ASCOLI PICENO – Attenti al lupo. Ma stavolta per davvero. Perché non più dei lupi appenninici, probabilmente, si tratta, ma di razze che, nella nostra globalizzata era, sono probabilmente state importate in Italia dall’Est Europa.
Un branco di lupi infatti ha attaccato un gregge e sgozzato quattro pecore a Colle San Marco, proprio vicino all’area di sosta dei camper, a pochi chilometri da Ascoli Piceno. A darne notizia è la Coldiretti Ascoli Fermo dopo la denuncia di un allevatore del luogo, Marco Ranelli, che ha trovato gli animali uccisi e diversi altri feriti.
Le pecore si trovavano all’interno di un recinto elettrificato, accanto al campeggio del Pianoro ma i lupi sono comunque riusciti ad entrare: “Lupi di dimensioni abnormi, come dimostrano le foto delle impronte che abbiamo scattato assieme al veterinario dell’Asur – spiega Marco Ranelli, imprenditore ascolano presidente di zona della Coldiretti provinciale – Non si tratta di specie autoctone, che peraltro qui sono scomparse da almeno un centinaio di anni, ma di varietà probabilmente provenienti dall’est Europa che qualcuno ha evidentemente voluto reintrodurre, con i bei risultati che ora vediamo”.
Una presenza che non solo mette a rischio gli allevamenti della zona ma solleva preoccupazione anche per la sicurezza dei residenti. “Se sono arrivati così vicino alle case significa che non hanno paura – sottolinea Ranelli – e ora non sappiamo davvero cosa fare, visto che neppure le reti elettrificate servono a difendere i nostri allevamenti. Le continue incursioni dei cinghiali ci hanno fatto abbandonare le coltivazioni di cereali, ora vogliamo eliminare anche le ultime aziende rimaste, che tra l’altro sono le sole ad assicurare la manutenzione di un territorio altrimenti esposto al rischio di dissesto idrogeologico?”.
Un problema dinanzi al quale la Coldiretti Ascoli Fermo invoca la necessità di nuove regole per la tutela delle aziende, a partire dai risarcimenti. Il meccanismo attuale non tiene conto né del valore effettivo degli animali né dei danni indiretti causati dagli attacchi, dalla perdita di fertilità agli aborti, alla minor produzione di latte. Senza dimenticare che vengono rimborsate solo le carcasse rinvenute e non quelle trascinate via. Oltre a risarcimenti “reali” la Coldiretti Ascoli Fermo propone forme di assicurazione per le aziende attaccate che coprano l’intero danno, assieme alla costituzione di un fondo regionale aperto. Ma è giunto il momento di prendere in considerazione anche l’ipotesi di recintare i parchi.
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Magari erano cani inselvatichiti, ce ne sono molti di più dei lupi e sono molto più pericolosi per le pecore.
Di leggende sui lupi ne avevo sentite (tipo quella che sono stati reintrodotti paracadutandoli da elicotteri per infestare le nostre montagne e rovinare gli allevatori); ora invece dicono che c’è una razza dell’est Europa che è stata reintrodotta.
Ma per favore!!!!
Per i danni subiti esistono i rimborsi appositi e per la prevenzione, i cari vecchi pastori di una volta utilizzavano i cani maremmani o pastori abruzzesi.
Vogliamo tornare al clima della “caccia al lupo” dell’anteguerra???
E poi aggiungerei che il lupo uccide per mangiare (soprattutto in tempi di scarsità di prede come in inverno). Non uccide 4 pecore per poi lasciarla lì…la cosa mi puzza un pò….
E allora le pecore chi le ha uccise?
Premetto che agli allevatori va tutta la mia solidarietà in quanto le attività agro-silvo-pastorali sono spesso l’unica fonte di sostentamento per molte famiglie che vivono in zone montane. In questo articolo però mi trovo di nuovo a leggere falsità provenienti da “leggende metropolitane” che evidentemente sono difficili da eradicare, e la stampa continua ancora a non essere di aiuto. In Italia non è mai stato “importato” nessun esemplare di lupo, proveniente dall’est europa o da qualsiasi altra parte del mondo. Per di più il lupo non è mai scomparso dalle nostre montagne e quelli presenti sono tutti discendenti da quelli… Leggi il resto »
Direttore, perdoni la mia parzialità ma credo che prima il nome ( da SBToggi a Rivieraoggi) poi con le notizie che ora riportate, credo che sti snaturando quello che è sempre stato il SUO giornale.
Da quotidiano locale on-line a quotidiano provinciale…
Caro marenare, ti voglio tanto bene (permettimi il tu, dato che siamo entrambi sambenedettesi purosangue) ma la tua parzialità è un po’ fuori luogo perché potresti aver ragione se le notizie provinciali ci fossero a discapito delle locali. Anzi è proprio perché gli articoli su San Benedetto e dintorni sono pressoché raddoppiati nell’ultimo anno, siamo pressati anche da fuori riviera e anche fuori provincia vista la nostra visibilità e oserei dire credibilità (alla quale tengo più di ogni altra cosa). Magari fra poco vedrai qualcosa di nuovo che ti piacerà perché ovvierà alla mancanza di spazio in home page che… Leggi il resto »
‘Nte lu scurde…….scusa!
Ueh Ste’, si non sono stronzate! I lupi sono stati realmente introdotti nel nostro territorio, con esemplari di cattura dai balcani. Favoriti dal sovrannumero della popolazione di cinghiale, loro preda principale, hanno avuto un incremento demografico notevole. Ora che, come testimoniano un gran numero di cacciatori, il numero di cinghiali di piccole dimensioni si è molto ridotto, in conseguenza della forte predazione da parte dei lupi, questi si spingono spesso alla ricerca di prede più facili come le specie di interesse zootecnico. Punto primo! Punto secondo le orme di un branco di cani si puo’ distinguere, con un po d’esperienza,… Leggi il resto »
bliz, affermi che i lupi sono stati reintrodotti in italia da esemplari balcanici. Potresti rendere note le tue fonti di informazioni visto questo non mi risulta, e non risulta nemmeno a tutto il resto del mondo, a parte te…
Attendiamo tutti con ansia i riferimenti scientifici relativi alle reintroduzioni di fantomatici lupi giganti dall’est Europa.
volevo solo rendere noto cosa riporta una nota enciclopedia on-line: ” […]I cani rinselvatichiti, invece, mancano della capacità di coordinamento del branco. Spesso sono capaci di uccidere soltanto le prede più piccole, come pecore o capre, aggredendole ai quarti posteriori o al ventre e iniziando sovente a mangiare le malcapitate bestie mentre sono ancora vive; sono tuttavia in grado di abbattere anche cinghiali o montoni maschi contando sul numero e sulla persistenza dell’attacco. Un’ulteriore distinzione è che, a differenza dei branchi di lupi, i branchi di cani rinselvatichiti, qualora attacchino un gregge, sono incapaci, anche per assoluta mancanza di coordinazione,… Leggi il resto »