GROTTAMMARE – Soddisfazione per l’amministrazione e la cittadinanza: Grottammare ancora una volta finisce sulla stampa nazionale grazie alle buone pratiche attuate nel bilancio partecipativo e non solo.

È infatti di questi giorni la pubblicazione e quindi ‘uscita nelle librerie de “Il manuale del buon amministratore locale” edito da Altraeconomia che, attraverso un viaggio fra i Comuni italiani, vuole fornire non un elenco di buone pratiche o casi virtuosi, ma “a partire da questi, un manuale, una guida pratica, per riprendersi qualcosa che è già di tutti: il diritto/dovere di avere cura della propria comunità, indipendentemente dall’essere amministratori o semplici cittadini. Dai rifiuti all’accoglienza, dai piani regolatori al turismo, dalla sicurezze alle fonti rinnovabili”, come si legge nella presentazione. Nella comunicazione nazionale è citata Grottammare: “Partendo da Canegrate e il suo bilancio partecipativo, passando per Cassinetta di Lugagnano e la scelta di non edificare più, fino alla raccolta dei rifiuti porta a porta di Ponte nelle Alpi e al turismo responsabile di Grottammare. Un Giro d’Italia che parla di partecipazione, legalità, reti di economia solidale e sostenibilità.

Ma Grottammare non è nuova a questo tipo di esperienza, grazie alla partecipazione alla Rete del Nuovo Municipio*, infatti, di cui a Firenze nell’aprile 2009 venne eletto Presidente proprio il sindaco di grottammare Luigi Merli: già una pubblicazione fece fare il giro d’Italia alla Perla dell’Adriatico, nel maggio del 2008 quando una giornalista e ricercatrice Trasnational Institute di Amsterdam, Wainwright, che descrisse Grottammare in maniera entusiasta nel dvd “Grottammare l’altra città possibile”, affermando che “qui si supera quell’idea falsa e orribile che le persone debbano scegliere fra un turismo molto commerciale, come Rimini – che possono anche colpire di primo impatto, ma non sono poi tanto piacevoli alla lunga – o l’idea dell’isola deserta accessibile solo a chi è molto ricco. Quello che Grottammare dimostra – continua la Wainwright – è la possibilità di avere tranquillità e bellezza, ma in un contesto popolare e vivace, una città dove le persone stanno davvero bene, in pace. Grottammare dimostra che un altro tipo di turismo è possibile”.

Si arriva così a dieci pubblicazioni che parlano dell’esperienza grottammaresi sulla democrazia partecipativa, in cui viene descritta come “Grottammare: capitale italiana della partecipazione”, “Democrazia deliberativa, innovazione Istituzionale e sviluppo locale: il caso di Grottammare”; fra gli altri, una ricerca internazionale finanziata dai sindacati tedeschi e realizzata dal Centro Marc Bloch di Berlino in cui Grottammare è indicata come una delle prime esperienze europee in tema di Bilancio Partecipativo – 2007.

“Partecipare è prima di tutto un sentimento, un’emozione, quasi una necessità. Partecipo a qualcosa o di qualcosa se mi sento profondamente coinvolta, se non posso fare a meno di starci dentro, se mi accorgo che se non ci fossi non sarebbe la stessa cosa”, scrive la parlamentare europea Rita Borsellino nel volume.

“Il manuale del buon amministratore locale. Buone prassi da imitare per sindaci, assessori, cittadini attivi” 104 pagine, 5 euro (Altreconomia edizioni 2010). è in vendita in libreria, nelle botteghe del commercio equo e su www.altreconomia.it.

*La Rete del Nuovo Municipio si è costituita nel novembre del 2003 nel tentativo di convogliare, in una forma associativa stabile, le istanze di rinnovamento ed allargamento delle dinamiche decisionali provenienti dai diversi settori della società civile, dagli ambiti istituzionali più sensibili al tema dell’ascolto assiduo dei rappresentati, da studiosi e ricercatori attivi intorno alle problematiche della gestione delle comunità locali nel governo del territorio.

Della Rete fanno parte numerosi enti locali italiani (comuni, province e regioni) che sperimentano le varie forme della democrazia partecipativa, nonché numerose associazioni ed alcuni istituti universitari.