GROTTAMMARE – “Forse sarà una piccola iniziativa, un piccolo segnale- ha dichiarato Sergio Federici responsabile delle Poste Italiane per Marche ed Emilia Romagna- ma ci hanno detto che i computer sono fondamentali per l’autismo”.

Queste le motivazioni che hanno portato “Poste Italiane” a donare dei pc all’Omphalos, l’associazione nata per iniziativa di un gruppo di genitori accomunati dalla stessa esperienza: i loro figli hanno ricevuto tutti, chi in modo più stringente chi meno, una diagnosi afferente al cosiddetto spettro autistico, e sono stati presi in carico dal Centro per l’Autismo di Fano.

“Si tratta di oggetti di riutilizzo tecnologico- spiega Daniele Croci del Polo Tecnologico di Bologna- prima delle estate potenzieremo il rinnoviamento tecnologico, magari arriveranno degli altri computer per questi bambini”.

Il sindaco Enrico Piergallini  ha ribadito con l’occasione che: “In mancanza di risorse economiche, bisogna puntare su quelle umane- e ha aggiunto vorrei sottolineare l’importanza di fare imprese creando profitti ma anche buone pratiche nel sociale. Questo è il modo sano di procedere”.

“Che passi il messaggio che le persone affette da autismo siano conosciute”, aggiunge  Francesco Gentile, direttore Poste Italiane di Ascoli Piceno

Gianfilippo Di Benedetto, presidente dell’associazione definisce i bambini affetti da autismo “i nostri ragazzi speciali” e dimostra estrema gratitudine per la donazione degli oggetti, per la grande generosità.

Il consiglio direttivo dell’Omphalos ha individuato come destinatari dei pc l’associazione “Xmano” di San Benedetto del Tronto e lo Studio Mayte di Fermo, i quali presso i propri centri svolgono attività quotidiana a favore dei bambini disabili.

C’è tutta una rete di solidarietà dietro all’autismo, lo ha dimostrato la presenza Andrea Iacoponi delle “Xmano” che ha conosciuto De Felice durante gli incontri promossi dall’assistente sociale del Comune Antonella Traini. (A tal proposito ricordiamo che il prossimo appuntamento si terrà lunedì 24 giugno ore 15 sui “Centri in rete: diurni e residenziali si presentano”. L’incontro verte sulla necessità di mettere in evidenza le peculiarità di ogni centro e trovare prassi comuni per ottimizzare risorse e servizi e fare proposte più vicine ai bisogni reali delle famiglie).

La risorsa maggiore per i bambini e i ragazzi affetti dall’autismo è quella umana, ecco perché bisogna imparare ad approcciarsi nella maniera giusta, senza aver paura di farlo.

Per questo un coro comune concorda come sia fondamentale che i giovani si affiancano al volontariato serve anche a loro.