ACQUAVIVA PICENA – Tutta questione di “dinamismo”. Da iniettare ad un centrodestra che a quanto pare ne sarebbe privo. Francesco Sgariglia motiva così la nascita di “Acquaviva dei cittadini”, una lista “veramente civica, in quanto non è sostenuta da alcun partito. E’ formata da persone nuove – spiega – non conosco nemmeno il loro orientamento politico. Il nostro motto sarà Il Comune della gente Comune”.

Eccola dunque in vista delle elezioni la vera eccezione in Fortezza, lontana dal centrosinistra quanto dal centrodestra. Eppure il passato di Sgariglia pone qualche quesito: “Sono stato nell’Udc fino al 2008 – ribatte lui – da allora sono indipendente. Per quel che riguarda il Pdl molti loro componenti hanno avuto un atteggiamento ondivago, non mi ci riconoscevo. Non sono preoccupato del fatto che appoggino Teodorico Compagnoni”.

Già, Compagnoni. Alleato per un quinquennio ed ora sfidante interno: “Con lui non c’è stata una spaccatura ideologica, semplicemente non rivedevo in lui la persona che secondo me servirebbe per rilanciarci. Umanamente è ottimo e ha operato bene. Tuttavia eravamo due leader, due anime differenti. Sarebbe stato più comodo restare in coalizione, un posto l’avrei mantenuto”. Sgariglia è consapevole che il rischio di perdere è elevato: “Lo so. Vediamo cosa succederà, tutti i candidati sono onorevoli. Se mi sconfiggeranno non finirò nell’oblìo. Continuerò ad interessarmi ai problemi degli acquavivani”.

Da assessore uscente alle Politiche Sociali, le priorità paiono delineate: “La sfida è il lavoro. Tutti i settori sono in seria difficoltà; il turismo è la soluzione. Le Marche del sud sono ancora da esplorare, possiamo dare ancora tanto e creare un indotto importante. Ci sono poi l’arredo urbano, la manutenzione. L’eredità ricevuta è complicata, anche io sono stato critico in questi anni con la mia maggioranza”.

Critico sì, irriconoscente no. Tanto che sei decimi della maggioranza Infriccioli lo sosterranno, direttamente e non: Cipriani, Portelli, Olivieri, Giambartolomei, Vagnoni e lo stesso sindaco. “Potevamo fare di più e meglio – ammonisce Sgariglia – ma non rinnego nulla. Il primo cittadino ha fatto tanto, però a livello comunicativo ha commesso errori. Era difficile tenere la barca a galla, il suo compito era gravoso ed è stato appesantito dalle tante, troppe anime che c’erano in squadra. Tarcisio ha assorbito e subìto innumerevoli spinte dalla sua giunta”.

“DORMITORIO? ROSETTI IRRISPETTOSO” Il leader di “Acquaviva dei cittadini” critica infine Pierpaolo Rosetti che aveva accostato il paese ad un dormitorio: “E’ stato irrispettoso verso chi ci abita. L’integrazione dei nuovi abitanti è una sfida. Non possiamo negare che molto sia dipeso dalle scelte urbanistiche adottate. Ma non è colpa di questa amministrazione. Vediamo oggi gli effetti di Prg approvati prima del 2000”.