SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Un preoccupante tentativo di mettere il bavaglio al diritto di critica, ecco in cosa rischiano di trasformarsi gli avvisi di garanzia a Benigni, Giorgi e Rossetti, che siamo certi si trasformeranno alla fine in un nulla di fatto”. Così si esprime la segreteria provinciale del Pd riguardo agli avvisi di garanzia per presunta diffamazione partiti in questi giorni nei confronti dei segretari di circolo dei “dem” Claudio Benigni e Piergiorgio Giorgi e verso l’architetto Rossetti.
La questione riguarda alcuni presunti insulti che i tre avrebbero rivolto all’avvocato della ditta di Porto D’Ascoli Dimensione Scavi, Gabriella Ceneri.
“Il legittimo diritto di criticare le esternazioni preventive di querela a carico della consigliera Maria Rita Morganti in riferimento ad un possibile caso di inquinamento che tanto aveva preoccupato la cittadinanza è a tutti gli effetti un attacco all’art. 21 della nostra Costituzione, che garantisce, tra gli altri, la libertà di espressione di ogni singolo cittadino” scrive ancora la segreteria del Pd riguardo a un caso simile capitato alla consigliera dei dem, pure lei denunciata a seguito di una interrogazione consiliare volta a fare chiarezza su un presunto caso di inquinamento ambientale legato sempre alla ditta di Porto D’Ascoli che ha lavorato anche le macerie del terremoto.
“Sarebbe stato auspicabile dissipare prontamente i timori dimostrandone l’infondatezza, cosa assai più importante, anziché procedere a portare in giudizio chi ha legittimamente sollevato qualche dubbio sull’intera vicenda: per questo tutta la Segreteria provinciale del Partito Democratico della Federazione di Ascoli Piceno intende esprimere solidarietà a Claudio Benigni, Piergiorgio Giorgi e Guido Rossetti, auspicando, inoltre, un pronto ritiro delle querele” continua la nota del Pd.
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