SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dal 1 giugno, anche per quest’estate sul lungomare sambenedettese sono stati ripristinati i parcheggi a pagamento.
Il tagliandino da esporre sul cruscotto si può acquistare sotto forma di “grattino” presso edicole, chalet, tabaccherie di San Benedetto.
In più in tutto il lungomare sono posizionati i parchimetri. Il costo per un’ora di sosta è di 50 centesimi. Ebbene è capitato a molti di inserire delle monete pensando di raggiungere così (50 più 50…) una certa ora di permesso. Invece non è così. Il parchimetro permette solo cinque tipologie di tagliandini e non dà il resto.
In pratica le tariffe sono:
-50 centesimi, un’ora
-1 euro, due ore
-1.50 euro, tre ore
-2 euro, cinque ore
-5 euro, tutto il giorno
Se, come è successo a qualcuno, si volesse prendere un tagliandino per sei ore e si inserissero 2,50 euro, si otterrebbero cinque ore di sosta e non si riavrebbero i 50 centesimi messi in più.
Non pare esserci alcuna irregolarità in questo, anche perché è ben evidenziato sul parchimetro a caratteri cubitali. Il problema è che spesso per fretta si dà per scontato un funzionamento diverso dell’apparecchio e si rischia così di perdere i soldi. Per cui attenzione alle indicazioni e se avete bisogno di una fascia oraria non contemplata fra le tipologie del parchimetro usate i grattini.
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Ringraziamo la giornalista per aver dato una corretta informazione. Nonostante questo sia il terzo anno di funzionamento dei parcometri sul lungomare e che le le istruzioni siano ben evidenti e chiare, c’è ancora qualcuno che fa confusione.
Ricordiamo che, oltre ai parcometri, ci sono 80 chalet e 12 tra edicole e altre attività che rivendono i grattini.
Azienda Multi Servizi spa
Effettivamente è abbastanza insolito, eppoi c’è differenza tra 5 ore ed un giornaliero, sia come ore che come prezzo.
Penso che sia doveroso modificare il meccanismo e permettere la restituzione del resto.
Concordo con Giovanni: al momento della stampa del tagliando, il parchimetro dovrebbe essere almeno in grado di restituire le monete in eccesso rispetto alla massima fascia che si è già coperta. Credo sia soltanto un problema di configurazione software della macchina stessa. Inoltre, visto che i parchimetri sono di recente installazione (quindi si presume di moderna tecnologia), sarebbe stato auspicabile l’inserimento di un lettore bancomat in modalità Fastpay (quella che non richiede l’autenticazione tramite codice pin), cioè la stessa presente ai caselli autostradali: in molti comuni d’Italia questa possibilità è presente da diversi anni. Tra l’altro, usando il Fastpay sarebbe… Leggi il resto »
Mi e’ capitato all’Aquila pagare il parcheggio con il cellulare mandando un msm con il numero di targa ad un numero verde…semplice no?