SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dando seguito ad un ordine del giorno approvato lo scorso 31 luglio dal Consiglio comunale, la Giunta venerdì 8 agosto, ha deliberato di posticipare al 30 settembre il termine per la presentazione da parte dei privati delle proposte da inserire nel Programma operativo di riqualificazione urbana (Poru).

La partecipazione dei privati è fondamentale per la costruzione e il successo del Poru. Ai cittadini questo strumento urbanistico concede diverse opportunità mentre il patrimonio pubblico si arricchisce di beni, verde e strutture ad uso collettivo. E questo senza alcun aumento di carico urbanistico (le volumetrie complessive rimangono inalterate).

Ad esempio, con il Poru è possibile demolire un edificio con destinazione residenziale o produttiva e trasferire tutta o parte della volumetria in altro sito idoneo ad accoglierla oppure ricostruire in loco edifici esistenti con cambio di destinazione per renderli più adatti al contesto urbano circostante e alle mutate condizioni socio economiche.

O ancora, chiedere al Comune il cambio di destinazione di un’area già destinata ad attrezzatura o ad impianto di interesse generale (per esempio, per scuole mai realizzate) verso destinazioni più congrue.

In tutti i casi il “plusvalore” così creato andrà ripartito tra privato e Comune: il primo potrà “pagare” in denaro o in beni immobili o aree di valore equivalente. In tale maniera, il Comune potrà ottenere un vantaggio pubblico da redistribuire alla Città.