SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Come vuole la tradizione, anche quest’anno il cielo di San Benedetto nella notte tra il 9 e il 10 dicembre, si è illuminato grazie all’accensione delle fochere. Per ricordare il simbolico passaggio della “Santa Casa”, trasportata sulle ali degli angeli da Betlemme a Loreto, si accendono delle fascine di materiale recuperato e accumulato nei giorni antecedenti all’evento, per facilitarne il tragitto. Con il bus navetta allestito dal Comune il viaggio in compagnia è stato ancor più piacevole.
Prima tappa davanti la chiesa San PioX, dove a causa del gran vento, non si pensava di poter accendere il falò. Nonostante alcuni pareri contrastanti e la pioggia, alla fine lo spettacolo è cominciato allietato da vino e fave cotte.
Seconda tappa quartiere San Filippo Neri: enorme la fochera realizzata nel campetto sportivo.
Al Paese Alto, in via Saffi, c’era un complesso che suonava il saltarello e gli stand dell’associazione “La Rocca” avevano predisposto di tutto, dai ciambelloni ai “frittelletti”, dalle frittelle al vino. Purtroppo in zona Ponterotto, in via Manara, la fochera “grande” non è stata accesa, a causa del pericoloso vento, ma si è accesa una fochera di dimensioni ridotte, ma ad ogni modo la festa si è ugualmente svolta.
Al quartiere Sant’Antonio il quartiere ha predisposto anche una macina per il grano, per il divertimanto dei bambini e pannelle e gnocchi fatti a mano da signore del posto.
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