
Da Riviera Oggi 1027, in edicola dal 31 marzo
GROTTAMMARE – Dal maggio 2013 Enrico Piergallini è alla guida del Comune di Grottammare. Il sindaco ha raccolto l’eredità del predecessore Luigi Merli. In questi due anni la sua amministrazione è stata lodata e criticata per varie iniziative. Con il primo cittadino abbiamo voluto fare un resoconto di questo inizio mandato e dell’attualità.
Partiamo dal recente maltempo. La città di Grottammare non è stata risparmiata dalle pesanti conseguenze.
“Esatto. Abbiamo subito una mazzata. Ci sono stati danni stimati in oltre 450 mila euro. Abbiamo dovuto fronteggiare varie emergenze. E’ stato dato il via all’iter per i lavori alla balconata, danneggiata dall’erosione. Stiamo lavorando sul verde pubblico e abbiamo proceduto, dolorosamente, all’abbattimento degli alberi a rischio per l’incolumità delle persone. A breve inizieranno gli interventi previsti dalla Provincia riguardo alla foce del Tesino. Stiamo provvedendo alla pulizia delle spiagge e dei lungomari in vista delle imminenti festività pasquali. Resta leggermente complicata la situazione della pista ciclabile. I danni sono stati ingenti, soprattutto riguardo l’illuminazione pubblica. Per il ritorno alla normalità ci vorrà del tempo in più. Punteremo comunque sul progetto della scogliera emersa per contrastare il fenomeno delle mareggiate che colpiscono in maniera incisiva quel punto”.
Parliamo della Grande Opera. Come procede la realizzazione di Anima? A che punto siamo? Lei ha sempre creduto in questa struttura nonostante i pareri contrari delle opposizioni e le ‘incertezze’ della Sovrintendenza.
“Riguardo ad Anima, stiamo attraversando due direttrici. Nella prima abbiamo ottenuto recentemente la convenzione con la Carisap e siglato un protocollo d’intesa con i sindacati. Organizzeremo degli incontri, anche pubblici, per discutere del modello di gestione. La collaborazione produrrà un ambiente in cui tutti potranno realizzare le proprie aspirazioni. Nella seconda direttrice stiamo attendendo il ricorso al Tar. Avremmo potuto dare ugualmente il via ai lavori nel cantiere ma è stato deciso di pazientare per far modo che tutto avvenga nella massima trasparenza. Ho sempre creduto nell’opera di Bernard Tschumi, esposta e ammirata a Parigi nel Centro Pompidou. Inoltre l’architetto è stato omaggiato del Premio Piranesi, prova ulteriore che Anima avrà un valore immenso. Mi dispiace che le opposizioni e la Sovrintendenza abbiano avuto da ridire riguardo all’opera. Sembrano non cogliere i vantaggi che la realizzazione porterà non solo alla nostra città ma anche in tutta la Provincia. In tutti i settori. Inoltre i sogni sono fatti per essere realizzati. A volte si riesce, altre no. Sono contento che questo sogno, cui ho sempre creduto, stia diventando realtà”.
Lei è in carica dal maggio 2013. Un suo bilancio?
“Sono stato felice di aver raccolto l’eredità del mio predecessore Luigi Merli. E’ una carica che mi ha dato molto responsabilità. Non è un lavoro facile. A volte costa davvero fatica ma la passione e l’ambizione di migliorare la città non mancano mai. Stiamo lavorando per mantenere fede al patto emesso durante la campagna di elettorale. E alcuni punti li abbiamo realizzati. C’è molto lavoro da fare, certo, ma la forza non manca”.
Sono stati segnalati disagi di alcuni cittadini del quartiere Ischia II inerenti alla zona e alle condizioni del lungomare Sud. Inoltre in via Cilea lamentano poca sicurezza e vari episodi di criminalità che preoccupano gli abitanti. Che cosa vuol dire a proposito?
“Riguardo alla situazione del lungomare Sud sono previsti lavori di miglioramento del decoro, del verde pubblico e un restyling della pista ciclabile. Nella vicina Pineta dei Bersaglieri stiamo lavorando alla pulizia e al montaggio di nuovi giochi per i bambini. La collinetta adiacente sparirà per permettere la realizzazione di una piccola area sportiva. Il quartiere Ischia II non deve sentirsi abbandonato. E’ un’area creata in maniera non facile da permettere modifiche varie. Fu proposta la pedonalizzazione di via Dante Alighieri che però i cittadini e i commercianti bocciarono. Stiamo lavorando a vari progetti e tengo a ripetere che il quartiere non deve sentirsi abbandonato a se stesso. Per quanto riguarda via Cilea abbiamo provveduto alla manutenzione del verde e al rifacimento della segnaletica. Due lavori che andavano urgentemente fatti. Sul tema sicurezza dovremmo avere prima i dati delle forze dell’ordine e agire di conseguenza. Essendo una zona residenziale purtroppo può essere preda di criminali ma lavoreremo comunque per migliorarla”.
Lei ha creato il ‘Mese della Partecipazione’ dove periodicamente s’incontra con i residenti dei quartieri per discutere di varie tematiche. E’ soddisfatto di questa iniziativa nonostante le opposizioni dicano sia una sorta di contentino dato ai cittadini?
“Sono contento di aver creato questa iniziativa. Permette un rapporto diretto con il cittadino. Non mancano le discussioni, però le reputo utili al fine di migliorare la comunità. Mi piace ascoltare i residenti dei quartieri. Le loro voci sono fondamentali per la nostra amministrazione. Cerchiamo di migliorare le loro vite. Purtroppo noto il malessere che molti cittadini hanno nei confronti soprattutto della situazione generale dell’Italia. Credo che le polemiche giunte dalle opposizioni siano pretestuose. Non capisco cosa hanno da ridire in questi incontri pubblici. Qual è il loro modo di ascoltare e confrontarsi con la gente? Sarei curioso di saperlo”.
Come considera il lavoro delle opposizioni?
“Innanzitutto le rispetto. Nonostante, appunto, certe loro polemiche le trovo pretestuose e senza fondamento. Il dialogo è sempre aperto per scambi di vedute utili nel migliorare la nostra comunità. Auspico comunque da parte loro più collaborazione e costruzione”.
Nell’ultima edizione di San Martino si sono verificati atti di vandalismo dovuto all’abuso di alcol da parte anche di minori nell’area dedicata alla degustazione del vino e una vile aggressione ai danni di uno straniero.
“Sono rimasto rammaricato da tutto ciò. Le due situazioni comunque non le voglio collegare. L’aggressione avvenuta in pieno centro ai danni di uno straniero non ha niente a che fare, a mio parere, con l’abuso di alcol. Qualcuno ha voluto approfittare della confusione per rendersi protagonista di questo terribile episodio. Il razzismo non è contemplato dalla mia amministrazione e lo combatteremo con tutte le forze. Riguardo agli atti vandalici bisogna innanzitutto dire che non si sono verificati nel Parco delle Rimembranze, dove era allestita la degustazione vino, ma purtroppo nelle vie adiacenti. Per la prossima rassegna manterremo comunque l’evento enogastronomico. Valuteremo se spostare l’area, rafforzeremo la vigilanza anche nei confronti di alcuni venditori che per fare lucro hanno approfittato della fragilità emotiva dei nostri giovani”.
Un suo pensiero sulla vicenda dello stadio Pirani e alle malignità sorte dopo che l’ex sindaco Luigi Merli è stato nominato presidente del Grottammare Calcio.
“La gestione è andata alla società grottammarese, unica ad aver partecipato al bando. Sono soddisfatto dell’esito, non oso pensare alle critiche se lo stadio fosse finito in mani forestiere. Luigi Merli è una persona che ha ancora tanto a cuore la comunità grottammarese ed è da ammirare che abbia voluto proseguire ad aiutare la città, in questo caso in ambito sportivo, nonostante altri gravosi impegni privati lo tengano occupato. Trovo fuori luogo le critiche e le malignità sorte nei suoi confronti”.
Cabaret Amore Mio è ormai una certezza nel panorama grottammarese. Che cosa pensa di questo evento che caratterizza ogni anno l’estate?
“L’ultima edizione ha polverizzato tutti i record inerenti alle rassegne scorse. Siamo molto soddisfatti. Un plauso va al Lido degli Aranci che lavora ogni giorno in funzione della manifestazione, migliorandola nonostante i vari problemi economici. Un enorme grazie va naturalmente pure a Enzo Iacchetti che gratuitamente ha messo a disposizione il suo prezioso aiuto nel rendere più visibile il Festival. Nel futuro, nonostante le difficoltà economiche, puntiamo a estendere l’evento. Vogliamo farne un vero e proprio punto di riferimento del territorio Piceno”.
Parliamo un po’ dei ‘vicini di casa’. Qualche giorno il sindaco di San Benedetto, Giovanni Gaspari, rispondendo alle polemiche sulla sporcizia presente alla Tirreno-Adriatico ha dichiarato “v’invito a fare 2 chilometri a nord” insinuando che nei comuni limitrofi la situazione era peggiore. Che cosa ha da dire riguardo a questa ‘frecciata’?
“Non credo che Giovanni Gaspari volesse essere maligno nei nostri confronti. C’è da dire comunque che in quei giorni la Picenambiente era impegnata maggiormente sul fronte sambenedettese, data l’imminente rassegna ciclistica. Se Grottammare ha avuto dei ritardi, è a causa di ciò”.
Frecciata per frecciata, ultimamente Grottammare sta avendo più complimenti rispetto a San Benedetto. Molti imputano questo cambio di direzione alla gestione comunale. Che differenze vede tra la sua amministrazione e quella di Gaspari?
“Bisogna dire che la comunità sambenedettese affronta problematiche superiori alla nostra. Non conosco bene le vicende della giunta e non appartiene alla mia persona fare dei confronti. Posso affermare però che c’è stata differenza nel percorso politico. Da più di 20 anni a Grottammare si sono avvicendate varie amministrazioni (Rossi, Merli e la mia) e abbiamo mantenuto una coerenza unitaria che ha portato al conseguimento di vari obiettivi riconosciuti poi dalla cittadinanza tramite le elezioni comunali. A San Benedetto si sono verificate nel corso degli anni delle incongruenze interne che hanno portato al commissariamento o al rimpasto della Giunta. Si sa che l’unità e la solidità aiutano maggiormente nel raggiungere gli obiettivi preposti”.
Cosa ne pensa della possibilità di creare un unico ente turistico per la sviluppo del Piceno?
“Sono assolutamente favorevole. Agevolerebbe senza dubbio il turismo. Privati e pubblici dovrebbero lavorare sui propri tavoli. Da una parte si deve migliorare l’accoglienza e dall’altra la vendita dei posti letto conseguendo unitamente l’obiettivo del portare i vacanzieri nel nostro territorio. Credo che un ente unico renderebbe questo compito più efficace”.
Grottammare è pronta per l’imminente stagione turistica?
“Prima baderemo a ridare un’ordinata alla città in vista delle festività pasquali, poi penseremo all’estate. Non voglio sbilanciarmi per adesso. Comunque c’è ottimismo guardando anche i dati positivi della stagione precedente con agosto che ha colmato alla grande il vuoto lasciato a luglio a causa del maltempo”.
Ci dica il suo pensiero sulla Città Grande che, secondo noi, diventerà sempre più necessaria. La Legge prevede Unione e Fusione di Comuni.
“Io ritengo che l’Unione sia un palliativo inutile o utile solo per creare un organismo in più del quale non se ne sente proprio il bisogno. La Fusione, invece, io la farei subito anche se so benissimo che il percorso è ostico ma anche ricco di vantaggi per i comuni che aderiscono quindi per i suoi cittadini. Per esempio la Legge di stabilità 2015 non presenta vantaggi per l’Unione dei Comuni ma li presenta per la loro Fusione. A braccio mi viene in mente l’esclusione per due anni dal Patto di stabilità e tanti altri benefici che potrebbero veramente far ‘sterzare’ il nostro territorio che, ‘frazionato’, ha limitazioni che poi non avrebbe: in primis il piano regolatore”.
Non ha timore che politici obsoleti ed egoisti possano ostacolarla ma anche che il suo Partito non veda di buon occhio le sue considerazioni nonostante siano giuste e magari indispensabili fra qualche anno?
“Cerco di agire sempre sulla strada tracciata dai miei predecessori, una continuità che ha dato i suoi frutti. Se poi mi vogliono ‘cacciare’ perché dico che per il progresso serve coraggio, facciano pure. Faccio l’insegnante, un mestiere che a me piace molto. A proposito di fusione c’è chi ritiene la Grande Opera un valore solo per Grottammare e non per tutto il Piceno est. E’ sufficiente per capire quanta miopia e mancanza di cultura esiste ancora”.
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….Città Grande era ora che qualche amministratore prendesse posizione sul vero tema di questo territorio. Delle polemichette su panchine, buche, marciapiedi…. non si interessa nessuno. Su un argomento come questo invece varrebbe la pena spendere un pò di tempo e di energie. La Città ha finalmente bisogno di venire riconosciuta anche a livello politico ed amministrativo, visto che siamo 87.000 abitanti in circa 100 kmq: la terza città delle Marche, dopo Ancona e Pesaro. E stiamo crescendo ancora, nonostante la crisi, a differenza delle altre due. Come infrastrutture abbiamo tre caselli autostradali, tre stazioni ferroviarie, un porto e tutti fanno… Leggi il resto »
Concordo al 100% anche se la fusione non dovrebbe riguardare soltanto Grottammare e San Benedetto per cui diventeremmo il Comune più grande delle Marche visto che Ancona fa 102 mila abitanti.
Sarebbe un bel colpaccio ed un segno di grande lungimiranza che, oltre ad avere grossa rilevanza nazionale, darebbe il via ad altre fusioni importanti come la nostra.
Sulla sicurezza il sindaco dice che bisognerebbe vedere i dati delle forze dell’ordine: peccato che le stesse dicano che fare denunce è inutile! Più che i dati che non ci sono il sindaco ascolti i suoi concittadini. Senza Parole!!
Piergallini è una persona intelligente. Ha capito che nn c’è altra soluzione a quella di crescere ed emanciparsi. L’idea della fusione è praticata ovunque senza che l’identità dei paesi coinvolti ne venga in qualche modo deupaperata. Londra ad esempio, era il nome di uno dei borough che fondano la metropoli che conosciamo oggi. Kensington, Chelsea, Camden, Southwark, Westminster sono solo vecchi comuni medioevali che sono diventati parte della città in cui si sono fusi per diventare capitale. Insomma… l’hanno fatto i britannici che ancora oggi nella loro isola si dividono in gallesi, inglese e scozzesi e non lo possiamo fare… Leggi il resto »
Perché solo San Benedetto e Grottammare e non anche Acquaviva, Monteprandone, Cupra Marittima e Ripatransone per oltre 100 mila abitanti. Una vera città, anche il calcio nostrano ne trarrebbe giovamento. Non facciamo i fessi, non facciamoci ‘fregare’, dimostriamo almeno una volta di essere in grado di anticipare i tempi. L’intelligenza è tutta lì. Cioè capire le cose prima degli altri. Il fatto che un ente turistico unico e la fusione di Comuni le voglia un politico dimostra doppiamente la sua lungimiranza. PS Pescara stessa ha iniziato così la sua grande evoluzione. Da http://www.treccani.it “È formata dall’unione di due centri, già… Leggi il resto »
p { margin-bottom: 0.25cm; line-height: 120%; }a:link { } Penso che una scelta simile porterebbe vantaggi per tutti, sicuramente avrebbe più senso della “unione” fatta recentemente tra Acquaviva Monteprandone e Monsampolo. Sarebbe vantaggiosa per Acquaviva i cui cittadini tornerebbero ad avere capacità decisionale, ora persa con la “unione”. La stessa zona industriale acquavivana potrebbe sperare in una possibile rinascita. Sarebbe vantaggioso per S. Benedetto che verrebbe ad avere uno sfogo territoriale ed urbanistico (ordinato) ad oggi quasi completamente asfissiato ed esaurito. Un tema questo che meriterebbe senz’altro discussione e confronto, permettendo di programmare il futuro con calma e ponderazione piuttosto… Leggi il resto »
Abbiamo già fatto inchieste e la necessità della Fusione è così evidente che i politici da noi intervistati non lo negarono ma nei fatti non hanno mai mosso una paglia. Non è conveniente perdere l’80% di ‘poltrone’ politiche che non occupano sicuramente per servizio.
Tranne casi più unici che rari, vedi il sindaco di Grottammare. E questo è normale mentre è anormale il silenzio dei cittadini che non colgono al volo questa occasione.
la cittadinanza cosa può fare per aiutare un processo del genere?
Per esempio un comitato mirato ad un referendum o per garantire voti a chi si impegnerà per realizzare un cambiamento importantissimo e utilissimo. per la stramaggioranza dei cittadini, molto meno per chi fa politica per interessi egoistici e personali.
ma l’idea può partire dal basso? Servirebbe comunque un referente politico. Piergallini dovrebbe fare questo passo.
La fusione dei comuni sarebbe renderebbe importantissima questa zona e i primi a trarne vantaggio sarebbero i cittadini…