
SAN BENEDETTO – È andata in scena con successo, martedì 29 aprile, al teatro Concordia di San Benedetto, la prima assoluta della pièce “L’Erede”, terzo e ultimo atto del Festival Puccini 2024-2025 “Prima di questa aurora”, a cura dell’associazione VisionAria.
La pièce, che narra gli ultimi ventidue giorni di vita del grande compositore Giacomo Puccini, ricoverato nel novembre del 1924 in una clinica di Bruxelles per sottoporsi a cure sperimentali e a un intervento chirurgico a causa di un tumore alla gola che, purtroppo, non riusciranno a salvarlo, è stata scritta e diretta da Francesco Tranquilli, che ha anche interpretato il ruolo del Maestro Puccini. Accanto a lui sul palco il soprano Melissa D’Ottavi nella parte di Maria, il personaggio immaginario dell’infermiera-cantante lirica che si prende cura di lui nella clinica in cui lavora per pagarsi gli studi di canto, Roberta Vulpiani, che interpreta Fosca, la figlia di Elvira, la moglie di Puccini, e il Maestro Italo Bruni, nel ruolo di un infermiere pianista, amico di Maria.
Tre atti in cui i quattro personaggi si muovono, parlano e interagiscono soltanto nello spazio della camera da letto che ospita il Maestro e che si snodano intorno al suo mondo interiore, in cui convivono sentimenti forti e contrastanti: l’incertezza del domani a causa della malattia, la speranza di guarire per portare a termine e vedere rappresentata la sua ultima opera, la Turandot, la paura di non farcela e, dunque, l’impellente necessità di scrivere il finale dell’opera ancora incompiuta e, allo stesso tempo, la difficoltà di fermare sulla carta una melodia che continua a ronzargli in testa.
Frutto di un lungo lavoro di ricerca e di studio, che trae spunto dal racconto fatto al figlio Victor da Sybil Seligman, grande amica del compositore toscano, la pièce, coniugando brillantemente parole e musica, parti recitate e intermezzi cantati, restituisce al pubblico tutto il dramma di un uomo innamorato della vita e della musica, che crede nell’immortalità dell’arte e nel valore terapeutico delle emozioni che soltanto la musica sa dare: “Ho paura che se divento adulto smetto di scrivere musica. L’arte serve a sconfiggere la morte – afferma il Maestro nel primo atto. “La musica cura, le emozioni sono il migliore farmaco – gli fa eco Maria.
Un testamento spirituale il suo, dunque, tutto racchiuso in quella melodia che alla fine arriva, anche se è troppo tardi, tutto contenuto in quella lettera che, prima di morire, Puccini lascia a Maria, depositaria della sua eredità, testimone e portavoce della sua musica. Tante emozioni trasudano dalle parole e dai gesti dei personaggi: ci sono dolore, malinconia, rimpianto per un passato che non tornerà più, ma anche ansia per le sorti del Maestro; c’è una tensione verso un futuro ancora ignoto ma carico di aspettative per tutti, in particolare per Maria, che vuole finalmente affermarsi come cantante lirica, e per il Maestro Puccini, di cui tutti si aspettano la guarigione. E c’è tanta sofferenza anche nel canto di Melissa – Maria, che riesce a trasmettere con la sua voce calda e avvolgente tutta l’atmosfera densa di pathos delle arie pucciniane che canta. C’è il sentore di una tragedia annunciata, ma non tanto quella di una morte che recide la vita, ma piuttosto quella di una morte che impedirà al vero talento di continuare a esprimersi per donare al mondo i suoi capolavori. E c’è poi la passione che soltanto la musica sa alimentare, una passione che corrode, che tormenta, che scava nell’anima un solco profondo e indelebile grazie alla quale, però, l’anima stessa riesce a elevarsi, vincendo persino la morte.
Emozionante, intensa e commuovente, “L’Erede” ha tracciato, con delicatezza e garbo, il percorso umano di un genio della lirica, mostrandone debolezze, fragilità, pregi e difetti e regalando al pubblico una storia che sa di autenticità, verità e purezza.

L’Erede Melissa D’Ottavi con Francesco Tranquilli

L’Erede Francesco Tranquilli e Roberta Vulpiani

L’Erede Melissa D’Ottavi e Francesco Tranquilli

L’Erede Melissa D’Ottavi Francesco Tranquilli e Roberta Vulpiani
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