
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’obiettivo minimo dichiarato era il 29%, “come nel 2011”, dimenticando però che il Pd in quel giro si arenò al 26,5%. Ai democratici però va addirittura peggio, con un 21,3%, pari a 4836 preferenze. Un lustro fa furono 6716.
A questo va sommato il flop della segretaria comunale, allo stesso tempo candidata in Consiglio. Sabrina Gregori si ferma a 194 voti personali ed è fuori dalla top-ten. Nel 2014 la Gregori si era attribuita i meriti del buon dato sambenedettese del partito in occasione delle elezioni europee, quando si sfondò la quota del 40%.
C’è da scommettere che non mancheranno critiche per una campagna elettorale che l’ha vista spesse volte scontrarsi con Paolo Perazzoli, proprio in veste di segretaria.
Sempre la Gregori aveva ottenuto l’endorsement di Giovanni Gaspari. E la figura del sindaco emerge nelle analisi post-voto. “Questa tornata ha decretato un giudizio devastante sull’amministrazione in carica – hanno commentato diversi perazzoliani – se noi rappresentavamo una parte critica, fuori dal centrosinistra c’era un universo ancora più critico”.
Un po’ di preferenze potrebbero essere state risucchiate da Rinnovamento e Progresso. La civica del candidato sindaco ha ottenuto il 7,13% (1612), a differenza di Città Aperta che cinque anni fa si attestò al 4,3% (1097).
Sia in Rinnovamento e Progresso che in Città Aperta c’era Marco Curzi. Per l’ex assessore 436 voti personali, quasi il triplo rispetto ai 150 dell’esordio. Malissimo invece Riego Gambini, bloccato a 26 preferenze. Con i Cinque Stelle le schede a favore furono 86.
Sul fronte del centrodestra Pasqualino Piunti vince le sue personali primarie contro Massimiliano Castagna e Giorgio De Vecchis. Se avesse accettato di svolgerle quando i suoi rivali interni le invocavano, oggi non sarebbe costretto a ricorrere ad alcun apparentamento.
Le Comunali regalano infine un’altra curiosità relativa al successo di tutti i simboli contenenti i nomi dei candidati sindaco. A sorprendere maggiormente è la resa di Uniti per San Benedetto (5,96%) che ospitava a caratteri cubitali la scritta Perazzoli. Non è escluso che l’elettore comune abbia riconosciuto nel logo dei Socialisti la civica del primo cittadino, penalizzando Rinnovamento e Progresso che, al contrario, relegava ai margini il nome del leader.
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Piunti ha vinto le sue personali primarie ma fuori tempo massimo. A volte la presunzione porta solo sventura. Io non giurerei su un apparentamento della Lista De Vecchis. Dimentichiamo che il passato è stato burrascoso ed insanabile sotto tanti aspetti? Piunti definì De Vecchis e i suoi ” piccole figurine”. Peccato che le piccole figurine hanno il 16% dei consensi. Di Canossa ne esiste una sola e si è avverata nel 1077. Impossibile se non assurdo paragonare Piunti all’ Imperatore Enrico IV. La scomunica in questo caso non verrà proprio ritirata. A modesto parere dello scrivente ovviamente. In politica però… Leggi il resto »
“un’amministrazione di lunga tenuta se basata su programmi seri e finalmente a vantaggio dei cittadini e non dei clienti di partito” ???
Con il partito che ha governato 20 degli ultimi 25 anni???
Si narra che un giorno scoppiò nella foresta un incendio devastante e tutti gli animali fuggirono.
A un tratto il leone, re della foresta, vide che volava un piccolo colibrì proprio in direzione dell’incendio. Allora, preoccupato, tentò di fermare l’uccellino per fargli cambiare direzione, ma il colibrì rispose che stava andando a spegnere l’incendio.
Il leone, meravigliato, replicò che era impossibile spegnere l’incendio con la goccia d’acqua che portava nel becco.
Allora il colibrì, sempre più deciso, parafrasò al re della foresta:
«io faccio la mia parte, e questo crea la differenza».
http://www.meteorivierapicena.net/documenti/leone_colibri.pdf
Ecco bravo..racconta le favole che è meglio.
Il colibri’, un uccello piccolo che vola di fiore in fiore. Certo che poteva scegliere un animale migliore!
Avevo risposto a lor signori (avatar, elefantino, spiritoghibellino) ma evidentemente il mio commento di risposta non è stato ritenuto “adeguato”, per cui censurato; nello scritto avevo comunque ribadito d’esser stufo di interloquire con malmeriti sconosciuti che si sentono in diritto di criticare, come pure offendere, nascondendosi dietro assurde identità. Se volete avere un confronto pubblico con me toglietevi le maschere e FIRMATE i vostri commenti in modo che io possa capire con chi …augello… sto parlando. A differenza di tanti illustri filosofi che scrivono, scrivono, scrivono, il sottoscritto mette sempre la faccia negli scritti che pubblica, soprattutto quando si rivolge,… Leggi il resto »
Sono d’accordo e solitamente è il metodo che uso
Ancora con questo discorso dell’anonimato. Di fronte ad offese di qualsiasi tipo posso concordare con lei, ma di fronte a semplici critiche o discussioni, o si ritiene opportuno rispondere o non lo si ritiene opportuno. Cosa cambia se dietro ad Antani c’è Ugo Fantozzi o Carlo De Benedetti ? Le parole esprimono dei concetti, e l’autorevolezza di chi espone questi concetti dovrebbe cambiare molto poco il concetto stesso. Lei non è tenuto a rispondere per forza e nessuno se lo aspetta. E la sua storia pubblica a mio avviso molto rispettabile non le farebbe perdere autorevolezza se non risponde ad… Leggi il resto »
Se lei si trovasse per caso davanti a Riego Gambini (nel caso specifico) gli direbbe le stesse cose? O non lo farebbe perché sarebbe diverso? Lei dice: ” Le parole esprimono dei concetti, e l’autorevolezza di chi espone questi concetti dovrebbe cambiare molto poco il concetto stesso”, se così fosse quel ‘poco’ dopo ‘molto’ potrebbe benissimo essere tolto. Non le pare?
Io, e parlo per me, non avrei problemi a dire le stesse cose a Gambini o chiunque altro, preferisco l’anonimato perché mi sento tutelato dalle persone poco intelligenti e rancorose. Ma vi inviterei anche a considerare il problema da un altro punto di vista. Magari ci sono persone che soffrono il confronto diretto o che per semplice timidezza non riescono ad esprimersi liberamente e pienamente. Con l’anonimato invece trovano il modo di vincere mille remore psicologiche, perché impedirglielo. E’ per questo che invito sempre a rimanere sui concetti e lasciar stare la forma. Sempre se i concetti vengono espressi in… Leggi il resto »
Se vogliamo possiamo certificarlo ma non sarebbe serio. Non avrei scritto quello che ho scritto.
“Io, e parlo per me, non avrei problemi a dire le stesse cose a Gambini o chiunque altro, preferisco l’anonimato perché mi sento tutelato dalle persone poco intelligenti e rancorose”, questa sua frase è un chiaro arrampicarsi sugli specchi con l’aggravante della cigliegina offensiva nella parte finale.
Appellare qualcuno con il termine “voltagabbana” presuppone una precisa conoscenza dei fatti e delle persone alle quali si affibbiano tali definizioni, altrimenti il commento si trasforma in uno spiacevole calunnioso discorrere, che serve solo a creare imbarazzo ma soprattutto confusione. NON VEDO L’ORA di poter chiarire pubblicamente, in modo preciso e dettagliato, i motivi delle mie scelte politiche che tratto pubblicamente sulle pagine di questo giornale esclusivamente perché in alcuni articoli (come in questo caso) il mio nome è stato citato. Non mi sono mai sottratto al dialogo o alla discussione con altri lettori e l’anonimato di taluni non ha… Leggi il resto »
Mi dica signor Gambini dove l’avrei offesa? Io ho citato le caratteristiche del colibri’, che, come noto a tutti, e’ un uccello piccolo che vola di fiore in fiore. Sbaglio? Punto secondo, in passate occasioni le ho fatto presente quanto stonasse il fatto che Lei, che per anni si era detto contro il PD(+L) ed i partiti tradizionali, si sia candidato in una lista di supporto al candidato PD. Per caso sbaglio? Una cosa del genere non farebbe pensare anche Lei? Come può vedere nel mio intervento non vi sono offese, dunque, per quale motivo dovrebbe arrabbiarsi così tanto?
Tu saresti il leone o il colibrì? Ecco Riego, sarebbe interessante un confronto con te, ora che non hai più, forse, l’ arroganza che ti contraddistingueva, la pretesa di decidere chi si e chi no nel movimento…
Piunti ha vinto le personali primarie? Analisi al quanto superficiale. Se non le ha volute impedendo cosi di presentare un centrodestra unito è perchè temeva di perderle e non voleva un centrodestra unito con De. Vecchis candidato sindaco. Quanto vale Piunti senza partiti alle spalle? I due si sono sempre odiati fin dai tempi di Martinelli, eloquenti le parole di Piunti, ” governare, governare bene” sa che se anche ci fosse un accordo con De Vecchis cinque minuti dopo le elezioni incominceranno a combattersi, sa bene anche che molti elettori di De Vecchis o non andranno a votare o addirittura… Leggi il resto »
Analisi del tutto condivisibile, è ridicolo parlare infatti di primarie del centrodestra quando sono state più volte invocate ma sempre osteggiate da Piunti. Ci sono state fratture dettate dai personalismi e dalla “voglia di esserci” a tutti i costi, adesso non si può risolvere tutto con una stretta di mano o con una larga applicazione del manuale Cencellli.
Tutto come prima. “Perazzolismo” mi sembra un esagerazione, tanto meno che qualcuno debba arginarlo. Quale disastro si aspetta? Riviera Oggi ragiona sui fatti da sempre come ha fatto con Martinelli, con Gaspari, con Piunti o Perazzoli prossimamente. Lei invece vorrebbe che facessimo gli attaccabrighe e non i giornalisti. Magari non se ne accorge ma le nostre vicende con il sindaco uscente (dal quale abbiamo subìto torti di tutti i colori oltre a mal governare) possono averla influenzata così tanto da classificarci come “Quinta colonna”. Noi siamo semplicemente per il libero pensiero e tali resteremo. Tra tanti nostri sacrifici (mi scusi:… Leggi il resto »
Siamo alle comiche cioè alle spinte. Essu! Grazie per il suggerimento, direttore.
Lo “state spingendo” è riferito al commentatore Gianburrasca.
Ho capito.
Non credo sia spingere Peerazzoli ma un’analisi concreta fatta da Giamburrasca. Piunti è sempre lo stesso che ha fatto campagna contro Vignoli alle regionali che era del suo stesso partito, e questo De Vecchis lo sa bene. Aggiungo che essendo una persona seria non credo si possa fidare di apparentamenti puramente elettorali che Piunti chiede.
Vero, concordo!
Semplicemente hanno perso molte delle loro sicurezze…
Ho votato una civica legata a Perazzoli per fare un piacere ad un caro amico che si era candidato. Purtroppo per lui il mio voto non è bastato per cui al ballottaggio non avrò alcun vincolo pupillare da rispettare.
Attraverso il voto disgiunto in verità lei non ha mai avuto alcun “vincolo pupillare costrittivo” con il suo caro amico, per cui il senso sottinteso del suo commento, nei riguardi del candidato sindaco Paolo Perazzoli, è chiaro ai più. Forse ho inteso male il suo dire ma mi rattrista pensare che un voto possa essere motivato solo dalla volontà di far “un piacere ad un caro amico” e non sia invece la conseguenza di una riflessione (anche politica) più profonda che vede poi il proprio “pupillo/a” quale ideale destinatario della scelta fatta, conseguenza di una precisa volontà personale. Ma, come… Leggi il resto »
Io faccio cronaca e racconto umori, sensazioni, reazioni ben sapendo quali sono i miei umani limiti.
Sono stato 15 ore consecutive dietro alle notizie. Non c’è alcun cenno polemico dietro a quella curiosità. Si tratta di una fotografia commentata a piu’ riprese e insistentemente dagli addetti ai lavori durante la notte elettorale. I Socialisti, per loro stessa ammissione, temevano il flop. Il nome di Perazzoli scritto a caratteri cubitali (unico caso in 7 liste a suo supporto) puo’ aver creato la convinzione che si trattasse della civica del sindaco.
Ps: nel simbolo il termine “SOCIALISTI” non compare. Malizioso io?
Sabrina Gregori è segretaria del Pd. E’ UN FATTO.
Non si è dimessa (idem Antimo Di Francesco). UN ALTRO FATTO.
La sua resa elettorale è stata non soddisfacente. ENNESIMO FATTO.
Aveva ricevuto gli endorsement di Gaspari (sindaco in carica). ULTERIORE FATTO.
In questi mesi è finita sui giornali attaccando Perazzoli in quanto segretaria e non in quanto candidata consigliera (nella seconda ipotesi non le avremmo concesso spazio in rispetto della par condicio fra candidati). FATTO.
Ho raccontato fatti. Non avrei dovuto?
Avevo ragione. Gli anonimi sono anonimi. A me e al mio giornale di rendere vivaci le discussioni non importa niente. Il nostro successo è dovuto alla credibilità, a nient’altro. Gli ultras non hanno mai picchiato nessuno, al limite gli hanno urlato addosso. Ai tempi di Venturato c’erano tifosi che, quando mi incontravano, me ne dicevano di tutti i colori ma tuto finiva lì. Poi ho avuto ragione io. La paura di aver coraggio (mica tanto però, se viveva in Sicilia o in Calabria…) è un difetto non un dono. Se fossimo tutti così…
Può darmi tranquillamente del pavido, lo so e l’offesa non mi turba affatto. Mi conferma anzi che qui è un grosso difetto quello di non volersi sentire urlare addosso per questioni calcistiche. E’ da lì che viene pesato il coraggio di una persona. Se mi verrà concesso io continuerò ad essere anonimo tra gli anonimi senza problemi e nella sola speranza di dire ogni tanto qualcosa di intelligente o di stimolante. Non sono qui per dimostrare il mio coraggio. Non dimentichi che questo è un luogo dove noi commentiamo delle notizie e non dobbiamo combattere alcuna guerra. Siamo al bar,… Leggi il resto »
Appunto. Dal momento che scrive pubblicamente lei fa le veci del giornalista