
Cenni storici: la Dea Cupra venerata dai Piceni
Deve il nome alla dea picena Dea Cupra, unica divinità femminile conosciuta che sia legata al popolo dei Piceni, doveva essere una Madre Terra analoga, secondo Varrone, alla Bona Dea del Pantheon romano evolutasi nelle raffinate figure femminili della dea greca Afrodite, della Venere latina, e dell’Astarte di Assiri e Fenici.
Abitata fin dalla Preistoria e poi dai Piceni, divenne un importante centro romano. Nel Medioevo, la popolazione si spostò sul colle di Marano (Cupra Alta) per via dell’impaludamento costiero, creando un castello medievale. La religione cristiana è attestata a partire dal IV secolo con il culto di San Basso.
Il parco archeologico
L’area archeologica di Cupra Marittima, è conosciuta fin dagli studi umanistici settecenteschi ed è riconosciuta come Parco Archeologico dal 1994. Documenta un’ininterrotta frequentazione dal Neolitico (Cultura di Diana, V-IV millennio a.C.) fino all’età romana imperiale e post-antica. Il sito, un tempo fulcro territoriale tra Pedaso e San Benedetto del Tronto, rivela insediamenti e necropoli della civiltà picena. Un momento centrale coincide con la fondazione del santuario dedicato alla dea Cupra.
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