Dal settimanale Riviera Oggi n.853 dell’11 gennaio
MONTEPRANDONE – Il 2010 si è concluso con un evento “memorabile” per Monteprandone: la firma dell’accordo di programma per la variante al Piano Regolatore. Il documento, che contiene importanti cambiamenti a livello di viabilità e di infrastrutture, è stato sottoscritto lo scorso 30 dicembre dal presidente di Provincia Piero Celani e dal sindaco di Monteprandone Stefano Stracci. Per comprenderne meglio la portata, abbiamo incontrato l’assessore comunale all’Urbanistica Adriano Bordoni, tra i principali ideatori e promotori del progetto.
L’accordo di programma è stato appena siglato. Di cosa si tratta?
È un accordo importante che cambia il volto di Monteprandone ed in generale dell’intera Vallata, che trarrà beneficio dai nuovi collegamenti stradali ed opere che sorgeranno. Grazie ad una variante urbanistica che modifica la destinazione di una zona di Centobuchi da artigianale a commerciale, l’accordo permette di realizzare una serie di interventi necessari per la comunità, in una cittadina che conta 12 mila abitanti e le cui maggiori carenze sono appunto a livello di viabilità e di strutture. Finora i monteprandonesi dovevano uscire dai confini cittadini per usufruire di impianti sportivi e centri commerciali. Con queste opere saremo invece noi ad attirare gente nel nostro Comune.
Quali opere verranno realizzate?
Innanzitutto una rotatoria sulla Salaria che consentirà di snellire il traffico e ridurre le emissioni di polveri sottili nell’incrocio con via San Giacomo, opera che sarà realizzata interamente dal Comune. I privati, invece, ossia la società Polo Holding di Fano, realizzeranno nella zona dell’ex Bredanardi un nuovo svincolo per la superstrada Ascoli-Mare (collegato alla bretella per la zona industriale di Monsampolo), un sottopasso ferroviario, che congiungerà la Salaria all’altezza di via San Donato, e le strade connesse. In cambio di ciò, essi potranno costruire un centro commerciale nella zona tra via Scopa e Contrada Molino. La risoluzione dell’accordo permetterà inoltre la realizzazione, tramite la ditta Ubaldi, di un centro sportivo con piscina e campi da tennis, che sorgerà in via Scopa.
Come si è arrivati all’accordo?
L’idea nasce dal lontano 2005, all’epoca dell’amministrazione Ruggieri quando ero assessore ai Lavori Pubblici. Già allora vennero presi i primi contatti con l’Anas e i proprietari terrieri. L’iter vero e proprio è partito nel 2007 durante l’amministrazione Menzietti, quando ero vicesindaco e assessore all’Urbanistica. Ora con la giunta Stracci finalmente è stato firmato l’accordo. Sono soddisfatto, ma ho un piccolo rammarico legato ai ritardi nelle autorizzazioni e alle lungaggini amministrative, indipendenti dal nostro Comune. Già due anni fa la Provincia avrebbe potuto concludere questa convenzione, invece di limitarsi a convocare una riunione dei sindaci dei paesi limitrofi.
Cosa ha comportato questo ritardo?
Dal punto di vista delle società interessate, uno slittamento dei tempi con conseguente revisione dei progetti iniziali. Ad esempio, l’idea di un outlet del mobile nel centro commerciale è saltata appunto a causa di queste lungaggini. Ma ad oggi ciò che conta è l’aver finalmente siglato un accordo molto significativo per questo territorio.
Cosa può dirci riguardo questo nuovo centro commerciale?
Da parte mia posso solo spiegare che si tratta di un’area coperta molto vasta, di circa 83 mila metri quadrati, che comprenderà vari negozi e sarà in grado competere con le maggiori strutture commerciali del vicino Abruzzo.
Ci sono state critiche all’accordo di programma da parte dell’opposizione o dei cittadini?
La precedente opposizione votò a favore, quella attuale non ha dovuto deliberare in merito, mentre si è astenuta sulla rotatoria riguardo alla questione della traslazione della strada di raccordo verso ovest, una richiesta dei privati che noi abbiamo accolto. Da parte dei cittadini finora abbiamo registrato pareri favorevoli. Solo un negoziante si è detto contrario all’idea del centro commerciale, ma a mio avviso la grande distribuzione non va a discapito dei piccoli commercianti.
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un altro centro commerciale???wow ne avevamo bisogno ,mancava un centro commerciale in zona………
Da kantmandù a Centobuchi il modello è sempre lo stesso, di cosa ha bisogno il popolo ? Svincoli stradali, impianti sportivi e centri commerciali, e allora il bravo amministratore che fa…..
Ho seguito il dibattito megavariante al comune su riviera oggi. Ecco questa notizia dimostra esattamente come certe teorie (quelle di gambini, girolami, ecc, ecc) potrebbero essere comprensibili (anche se io non condivido) a certi livelli (mondiale, nazionale), ma se applicate solo a livello superlocale (solo per i 25kmq costituenti il territorio del comune di SBT, di questo si battono) non solo non si risolvono i problemi da loro posti, ma si ottiene solo la decadenza di SBT.
“a mio avviso la grande distribuzione non va a discapito dei piccoli commercianti.”
MAH….Attendiamo anche il centro commerciale a Monsampolo, Spinetoli e Colli mi raccomando.
Complimenti era proprio necessario un nuovo centro commerciale a soli 1 Km da quello Coop di Porto Grande.
Veramente indispensabile…
…Se è per questo non sarebbe utile neanche la costruzione di campi da tennis, sport assolutamente non più popolare, come dimostrano la miriade di campi da tennis costruiti negli anni nei vari paesi, ed attualmente caduti in disuso e coperti di erbe infestanti.
Certo, anche un centro commerciale non è il massimo, visto che ce ne sono già troppi. Ma se la Società ha deciso così significa che avrà fatto i suoi conti economici di rientro.
Però penso che sia meglio fare questo che il non fare niente.
O forse è meglio non fare niente, piuttosto che fare questo??
Certo è sempre meglio il fare al non fare, ma ancora meglio è il fare con la testa! Senza lavoro e salari non può esistere consumo, il lavoro che si basa sul consumo non è lavoro perchè non crea ricchezza, valore aggiunto!
Bisogna creare ricchezza! Incentivare in qualche modo la ripresa economica della vallata, se questo passa per un centro commerciale, ci saranno persone competenti che hanno studiato a fondo e hanno capito che quella è la strada… Io non credo che sia questa la strada!
Realizzazione svincolo superstrada/autostrada, bretella collegamento zona artigianale industriale, sottopasso ferroviario, rotatorie varie, raccordo pista ciclabile del Tronto con il centro cittadino, piscina ed altri impianti sportivi con riduzione della cementificazione da 103.000 a 83.000 mq.; per tutto questo val bene creare a Monteprandone una zona commerciale che poi debba essere Centro Commerciale, parco commerciale, autlet abbigliamento del mobile etc. lo deciderà l’investitore. La concorrenza non sarà certo per il negozietto specializzato in particolarità ne per i negozi di sotto casa ma per il centro Val Vibrata dove oltre il 50% della popolazione di Monteprandone si reca a fare spesa sistematicamente.
Ci risiamo, lo spaesamento dei paesani è evidente, mirabolanti strade, bretelle, rotatorie, piscina (oramai la piscina, mi fa pensare alla decadenza romana) impianti sportivi, piste ciclabili, e il centro commerciale, o simil ikea, o il più intrigante outlet per tempi di crisi…ed udite udite, riduzione della metrature il dubbio del Paesano e se di metriquadri o metricubi… Naturalmente un’affare per la cittadina, perchè oramai Montepramdone>Centobuchi= una cittadina…. Per far concorrenza all’altro sfregio verso Colonnella>Alba Adriatica… Il Cattivo Paesano, oramai diventato Cittadino, ambisce per certificare il suo nuovo status di requisiti riconosciuti nell’universo mondo che “asfalto&cemento” e poi il nuovo eldorado,… Leggi il resto »
Tutto il centro Italia verrà da noi a fare gli acquisti e se ne costruiremo altri invoglieremo anche quelli del nord e del sud.
I piccoli commercianti non vedono l’ora.
Pian piano ce la faremo!
Cemento e grande distribuzione: queste sono le ricette per la ripresa economica.
Ma si rendono conto che non ci stanno più i soldi per comprare comprare comprare come ci spingono a fare? Possibile che non si riesce a fare altro che “un giro al centro commerciale?”
L’ennesimo sfregio del nostro territorio. Ancora più sconvolgente è che, come nel caso delle colline di Colli (quelle di Tullio Pericoli) e della megavariante di sbt, si tratta di amministrazioni di centrosinistra.
Ho coltivato broccoli carciofi e finocchi ma se non smettevo morivo di fame.
Non mi sembra che in giro ci siano persone che vogliono dedicarsi a questa attività mentre di terreni incolti ce ne sono a volontà.
Purtroppo ormai l’agricoltura è a livello estensivo solo per grosse aziende con grande estensione di terreni.
Ai piccoli commercianti do un consiglio. trasformate il vostro negozio in boutique del cibo o preparatevi a chiudete.
Ai paesani che vogliono trasformarsi in cittadini, chiedo quanto guadagneranno nel perdere il contatto con loro i vicini di casa e amici che ora sono piccoli commercianti, in cambio di passeggiate preconfezionate nel nuovo tecnologico centro commerciale.
sbaglio o è un progetto pari pari alla megavariante sambenedettese? Poco ci manca!!!! Cemento cemento cemento. Fare guerra alla natura ci porta inevitabilmente a perdere perchè COMUNQUE è lei la padrona di tutto. E fa i conti tutto il tempo!