SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non c’è solo chi se ne va sbattendo la porta. In Fratelli d’Italia c’è ancora “un gruppo plurale e aperto dove per statuto si favorisce la formazione di più circoli cittadini, tra cui anche il gruppo oggetto di discussione delle ultime settimane”.

Lo dice Nelson Vitali, che definisce il partito “vivo e vegeto”. Ricorda inoltre che Fdi in Riviera si è formata un anno e mezzo fa grazie ad un ristretto numero di persone lontane dalla politica fedele alle regole disciplinari del partito stesso “voluto proprio dai stessi capigruppo che ci sono oggi”.

“Senza polemica e senza lode – analizza Vitali – in democrazia ognuno può decidere ciò che vuole. Tuttavia, se un gruppo peraltro nuovo si pone all’esatto contrario di quello che la politica dovrebbe fare oggi cioè ossia non rappresentarsi individualmente ma aprirsi a tutti i partiti di coalizione in maniera omogenea, la cosa diventa discutibile”.

Evidente il riferimento ai ribelli capitanati da Giorgio De Vecchis: “Ritengo che fratelli d’Italia abbia fatto la scelta più giusta, sicuramente ritirando le nomine gioca sul futuro di una ristrutturazione capillare e una formazione di una coalizione vera di centro destra. Sicuramente tutto questo non avvantaggia la sinistra, al contrario dà un segno forte di presenza. Parlando del presente,vedo che pochi partiti discutono di progetti futuri, di programmi condivisi e strategie innovative , io credo sia la medicina giusta che serve alla nostra citta’ per emergere. Per governare non basta un sindaco forte o un nome rilevante, ci vuole una squadra che sia brava, affiatata e capace di accontentare le esigenze dei concittadini. Vogliamo giocarci questa partita e provare a far vincere il centrodestra. Può essere l’anno giusto per un successo di Fratelli d’Italia e di tutti i partiti uniti che vorranno dialogare in maniera democratica e civile per un cambiamento forte della città”.