MARTINSICURO – Manifestazioni estive troppo costose e una discutibile gestione del Torrione Carlo V. I due consiglieri dell’ex An Fedeli e De Luca criticano l’operato del consigliere delegato alla Cultura Massimo Vagnoni per l’organizzazione degli eventi della stagione estiva.

«I martinsicuresi – affermano – sono stufi di assistere a manifestazioni che ci costano decine e decine di migliaia di euro e che vedono troppo spesso impegnati personaggi molto vicini allo stesso Vagnoni».

I due consiglieri, dopo l’abbandono di Lattanzi come portavoce del gruppo, ci tengono a difendere il compagno di tante battaglie politiche, al quale il consigliere delegato alla Cultura aveva rispedito l’accusa di «dover recuperare un’immagine compromessa». Ripercorrono quindi una vicenda giudiziaria partita nel 1996 con una denuncia di Lattanzi per presunte irregolarità in un ufficio comunale, e che si è trascinata poi per anni con la condanna di un dipendente e una successiva controdenuncia, con il coinvolgimento anche dell’esponente di An nelle vesti dell’allora assessore ai Lavori Pubblici.

«Il nostro partito – aggiungono – è stato sottoposto per anni ad un accanimento calunnioso e feroce, fatto di accuse infamanti vomitate da una persona. Dopo essere stati rigirati come dei calzini come nessun’altro mai a Martinsicuro, alla fine la magistratura ha sentenziato che nessun esponente di An ha commesso reati. Questi sono i motivi per cui non abbiamo paura di fare un’opposizione ferma e decisa, perché noi, ripetiamo noi, non abbiamo alcuno scheletro nell’armadio».

Lattanzi recentemente si è dimesso come portavoce del gruppo dopo gli scontri avuti ad agosto in Consiglio comunale sui Comparti turistici. Nelle intenzioni dell’esponente politico c’era anche di rimettere l’incarico di coordinatore locale di An, ma la decisione è stata poi riveduta a seguito delle manifestazioni di sostegno e solidarietà arrivate non solo dai dirigenti del partito, ma anche «da parte di numerosi cittadini e politici sia di destra che di sinistra, con ripetuti inviti a non abbandonare la scena politica».

L’esponente degli ex An inoltre, avrebbe  chiarito in queste settimane anche le incomprensioni con quei tecnici che, all’indomani della mancata approvazione in Consiglio comunale della realizzazione del residence sul lungomare, avevano annunciato di boicottare l’attività commerciale di cui è socio. «I rapporti si sono distesi – hanno affermato i due consiglieri – poiché si è chiarito che la responsabilità per la mancata approvazione del Comparto non è da attribuire ad An, ma alla documentazione dubbia presentata dalla stessa maggioranza, e che poteva generare delle situazioni di irregolarità».