
ELEZIONI. Credo che il necessario cambiamento di fare politica, o meglio di gestire bene la ‘res pubblica’ per conto dei cittadini, sia ancora lontano. Lo dimostra il fatto che, chi ha rovinato la reputazione della città di San Benedetto del Tronto (è solo un esempio la nostra realtà perché il mal governo del territorio italiano è generale) torna alla carica convinto (magari a ragione) che i cittadini sambenedettesi continueranno a votarli, nonostante tutto. Anzi, e questo è abbastanza clamoroso, stanno alzando la posta. Come dire: ho fatto così bene nella mia città che sono pronto per incarichi superiori: “il mio territorio comincia a starmi stretto“.
Sarebbe un ragionamento anche logico se il motivo fosse reale. Ma non è così perché si tratta di un sottile gioco psicologico che però offende l’elettorato. Le candidature nostrane, per esempio, a consigliere regionale servono per dare valore alla propria figura di politico che generalmente si ripercuote positivamente quando sarà l’ora del vero obiettivo, quello locale. Un giochetto un po’ spudorato nel quale però molti sambenedettesi continuano a cascarci. Giusta quindi un’affermazione che spesso torna di moda “il governo è lo specchio di chi lo ha eletto“. In parole povere: chi va a votare sempre la stessa gente evidentemente se la merita.
Giovanni Gaspari non può essere rieletto? È vero ma il caso dell’attuale sindaco è un caso a parte. Lui è convinto che otto anni di governo (che non può replicare) siano serviti a dimostrare le sue grandi capacità amministrative. Perché contraddirlo, è un suo legittimo pensiero ma forse dietro ci sono altri motivi meno nobili. Ma mai dire mai se dovesse fallire il suo ‘progetto’ regionale. A Paolo Perazzoli toccò la presidenza della Confesercenti, anche per Gaspari il politburo del Pd qualcosa troverà. Mai lasciare in mezzo alla strada (per modo di dire) persone che hanno saputo garantire, non una città migliore, ma tanti voti sì. E qui ritornano le colpe di coloro che hanno votato in modo inconsapevole perché ignoranti (nel senso che hanno ignorato i risultati prodotti da chi ha ottenuto la loro croce) e da chi li ha votati troppo consapevolmente perché facenti parte della “ditta Pd” e compagnia bella.
Se si smuovessero i non votanti. Quelli cioè che non vanno alle urne perché o troppo informati (non ritengono che ci sia un candidato valido) oppure debilitati da anni di gestioni dell’Amministrazione pubblica che, definire dilettantesca equivale ad un complimento. Forse c’è bisogno di toccare il fondo che non è molto lontano. Una volta raggiunto anche senza i nomi stantii che si sentono in giro, sarà dura per tutti i volti nuovi seppur meritevoli di fiducia.
Infatti, l’appeal che la città aveva con…
il più bel lungomare d’Italia;
una squadra di calcio conosciutissima in ogni angolo d’Italia;
una sala da ballo all’aperto fra le più famose d’Italia, oggi ‘casa dei topi ‘oltre che di qualche mostra;
il mare pulito e le strade curate;
il porto peschereccio più importante d’Italia;
la meta italiana più ambita dai tedeschi dopo Rimini e prima di Riccione;
l’originalità (forse l’unico in Italia) di un galoppatoio a ridosso del mare ora ridotto a ricettacolo dello sporco d’inverno e a posto per sagre d’estate perché privo di una destinazione in grado di sostituire cavalli e cavalieri;
stessa cosa per un camping sulla spiaggia mai sostituito degnamente: fu ottima l’idea del Beach Arena ma naufragò nel giro di un paio d’anni per l’incapacità e il dilettantismo di chi oggi vuol fare il salto della quaglia, roba da matti;
è rimasto il faro che magari qualcuno sta già pensando di buttare a terra, il corso centrale migliorato sensibilmente nell’era Perazzoli; mezzo lungomare all’altezza del passato dell’era Martinelli e poco più.
….oggi non c’è più. Anzi una recente statistica dice che, addirittura stiamo sprofondando negli ultimi posti delle spiagge marchigiane. Classifica nella quale siamo stati in testa per decenni grazie ai nostri pioneri che ora si stanno rivoltando nelle loro tombe.
E chi tanto ha causato, invece di scappare, ha la faccia tosta di presentarsi ancora. È la mia opinione, niente di più, ma voglio completarla con una proposta molto chiara: chi condivide il mio pensiero deve semplicemente non votare, per la Regione, per il Comune, per la presidenza di un comitato di quartiere, chi ha governato San Benedetto del Tronto da trent’anni fa ad oggi. Servono facce nuove: fare peggio non è facile.
Chi, invece, non condivide la mia analisi continui a votare i personaggi di sempre ma la finisca di lamentarsi. Perché il bello (brutto) è anche un altro: consiglieri comunali di maggioranza, fidi assessori e elettori di questo governo si lamentano segretamente del capo (fra poco per convenienza lo faranno anche pubblicamente) come se il fatto non fosse loro.
Ritengo che la maniera migliore per sintetizzare il mio pensiero sulle attuali candidature, e visto come è andata la stagione, sia questo: “Piove sul bagnato“
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Direttore, ma lei è convinto che l’elettorato si offenda ed invece in questa promozione non vede un’opportunità? Il vero problema è capire perché tutti si lamentano ma al dunque (il voto) si contraddicono votando per chi hanno criticato. Io non ho idea del perché lo facciano, e qualora lo facessero per vane promesse, dubiterei seriamente dell’intelligenza dei miei concittadini. Le candidature sono soltanto la logica conseguenza dell’apatia cittadina….
Il Disappunto ha l’ambizione di spiegare come e perché finora la gente ha votato male. Chiaramente male per me e te, magari per altri benissimo. Rileggi attentamente.
Il motivo è invece quello di far riflettere gli elettori. Di spunti ce ne sono diversi.
Direttore condivido pienamente il suo pensiero.
inizia a dubitare caro alessandro.
L’ho sempre detto: gli elettori del PD ex PCI, PDS, Ulivo e i tanti altri nomi cambiati per nascondere la vera identità comunista, votano con i paraocchi, votano per quelli che indica il politburo e basta! Ne ho sentiti di tanti che dicono:è sbagliato, lo so che è sbagliato, però il partito ha detto che è giusto e quindi è giusto! BUATTE!
Il problema è in parte dovuto al clientelismo e all’attrattività storica del PD e predecessori nel nostro territorio con la sua organizzazione, le sue promesse ecc. ecc., ma anche in buona parte alla carenza di alternative credibili e aggreganti, non disperse su mille rivoli di scarsa consistenza come in passato.
Diamoci da fare per trovare alternative credibili. Io credo che il sasso lanciato più volte da queste pagine sia quello giusto. Anche perché sui concetti da me espressi non ho mai avuto risposte negative o contro proposte. Apatia tanta però, su questo non ci piove.
Ci hai scambiato per un Partito politico. Non scherziamo.
Noi, come dovrebbero fare tutti i giornali, abbiamo il dovere di sorvegliare e sollecitare miglioramenti su ogni campo per far sentire i cittadini sempre meno soli. Altrimenti saremmo un’altra cosa.
Direttore, per il bene della città è giusto fare qualche passo in più come dice Vesperini, magari non in veste di partito politico o di candidato (anche se non ci sarebbe niente di male), ma in veste di promotore di idee e di concetti che chiamando a raccolta persone e organizzazioni di buona volontà che li condividono in larga parte, possa facilitarne il dialogo e l’aggregazione intorno ai punti cardine. Penso a una sorta di incubatore di idee e di persone, che poi si possa sfociare o meno in una formazione politica di qualità da schierare alle comunali per contrastare… Leggi il resto »
Potremmo provare ma occorre un locale idoeno. Se qualcuno si offre per concederci la possibilità di convocare riunioni, magari una volta ogni 15 giorni. Il venerdì alle 21 sarebbe l’ora ideale, secondo me. In tal caso si potrebbero gettare le basi e le idee come tu ben dici ed incrementarle democraticamente a quattr’occhi. Non vedo invece di buon occhio la scelta di organizzare incontri virtuali su internet, serve misurarsi faccia a faccia. Io personalmente mi metto a disposizione per fare da moderatore (non solo io) per curare l’organizzazione e la diffusione come, per esempio, fa la Gazzetta dello Sport con… Leggi il resto »
Ok, caccia al locale e si apre il laboratorio di idee…
per la creazione di un laboratorio di idee io do la massima disponibilità
Il locale?
Per me va bene, l’idea mi sembra buona.
Trovo io il locale e da adesso aspetto le adesioni. Max 15 euro il costo per della “cenetta”.
Se Mandela diceva “vedremo”, l’Africa oggi sarebbe un’altra cosa.
Non mi sembra il caso di sottilizzare su 30 o 40 anni. I comunisti non sono stati scemi all’inizio ma, appena assaggiato un po’ di potere hanno imitato così bene la fase terminale della Dc da diventare peggiori di loro. Quello è ancora l’attuale Pd.
Continuità?!
A parte che io odio la frutta (mai mangiata) e le mele in particolare, facevo riferimento principalmente ai governi sambenedettesi. Infatti sono super d’accordo con lei con lo sfacelo creato in Italia da Berlusconi, Alfano, Fini, Gasparri (due erre) eccetera. Quasi sempre opposizione a San Benedetto quindi un pizzico di colpe in meno va loro concesso.
Per chiarire Pds identità quasi totalmente comunista, Pd identità della degenerazione di Dc e Pci messi insieme.
Boh! Più o meno ho capito che dovrei smettere di fare il giornalista e darmi alla politica. Come giornalista faccio quello che posso per far sentire i cittadini meno soli da quando ho fondato San Benedetto Oggi: una differenza, seppur dopo vent’anni, rispetto a come i sambenedettesi in particolare venivano informati (imboccati) prima del 1992, io la noto. Sarò presuntuoso ma abbiamo inciso (pochissimo) anche sul loro modo di porsi: oggi devono tener conto di noi e… ne tengono. Come politico nel modo che io e molti auspichiamo non so se sarei all’altezza. Certi principi che sono comunque fondamentali (oggi… Leggi il resto »
Status quo?! Quale?
quello delle persone che ci guadagnano da certi risultati elettorali… Direttore dobbiamo prendere atto che a San Benedetto il più pulito porta la rogna…
Io dico che invece almeno 30 mila non la portano.
direttore ho sempre avuto modo di costatare che a San Benedetto dietro comportamento apparentemente irrazionali o disinformati in realtà si nascondeva dietro sempre qualche interesse immischiato con il pubblico
D’accordissimo meno che sulla sua ‘rassegnazione’ (… lo vedremo far carriera in regione poi chissà dove..) che inconsapevolmente diventa una propaganda immeritata. Continuare con i premi al demerito mi sembra esagerato oltre al segnale che siamo ridotti proprio male. Secondo me.
lo dicevo intendendo che non cambierà nulla.
Direttore la città di San Benedetto a un sambenedettese che conosce la gente che ha fatto grande S;B:T, e lei lo sa chi, per qui basta! con il primo che si presenta come se volesse fare chissà cosa e siamo indietro di decenni vedi fogne ecc….
San Benedetto non è una città, ma un accozzaglia di gente che pensa in modo diviso. Vi siete chiesti perchè tutta la classe dirigenziale venga sfornata da Porto d’Ascoli. Lui fa gli interessi dei suoi gruppi di sostegno che ricevendo qualcosa in cambio continuano a votare la mediocrità di cui però si possono fidare.
Ovvio