SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Da oggi la Serie C va in chiaro. Le partite saranno visibili sul canale YouTube, sulla pagina Facebook, sul sito internet di Eleven Sports e su Live Now”: questo è scritto in un comunicato della Lega Pro ed è la che Lega Pro ha avanzato, a seguito dei gravi e ripetuti attacchi informatici subiti da Eleven Sports, che hanno causato disservizi nella regolare visione delle partite.
“La situazione è molto complessa e Eleven Sports sta lavorando intensamente a una soluzione; nel frattempo, è fondamentale garantire che le partite siano regolarmente trasmesse, per questo, fino a quando la questione non sarà risolta, sarà possibile vedere le partite in chiaro”, dichiara Francesco Ghirelli, presidente Lega Pro. “Lo dobbiamo ai tifosi che amano il calcio della Serie C, agli sponsor ai quali dobbiamo assicurare adeguata visibilità, ai presidenti dei club per lenire le enormi difficoltà derivanti dalla pandemia”.
La distribuzione in chiaro sarà limitata al tempo strettamente necessario a risolvere i problemi tecnici scaturiti dall’attacco informatico subito da Eleven Sports.
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non e’ vero nulla che hanno subito un attacco di hacker perche’ io ed altri abbiamo visto. Se si trattava di un attacco informatico nessuno vedeva perche’ bloccano il flusso in uscita. Il vero problema e’ che con l’aumento degli utenti il loro server non riesce a reggere ai numerosi log in. Pensate a quanti vedono la partita del bari del catania e del palermo ad esempio . Quando i clienti sono 10 100 volte di piu’ e si loggano chi per una partita chi per un altra intasano il server che non regge
È così
E mi sta benissimo però io come altri che hanno pagato l’intero campionato ci ritroviamo cornuti e mazziati no?
Concordo! Infatti ho scritto a Eleven Sport e gli ho detto che sono nella migliore delle ipotesi degli incompetenti e che se non risolvono il problema in tempi brevissimi li “sputtano” con ogni mezzo possibile. Inoltre il rimborso di una giornata che mi hanno annunciato via mail non mi è mai arrivato (ad oggi). Ci sono tutti i presupposti per una “class action”.