PORTO SANT’ELPIDIO – Case di piacere nascoste dietro le insegne di centri massaggi cinesi, per un giro d’affari vicino ai 100mila euro mensili. Sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, riciclaggio di denaro, caporalato. L’inchiesta, partita dall’Umbria, è arrivata fino alle Province di Ascoli e Fermo: in particolare i Carabinieri hanno svolto controlli in varie abitazioni di Porto Sant’Elpidio, con un centro massaggi è stato posto sotto sequestro. Un giro di mazzette di denaro ha insospettito i militari dell’Arma: diverse pattuglie hanno presidiato il centro massaggi nei giorni scorsi, mentre andavano avanti le perquisizioni delle abitazioni di soggetti sospetti. Su ordinanza del GIP umbro, i Carabinieri hanno fatto scattare la custodia cautelare per 22 cinesi ritenuti responsabili di associazione a delinquere, favoreggiamento della permanenza, collocazione di manodopera clandestina e riciclaggio di proventi illeciti con presentazione di false documentazioni alla Polizia.