CUPRA MARITTIMA – Un seminario di approfondimento sull’olio d’oliva si è tenuto, nello scorso fine settimana, a Cupra Marittima presso l’agriturismo La Castelletta, immerso nello splendido panorama di contrada Sant’Andrea. Ad organizzare l’evento è stata la proprietaria della struttura la signora Gabriella Rosa, che è anche assaggiatrice ufficiale d’olio d’oliva. Il seminario è volto ad avvicinare alla cultura dell’olio gli addetti alla ristorazione e coloro che desiderano assaggiare gli olii ottenuti da pregiate varietà d’oliva, come l’ascolana tenera e la rosciola. L’evento ha coinvolto sia esperti ed aziende inserite nell’itinerario enogastronomico dei colli ascolani, sia l’associazione enogastronomica di Treviso Fly High.

Ha partecipato anche il sindaco Giuseppe Torquati, con lo scopo di valorizzazione i prodotti delle terre ascolane e di accogliere a Cupra Marittima gli ospiti dell’associazione Fly High. Il seminario ha previsto visite agli oleifici, alle aziende agricole locali, alle cantine, lezioni didattiche e momenti di degustazione.

Come ha spiegato il responsabile della Fly High di Treviso Stefano Tronchin «la nostra associazione si propone di valorizzare i prodotti legati al territorio dalle nostre zone fino alla scoperta di altri itinerari. Abbiamo accolto l’iniziativa proposta dalla “Castelletta” perché ci è sembrato davvero interessante realizzare un itinerario alla scoperta e valorizzazione dell’olio artigianale ascolano. In Veneto, infatti – prosegue Tronchin – non c’è una cultura dell’olio ma ultimamente anche nella mia regione abbiamo iniziato a piantare oliva. Stiamo infatti ottenendo nei pochi frantoi degli olii di buona qualità».

Aggiunge il responsabile della Fly High: «Con questo seminario, che ha coinvolto circa 15 membri dell’associazione, si vuole stimolare la conoscenza di un olio di qualità rispetto a uno commerciale anche attraverso il riconoscimento di alcuni parametri di base a livello di aroma e di gusto. Abbiamo quindi selezionato alcune aziende artigianale sia nel settore dell’olio che in quello viticolo, caseario e dei prodotti ortofrutticoli. Per quanto riguarda i vini – ha concluso – ho appreso con piacere come anche nell’ascolano ci siano nei bianchi gli autoctoni, cioè uve locali vinificate da sole, che è poi in effetti ciò che si sta facendo ora un po’ ovunque e questo vale anche per gli olii».

Al seminario hanno collaborato anche Aprol (associazione produttori di olio di Ascoli), Coldiretti, Ape Fermo, Campagna Amica e Olea.