MONTEPRANDONE – Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota di Anna Maria Rupilli, capogruppo de “La nostra città”

Con il presente comunicato desidero tranquillizzare gli elettori del Comune di Monteprandone. Da qualche tempo, infatti, si è sparsa voce che alla sottoscritta sia stato proposto, seppur informalmente, il ruolo di presidente del Consiglio di Monteprandone. A prescindere dal fatto che ritengo che questa carica, dopo di me, sia stata avanzata a tutti i papabili, desidero che sia chiara la mia volontà di non accettare. Certamente è un ruolo ambito, di prestigio e di responsabilità, ma preferisco svolgere il mio umile ruolo di capogruppo della minoranza. Mi spiego, accettare la carica di presidente del Consiglio comporterebbe il fatto che, per correttezza, non voti ma svolga solo un ruolo super partes. Premesso e chiarito ciò, appare inutile sottolineare che verrebbe meno il ruolo per cui sono stata votata. Sono lusingata della proposta, ma non posso accettarla, in quanto più importante di ogni altra cosa è rispettare l’impegno preso con gli elettori. Pertanto, al fine di fugare ogni dubbio, chiarisco che non accetterò perché ad un ruolo di prestigio che non mi consente di adempiere ai miei doveri, scelgo un umile ruolo che mi consenta di alzare la mano, opponendomi a ciò che non ritengo giusto. Non sono disposta a barattare il mio diritto-dovere al voto con la presidenza. Sono fiera di essere in minoranza, sono fiera di essere comunque il capogruppo della Lista civica La nostra città e non ho alcuna intenzione di cambiare bandiera. Accetterei ogni critica sul mio operato, ma non la mancanza di coerenza. Il popolo di Monteprandone ha voluto che fossi lì, seduta sul quel posto e lì sarò fino alla fine del mandato per svolgere il mio dovere con umiltà ma comunque fiera di essere libera da qualsivoglia logica di potere.

A chi ha detto, invece, che avrei comunque accettato la presidenza in vista di una maggior gratificazione economica, continuo a ribadire che un lavoro ce l’ho e che non ho mai concepito la politica come “lavoro”, e per “lavoro” intendo, giuridicamente, tutto ciò che viene retribuito. La politica è un impegno serio, che abbiamo assunto candidandoci alle elezioni e che aspiro a portare avanti sino alla fine del mandato con gli stessi ideali che all’epoca hanno ispirato la mia candidatura.

Per quanto concerne il caos che caratterizza i nuovi equilibri – squilibri della maggioranza, essi sono solo la conferma di quanto ebbi occasione di dire in passato e che ribadisco ogni volta. A me interessano poco tutte le querelle e i nuovi episodi della “Beautiful” della politica. Penso piuttosto che sia suonata da un pezzo l’ora in cui l’amministrazione si occupi di problemi seri, specialmente in un periodo come questo! Se la popolazione avesse avuto voglia di assistere a tutti questi teatrini andrebbe a teatro, noi siamo stati votati per fare ben altro. Se la maggioranza è in grado di fornire solo questi spettacoli è davvero ora che faccia calare il sipario e lasci la scena a chi ha intenzione di occuparsi di problemi seri.