commento e potrei pubblicarlo. Le ricordo però che lei da anonimo si sta rivolgendo a persona “giamburrasca” di cui abbiamo le generalità precise e anche che le sue accuse andrebbero firmate. Grazie.
Ocram la risposta del direttore è esaustiva, le primare per alcuni valgono solo quelle dove vince renzi o un renziano le altre non valgono. L’altro aspetto invece di cui non si tiene conto è . Gli elettori sono tutti uguali o quelli del primo turno sono elettori di serie b ? Se sono tutti uguali e al primo turno si rinnova il consiglio comunale con i voti di lista e dove si raggiunge + 50% vanno assegnati i seggi secondo libere e democratiche votazioni di cittadini consapevoli anche del voto disgiunto. Ho quelli che hanno votato udc, rinnovamento, ecc ecc… Leggi il resto »
Masha si parla di diritti individuali. Se lei fosse stata eletta da Persone che hanno fiducia in lei e ritenesse di non avere quel posto di rappresentanza per una errata interpretazione della legge, lei che farebbe? Pretende il suo diritto o pensa che se c’è un altro al suo posto è uguale?
Mariano questo link non porta a nulla .