
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A caldo, per il commento del settimanale Riviera Oggi, ho scritto un articolo dopo la sconfitta con il Monticelli. Criticavo alcune scelte dell’allenatore Beoni ma rimarcavo anche che la squadra non aveva capito l’importanza dell’incontro a livello emotivo, per il quale la Samb poteva solo perdere e non aveva nulla da guadagnare. Dall’altra parte i calciatori del Monticelli hanno disputato la partita della vita, e sono passati alla storia.
La Samb nella ripresa ha dimostrato di avere forti valori caratteriali, ma ha affrontato l’incontro inizialmente come se fosse una partita normale. Lo sarebbe stata, in caso di pareggio o vittoria; ma non in caso di sconfitta. Devono capire, i giocatori, l’allenatore e anche il presidente, che il tifoso sambenedettese è da anni in sofferenza e che la pretenziosità dell’ambiente sambenedettese porta a pressioni che non hanno nulla a che vedere con il panorama della categoria.
L’insieme dei due fattori (errori di Beoni, differenti motivazioni delle due squadre) unito ad una sottovalutazione dell’avversario, ha portato al patatrack dell’1-4 del primo tempo.
Fedeli, molto schietto nel dopo gara, ha dichiarato che per cancellare questa sconfitta occorre vincere a Fano. Non sono d’accordo, e l’ho già scritto. La vittoria di Fano cancella la sconfitta ma nel cuore del tifoso l’unico modo per lenire questa “umiliazione storica” è vincere il campionato.
Sull’obiettivo finale la gara di Fano è uno spartiacque importante ma non fondamentale per la classifica. Diverso il discorso per quanto riguarda le implicazioni emotive e la gestione tecnica che altri risultati potrebbero prospettare. Ci sono però indicazioni anche importanti pur nella pesante sconfitta. Considerazioni che rimarcano come la Samb, pur non essendo una squadra “ammazza-campionato”, è chiaramente attrezzata per vincerlo.
- Quale squadra e quale tifoseria pensano di poter rimontare un 1-4? Nessuna. Di solito gli stadi restano silenziosi o, al massimo, qualche sparuto gruppo ultras continua ad incitare giusto per la causa. Invece, diciamocelo tutti, in pochi, sull’1-4, hanno considerato la gara chiusa. Questo è un segnale di forza mentale. La partita sarebbe stata riaperta se alcuni gravi errori sotto porta e due pacchiani errori arbitrali (rigori abbastanza evidenti su Titone e Montesi) non avessero compromesso lo sforzo.
- Questione under: Trofo (anche se ieri la sua prestazione è stata molto contraddittoria), Sorrentino e Perna sembrano giovani di valore. In difesa Flavioni, Montesi e anche Tagliaferri, nel suo ruolo naturale (destra) hanno dato garanzie almeno accettabili. Beoni dovrebbe individuare i due migliori e le loro alternative, e cambiare solo quando indispensabile. Questioni tattiche: sia Barone che Sabatino sembrano possibili mediani bassi, in questo caso il giovane Trofo giocherebbe qualche metro avanti, con meno responsabilità. Da valutare anche lo spostamento di Pezzotti sulla mediana e Sorrentino sull’esterno, se il giovane è portato anche per questo ruolo. Potrebbe.
- Difesa. Il reparto sotto-accusa, giustamente. La coppia Lomasto-Salvatori accusa momenti di vuoto. Purtroppo quando i terzini ballano come nel primo tempo, il duo deve essere granitico. Salvatori-Conson è sembrata una coppia bene assortita, ma il secondo ieri non era neppure in panchina (?). Se non si trova presto un equilibrio difensivo tra terzini e centrali, il primo posto sarà impossibile.
Bisogna stare agganciati al carro di testa fino a dicembre, e a quel punto avere la necessità di piccoli ritocchi e non, possibilmente, a grandi rivoluzioni. La continuità è un valore fondamentale per vincere. Per questo anche Beoni non deve arrischiare cambiamenti improvvisati. La conquista della promozione è fondamentale per San Benedetto: un pubblico del genere non può restare ancora confinato in questa categoria a lungo.
E proprio qui si rischia di avere un tallone d’achille della squadra. Sia Beoni che diversi giocatori, come Prandelli, o l’under Vallocchia, per non parlare del Mapelli di ieri, gettato all’esordio in un contesto troppo caldo per lui, hanno evidenziato a parole o a fatti come abbiano sofferto l’emozione del Riviera delle Palme. Il che è un controsenso ma potrebbe diventare vero in caso, si spera di no, di contestazione.
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Guarda e passa e non ti curar di loro. Ma quale macchia? A me, se il Porto d’Ascoli battesse l’Ascoli sarei contento per il Porto d’Ascoli ma non penserei minimamente di sfottere l’Ascoli per una partita persa. L’ultimo commento di Lux è, invece, molto significativo. Adesso abbiamo il presidente che cerchiamo da trent’anni, facciamo un tutt’uno con lui, senza gelosie o invidie tra noi della riviera e della collina. Sono certo che solo così riusciremo a raggiungere la nostra vera avversaria. Anche in serie A. State calmi che la vita gira ma noi vogliamo fare un derby in alto e… Leggi il resto »
Direttore lei giustamente si appella alla razionalità ma purtroppo questa sconfitta ci tocca proprio nell’animo e rischia di avere gravi conseguenze psicologiche sull’ambiente.questo mi sembra il rischio: che una sconfitta simile possa azzerare l’entusiasmo che stava rinascendo .
Io penso che dovremmo cominciare a pensare a domenica prossima e non continuare a recriminare su quello che è stato. Chi ha sbagliato farà sicuramente tesoro degli errori fatti. Una sconfitta, anche difficile da digerire, può diventare il collante necessario per il futuro.
Magari sbaglio i tempi storici, ma a memoria i tempi gloriosi di Samb ed Ascoli grosso modo corrispondono. Non che si debba arrivare ad augurarsi la seria A per l’Ascoli, ma se il calcio torna ad essere di prima fila anche nella fascia Adriatica (Ascoli, Pescara) non penso che ci debba dispiacere ed anzi penso che magari con tempistiche diverse anche noi ne trarremo beneficio.
Quanto alla sconfitta, mettere già in discussione quanto si prospetta all’orizzonte per la Samb ed iniziare ad accusare allenatore e giocatori di mancanza di “sambenedettesità” è pura follia.
Anche con Samb nella fascia Adriatica, perché no?
D’accordo su tutto il resto.
Non accuso allenatore e giocatori di mancanza di sambenedettesità. Ma una partita del genere non può andare sul 4-1 anche (e sopratutto?) a causa di scelte dell’allenatore. Per molti tifosi come ad esempio Mestichelli una vittoria significava poco, una sconfitta è dolorosa. Invece abbiamo avuto l’approccio sbagliato.
Dici che Beoni non deve arrischiare cambiamenti ed è un ragionamento secondo logica. Ma le motivazioni date da Beoni alle sue scelte sono sconcertanti, assurde, illogiche ed irrazionali …….. se vuoi aiutare un terzino abbassi l’ esterno in fase di non possesso facendogli presidiare quella zona del campo, Pezzotti poi è anche particolarmente adatto a questo,o prevedi raddoppi di marcatura ma non stravolgi un equilibrio che faticosamente non si riesce ancora a trovare in difesa. Dopo dieci minuti concedi due palle gol agli avversari preludio che qualcosa non funzionava cerchi di fare qualcosa, inverti i terzini, abbassi gli esterni, provi… Leggi il resto »
Secondo me si sta veramente esagerando! Ed è proprio questa esagerazione che rischia di farci restare tra i dilettanti. Abbiamo perso una partita e allora? Chi ha poco poco giocato a calcio sa che a volte si va in bambola mezz’ora, ogni Tiro va dentro e poi ti ritrovi a gestire una situazione del genere nonostante l’avessi preparata in tutt’altro modo! Io preferisco perdere 5 a 4 con Monticelli nei dilettanti che 6 a 1 con l’Ascoli tra i professionisti come capito’ al Milan con la Juve o l’inter con il Milan. Perché li si che sono prese per il… Leggi il resto »
ESATTO
mah, il suo discorso sull’esagerazione lo condivido del tutto! Però, in tutta onestà, perdere 6-1 in SERIE A con una squadra che ha vinto Champions e che è la rappresentativa di una metropoli di stampo europeo è a mio avviso molto più dignitoso che perdere contro un quartiere di una cittadina già di suo meno rappresentativa e più piccola di San Benedetto (parlo di area urbana e di visibilità a livello regionale e nazionale).
Insomma non esageriamo in un senso ma nemmeno nell’altro eh!
COMMENTO SACROSANTO…..VOGLIO VEDERE SE VINCIAMO IL CAMPIONATO CHI SE NE FREGA DI QUESTA SCONFITTA….SE PROPRIO CI VOGLIAMO VENDICARE C’È IL RITORNO….E VASTA!!!!QUA SE DEVE PENSÁ A VINCE LU CAMPIONATO NO A LU MONTICELLI!!!!!
Si è scordato di Palumbo…L’unico capace di saltare l’uomo e crossare dal fondo. Beoni dovrebbe spiegare anche il perché lascia fuori gente come lui, Conson e Sorrentino sempre in partita in corso (senza considerare che ha mandato via Simeri per prendere un Buonvissuto che in carriera non ha mai fatto tanti goal)
Credo che ha preso spunto da un mio commento ad altro articolo dove ha messo anche mi piace. Mi fa piacere, perchè tutto ruota esattamente intorno a quella parola “sambenedettesità”, che il direttore appunto in altro articolo ha erroneamente confuso con essere di San Benedetto. No. La mentalità da sambenedettese la puo’ prendere anche n ragazzo che viene da Napoli o da Rieti o dal nord. Domenica serviva quella. Dall’inizio, dal primo minuto, e non solo dal 45esimo. Il direttore mi faceva notare che la samb non puo’ fare come il monticelli prendendo e facendo giocare solo gente del posto.… Leggi il resto »
Siamo all’anno zero perché per troppo tempo il settore giovanile è stato un modo per fare cassa e non per far crescere i giovani.
Si pagava per far giocare i figli. Cosi non si premia l’eccellenza ma la vanità.
E non possiamo prendercela con nessuno. Perchè da Spadoni in poi… le giovanili sono sempre rimaste in mano ai sambenedettesi.
Mettiamoci d’accordo.. Prima di Domenica ho letto sui social che questo non era sentito come un derby, mentre ora si sta drammatizzando.. Per carità, anche a me ha dato un forte fastidio perdere contro una squadra di un quartiere del capoluogo, ma noi Sambenedettesi abbiamo un cuore di acciaio, e sopporteremo anche questa umiliazione ! Storco il naso però quando tifosi occasionali si indignano per questa sconfitta.. Al Ballarin c’era uno striscione con scritto ” La SAMB è una fede, si ama e non si discute” ! Ecco, al di là della giusta critica verso Beoni, che ha sicuramente sbagliato,… Leggi il resto »
Le rispondo così. Non sempre il male vien per nuocere. Ai posteri l’ardua sentenza