Così va il mondo. Purtroppo però, ogni tanto e sempre più spesso mi accorgo che chi, anche con un accanimento più che onorevole, dice di volerlo cambiare, alla prima occasione “vantaggiosa” si tira indietro e si allinea a quel mondo che prima aveva “violentemente” demonizzato. Mi riferisco chiaramente a quanto accaduto nei giorni scorsi tra i componenti del Comitato, cosiddetto a crescita zero.
Io, ormai lo hanno capito tutti, sono assolutamente contro l’uso strumentale del cittadino, dell’elettore in questo caso specifico, come se potesse essere o fosse merce di scambio. Chi ambisce ad amministrare una città deve guadagnarsi consensi con il proprio curriculum, con proposte serie, con una precedente condotta di vita esemplare o quasi, con conoscenze vere dovendo fare il bene, non della propria famiglia, ma di una comunità.
Doti, o almeno buona parte di esse, che avevo individuato nel Comitato, oggi nell’occhio del ciclone. Per questo motivo, a differenza di altre testate giornalistiche più “partitiche” che “popolane”, abbiamo dato ampio spazio ai vari Spadoni, Mancini, Gambini, Girolami, Primavera, Rossetti, Ferritto oltre che a tutti gli altri componenti che non sto qui ad elencare. Rappresentavano, secondo me, una nuova frontiera interessata a fare politica (la loro richiesta referendaria lo era) fuori i soliti schemi che in questi giorni hanno visto riunioni tra varie sigle per barattarsi fantomatici loro elettori. A tal proposito tra gli ultimi commenti una frase mi ha colpito : “I partiti rappresentano solo se stessi” e nessun altro mi viene da aggiungere. Sempre per il solito ragionamento che nessuno si presenta a tali riunioni (esemplari quelle tra Ciccanti e Api o tra Bruno Gabrielli e Fiamma Tricolore) senza considerare che il voto è segreto e che nessuno può rappresentare nessuno prima di essere eletto.
Capisco che è un giochetto per furbi e qui devo ammettere che cittadini-pecore, purtroppo ancora esistono. Magari gli stessi che poi si lamentano perché si ritengono mal rappresentati dai soliti noti.
Torno al Comitato e a come va il mondo precisando che a me interessava poco entrare nel merito di quello che dicevano sotto l’aspetto tecnico, apprezzavo le loro facce pulite, la loro manifesta buona fede, la loro intelligenza ma principalmente lo spirito di onestà e voglia di cambiamento che li animava. Insomma mi piacevano anche se, alla fine, fosse risultato che non avevano ragione o (per farmi capire meglio) che avevano torto marcio. Nei miei pensieri mettevo davanti a tutto la sincerità delle loro belle intenzioni presenti e future.
Quando è successo il patacrac, come è mio costume, mi sono permesso di dire la mia con il risultato che la parte di loro, oggi contestata a destra e a manca, se le è presa a male. Magari dimenticandosi che la pluralità e il rispetto delle opinioni è la caratteristica sulla quale la sinistra (Sel è lì) fonda le proprie idee. E sì, posso ben dire “sinistra” perché oggi quel Comitato apartitico ha perso la sua identità che tanto piaceva a molti per merito o colpa (secondo me) di uomini politicamente schierati da quella parte.
Per la nostra testata, pluralistica e libera come nessun’altra, da parte dei vendoliani tanti elogi prima, tanto livore oggi con l’aggravante di non averlo testimoniato con un dibattito come più confà alla loro (precedente?) mentalità ma in modi e tempi sbagliatissimi. Alla “capitalisti”.
Chiudo con un passo del Vangelo, valido per credenti e non:
“Se la tua carità e il tuo interesse per gli altri è soltanto per dovere o per acquistare dei meriti, hai già ricevuto la tua ricompensa”
Ma io sono testardo e a quelli di Sel continuerò a voler bene e a sperare in una loro redenzione.
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Io, scusate che mi uso, mi sento dispiaciuto e molto avvilito, mediamente depresso.
Caro Emidio, mi associo pienamente al tuo stato d’animo, e caro Direttore, in questi giorni non ho smesso di usare il suo giornale, (e la ringrazio) per cercare di spiegare e capire cosa sta succedendo. Forse nelle mie scelte ha pesato troppo il ricordo dell’ultimo comitato cittadino a che avevo contribuito a fondare e nel quale mi ero impegnato nel 1992, il comitato alluvionati di Porto d’Ascoli. La situazione era simile, erano confluiti nel comitato partiti diversi, di destra e di sinistra, ricordo con piacere ed affetto il lavorare fianco a fianco con il compianto, allora consigliere Capanna del Msi,… Leggi il resto »
Ricordate il komunista Bertinotti? Fece cadere il primo governo Prodi, poi tornò nell’Ulivo in cambio della nomina a presidente della Camera dei Deputati.
Non credo ci sia altro d’aggiungere.
Ma sei proprio noioso con questi comunisti..secondo me sei comunista dentro…
Non vedo cosa c’entri il tuo commento con questo articolo e comunque,nel caso, troppo comodo citare solo la parte che ti fa comodo.
La tua memoria parziale ovviamente non ricorda il veleno che sputò Bossi su Berlusconi. Fece cadere il governo e urlò mai più con questo ladro mafioso.
Ora a braccetto per una poltrona da ministro e un secessionismo mascherato da federalsimo.
La solita indignazione ad orologeria del buon Gundam
Quello del Comitato rappresenta una vera e propria DICHIARAZIONE D’INTENTI che poi si deve misurare e calare, per forza di cose, nella realtà politico-istituzionale, nell’agone politico, nel quadro di riferimento locale attuale, cioè deve tradursi in azioni efficaci e dirette a raggiungere lo “scopo”, l’obiettivo, cioè la cosiddetta “crescita zero” del PRG (che poi non è altro che una parafrasi, una locuzione, tanto di moda, nel descrivere lo stato attuale comatoso del fatidico rapporto deficit/pil italiano che è stato trasposto nello slogan del Comitato, con successo, anche se sarebbe stato più corretto parlare di “blocco” del PRG). Ma come tradursi… Leggi il resto »
condivido pienamente la tua analisi, mi permetto solo una puntualizzazione sulle ultime 3 righe, si sapeva da sempre che De Vecchis stava con Fli, che aktri componenti stavano con il terzo polo, che il movimento 5 stelle non fà per principio alleanze con nessuno, che RC a buon ragione dissentiva non solo per la politica urbanistica ma per molti altri temi sui quali magari non ci trovano d’accordo. è quindi lo stupore mi sembra poco credibile, faccio un ipotesi di fantapolitica ed una domanda, se Sel e RC sarebbero andate insieme, in quel caso sarebbe stato Grillo e non Vendola… Leggi il resto »
In quel caso sarebbe stato Grillo ( anche se la cosa non è paragonabile con SEL perchè il movimento 5 stelle non si allea certo col PD )… ma l’errore sta proprio qui: seguire le direttive nazionali per elezioni comunali. Se ad impedire questo sono le sigle, basta metterle da parte, come del resto si fa in questo tipo di comitati. Ma la volontà di rappresentare quella parte di cittadini doveva esserci da tutte la parti …
Caro Guido purtroppo in questa tua ipotesi di fantapolitica sono sbagliati i presupposti. Il Movimento 5 Stelle nasce partendo dal basso, dai cittadini che vogliono riappropiarsi della cosa pubblica. Non avendo una struttura gerarchica sopra di esso, recupera quello scollamento che nel tempo si è creato tra la gente e la politica e che ha avuto come conseguenza il non far andare a votare ormai 1/3 degli italiani. Essendo un movimento orizzontale è libero da comandi che gli vengono imposti dall’alto e fare le battaglie per il territorio, al contrario di quello che è successo a voi di Sel che… Leggi il resto »
Cara Maria Rosa, la storia che c’è l’ha imposto Vendola non sta ne in cielo ne in terra, il nostro partito forse nasce dall’alto, da un leader, come penso anche il fostro, ed affonda le sue radici in una cultura di unità del centrosinistra, è nato in contraddizione con RC perchè non ne condivideva l’opposizione pregiudiziale, e in contraddizione del PD perchè non ne condivideva la sudditanza ad ideologie centriste, altrimenti saremmo restati all’interno di RC e del PD, non c’era bisogno di fare un partito fotocopia di altri, la mia osservazione non voleva essere offensiva per il movimento 5… Leggi il resto »
Della strategia politica di Vendola di allenza col PD ne ha parlato Luca Spadoni non io nella diretta streaming di questo giornale del 18 febbraio scorso a cui ho partecipato anch’io. Spadoni era seduto vicino a me e ha anche aggiunto un commento poco carino nei riguardi di uno con cui ti allei dicendo che il PD puzza di cadavere.
Tu mi dici che non viene dall’alto la decisione ma Spadoni dice il contrario.
Mettetevi d’accordo!
Spadoni ha parlato della strategia di Vendola di alleanze col PD di cui Vendola usa aggettivi anche pesanti, dice che puzza di cadavere. se questo si intende per imposto dall’alto, va bene, ma se si intende che ha telefonato Vendola o chi per lui, posso assicurarti che nessuno ha telefonato per obbligarci alla scelta, l’assemblea degli iscritti, in linea con questa politica a deciso, a maggioranza, con diversi voti contrari! ergo, ha deciso la base!
SEL…..suicidio politico. Complimenti
Cos’altro c’è da dire? E’ evidente l’incoerenza degli esponenti di SEL che hanno scelto di allearsi con Gaspari nonostante tutto. A volte ho avuto il rimpianto di non aver fatto parte di questo comitato, il cui scopo condivido pienamente, ma ora mi viene da pensare che FORSE ho fatto bene a non partecipare. Probabilmente adesso avrei un fegato un bel po’ più gonfio.
Scusate,
morto un papa se ne fa un’altro,
morto un comitato se ne fa un’altro,
dai vediamo chi è pronto per iniziare un’altra battaglia con e senza i partiti, unico punto da condividere, “lasciare fuori il cervello e ascoltare il cuore”.
Con simpatia Alfonsi Tony
Comitiamo, comitiamoci senza sgomitare