MARTINSICURO – Le Pro Loco di Martinsicuro e Villa Rosa sul piede di guerra per i ritardi del Comune sull’ufficializzazione del calendario degli eventi estivi, che a stagione ormai avviata, è ancora soggetto a modifiche, revisioni e aggiornamenti.

«Da sempre, ogni anno – spiegano i consigli direttivi delle due associazioni – le pro Loco di Martinsicuro e Villa Rosa si organizzano anche con sei-otto mesi di anticipo per mettere a disposizione, su richiesta degli assessori competenti, la programmazione degli eventi e delle manifestazioni. Il Comune chiede di consegnare il tutto perentoriamente entro il 28 febbraio, al fine di cominciare a stilare un calendario corretto e non disordinato, evitando sovrapposizioni e disguidi. Siamo però arrivati a fine giugno, quindi in piena stagione estiva, e il programma non è ancora definitivo e ufficiale, ed è soggetto a modifiche quotidiane. Nuovi spettacoli e manifestazioni (presentati da associazioni che non hanno rispettato i termini perentori di presentazione del programma) vengono inclusi all’ultimo momento sovrapponendosi a quelli già da noi presentati, o addirittura sostituendoli».

«Da mesi non otteniamo risposte – prosegue la nota – e siamo nell’incertezza per l’organizzazione di numerosi eventi. Tutto ciò è offensivo e irrispettoso nei confronti di turisti e cittadini che ancora non possono conoscere gli eventi estivi di Martinsicuro e Villa Rosa, non rientra in una seria programmazione istituzionale e mortifica la volontà e l’amore impiegato da chi lavora gratuitamente per il proprio paese».

Le due Pro loco rivolgono pertanto un invito all’assessore alla Cultura Massimo Vagnoni: «Chiediamo solo di contribuire come sempre in maniera disinteressata dai colori della politica “dominante” e di poter continuare a contribuire al miglioramento del turismo, del territorio e della vita sociale. Chiediamo inoltre al sindaco, uomo di sicuro acume e di sensibilità personale e amministrativa, nonché garante di una politica protesa allo sviluppo della cittadina, a far rispettare tali principi, affinchè non si creino attriti nefasti per la città».