SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Al consigliere De Vecchis, che invoca interventi sul Paese Alto, ricordiamo che non sono stati capaci di mettere a disposizione dei cittadini il parcheggio all’interno della nuova scuola elementare e che avrebbero voluto svendere la vecchia scuola Castello, prima sede del municipio di questa città».
La mozione di Giorgio De Vecchis sulla tutela del vecchio incasato fa scoppiare un piccolo caso politico: da una parte il consigliere di An (insieme a Benito Rossi) chiede rispetto e salvaguardia per il Paese Alto, dall’altra il segretario della sezione “Ettore Sciarra” dei Ds Giuseppe Cameli risponde per le rime, rassicurando sul fatto che «l’attuale amministrazione si è subito attivata per reperire i fondi per la messa in sicurezza dell’intero vecchio paese», aggiungendo anche che la colpa del degrado del palazzo Bice Piacentini è della giunta Martinelli.
«Facciamo presente che, quando l’attuale amministrazione ha deciso di utilizzare degnamente questo spazio abbandonato da tre anni, ha trovato nel fondaco acqua stagnante, insetti, topi e animali di ogni tipo». Senza una bonifica sanitaria, aggiunge Giuseppe Cameli, «non sarebbe stato possibile allestire la mostra dei presepi».
Non mancano gli strali anche per il collega di De Vecchis Pasqualino Piunti, già assessore alle Politiche Sociali. «Basava e basa ancora tutti i suoi interventi sul caso singolo e non ricercava né ricerca tuttora il soddisfacimento della comunità al completo. Gli interventi finalizzati al “caso per caso” – dichiara Giuseppe Cameli – sono la dimostrazione di una sua cultura amministrativa che noi rifiutiamo categoricamente, soprattutto a proposito delle politiche solidali».
A marcare la differenza, sempre secondo il segretario della sezione “Ettore Sciarra” di via Manara, sarebbe la gestione delle politiche solidali con criteri organici, «erogando servizi e non finanziamenti personalizzati, che oltretutto in passato potrebbero aver mascherato clientelismo».