SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Il 16 settembre e il 17 ottobre 2011 vennero depositati due atti al Tribunale di Ascoli Piceno riguardanti la Troiani & Ciarrocchi, difesa e rappresentata dall’avvocato Paolo Canducci”. Loredana Emili e Sergio Pezzuoli passano dalle parole ai fatti e mostrano il documento di una causa civile che ufficializzerebbe il legame tra la ditta e l’assessore all’Urbanistica.
Si tratta del secondo tempo di una partita cominciata sabato in Consiglio Comunale. Qui era stata ospitata l’interrogazione a firma dei due dissidenti contro lo stesso Canducci. Delusi dalle risposte del sindaco e, successivamente, dell’esponente dei Verdi, Emili e Pezzuoli lanciano la controffensiva ribadendo che a spingerli “non c’è alcuna motivazione personale”.
L’accusa di un costante conflitto d’interessi parte dalla delibera di Consiglio numero 23 del 21 marzo 2011, quando si ampliò il progetto dei pannelli fotovoltaici dai tetti degli edifici pubblici ai parcheggi della città: “Lui era l’assessore relatore”.
Si passa poi alle delibere di giunta: “Canducci era presente e votò il 12 maggio 2011 l’importo di 7,9 milioni dei lavori allo stadio e prorogava da 20 a 25 anni la gestione del fotovoltaico. Presente anche il 10 settembre 2011 in occasione della cosiddetta sanatoria per il Kinder Park. Tre gli assessori mancanti, l’atto passò grazie all’appoggio di Canducci, dato che Spadoni e Sestri preferirono uscire”.
I ribelli del Pd chiamano quindi in causa il loro partito: “Per noi l’etica dovrebbe essere molto più di un buon programma di governo. Su questa vicenda abbiamo informato tutto il movimento, provinciale e locale. Ci hanno contestato l’eccessivo protagonismo, con l’interrogazione volevano un risposta chiara, che non è arrivata. Volevano che non avvelenassimo il Congresso, li abbiamo accontentati, adesso però attendiamo una reazione”.
Dall’archivio vengono rispolverate vecchie dichiarazioni dell’assessore, risalenti a due anni fa. Alessandro Zocchi e Gianluca Pasqualini erano candidati alla presidenza di due partecipate del Comune, come il Consorzio Turistico e la Riserva Sentina. Canducci li bocciò categoricamente: “Si deve dare l’esempio, è una questione di etica e morale, a prescindere da quello che dice la legge”.
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Caro Sandro …….Zocchi, ti hanno tirato in ballo, non é ora che cominci a dire qualcosa anche tu……o forse devo rassegnarmi ancora una volta di aver sprecato il voto ?
L’ennesimo conflitto d’interessi di una giunta che non può fare proprio della morale il proprio vanto….
Se era assente quando gli hanno posto la domanda un motivo era questo?
c’e’ solo da sperare che si continui a sviscerare tutte le piccole grandi nefandezze di questo consiglio comunale.
Al tribunale di AP la cosa era risaputa almeno da Giugno ed io non penso che sia poi così scandaloso il fatto che abbia lavorato per Troiani & Ciarrocchi. Negarlo è stato sicuramente molto peggio, e poi sappiamo come vanno le cose in Italia. Mica possiamo accusarlo di conflitto di interessi. Sappiamo che non è un reato in Italia… Inoltre quello è il suo mestiere e se i rapporti di lavoro sono molto vecchi non sarebbe nemmeno giusto chiedere di interromperli. Invece sarei proprio curioso di sapere l’ammontare delle parcelle pagate da T&C di questi ultimi due anni, e sapere… Leggi il resto »
Gentile antanitapioca, lei avrebbe ragione se non la Troiani e Ciarrocchi non avesse mai lavorato con il comune di San Benedetto ed in particolare con le deleghe dell’assessore Canducci. L’affare Stadio, le pensiline fotovoltaiche (tra l’altre tutte cose molto border line) non possono passare inosservate. Ma poi scusate proprio la sinistra ha fatto per anni del conflitto di interessi il suo cavallo di battaglia vantando una certa superiorità morale e poi ci ritroviamo un’amministrazione che fa del conflitto di interessi il suo punto di forza politico per continuare a governare? Ma si è rovesciato il mondo oppure quest’amministrazione non ha… Leggi il resto »
Forse ho un po’ esagerato con la mia affermazione. Non è che io non mi scandalizzi per il conflitto di interessi. Mi considero di sinistra e mi scandalizzo anche per molto meno soprattutto se questo viene fatto da persone della mia parte politica. Ma va preso atto che in Italia il conflitto di interessi non interessa minimamente alle persone altrimenti non avremmo avuto Berlusconi. Preso atto di ciò, nel caso specifico non mi meraviglio del conflitto di interesse e voglio credere a Canducci. Ma se vuole che io ed altri lo credano, allora me lo deve anche dimostrare rendendo pubblico… Leggi il resto »
Concordo sul fatto che Canducci sia un capro espiatorio ma ricordiamo ce è complice di una giunta ce si fonda sul conflitto di interessi e che ha esagerato su troppi fronti attirando su di se le ire politiche di molti e non può pensare ora di passare indenne. Purtroppo Gaspari dall’alto della sua inequiparabile arroganza pensava di poter fare e disfare in città in base alle sue volontà finchè alcuni non si sono accorti che stava esagerando… il problema è da capire quanti sono questi “alcuni”.
Se l’incompatibilita’ esiste solo nel caso in cui si difenda un soggetto che abbia un contenzioso nei confronti del comune, non capisco la difficolta’ dell’assessore a presentarsi in consiglio e dire che, la ditta era stata in passato un suo cliente!!! nessuno avrebbe avuto niente a che ridire, viviamo in una nazione civile e democratica, dove vige una ferrea meritocrazia, i professionisti specialmente, architetti, ingegneri, avvocati, vengono scelti dai clienti per le loro competenze e capacita’, non c’era niente da nascondere e da temere per giustificare la sviante e arrabbiata NON risposta al quesito nella publica assise. Fa male, ad… Leggi il resto »
Detto in tutta franchezza, Canducci si trova ad essere il capro espiatorio soltanto perchè l’amministrazione Gaspari ha troppo esagerato. Non c’è ambito di quest’amministrazione dove non ci sia la giusta “serenità” per garantire il bene pubblico ma in qualche modo c’è sempre e comunque qualche diretto interesse del politico di turno o per voti o per propri affari. Se Gaspari (e forse più in generale la sinistra locale) avesse avuto un po’ più di morigeratezza e un po’ più di onestà mentale nel non tirare troppo la corda e nel capire che le risorse pubbliche vanno utilizzate per fini pubblici… Leggi il resto »
Nelle tue ultime parole hai centrato il nocciolo del problema.
Mi viene da pensare che i clienti siano più degli indignati…
Attualmente lo credo anche io….
Chissà quanti avranno letto la sentenza T.A.R. MARCHE – ANCONA – 28 giugno 2004 n. 777. Chi ha tempo e voglia farebbe bene a leggerla, integralmente. Reperibile all’indirizzo http://www.giustamm.it/TAR_4702.htm