SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito il commento di Pier Giorgio Camaioni rispetto a quanto avvenuto oggi, 25 aprile, durante la celebrazione della Liberazione.

Bella Ciao l’ho suonata io, con la mia clavietta, e cantata con un gruppo di “rifondaroli” e altri cittadini “disobbedienti”.
Non l’Anpi.
Bella Ciao, infatti, per il terzo anno consecutivo è stata proibita dal sindaco Piunti.
La Banda, ligia, ha suonato di tutto, tranne che l’Inno ufficiale e universalmente riconosciuto del 25 aprile.
L’Anpi? Non pervenuta, dalle parti di Bella Ciao. Non era “con” noi. Loro, meritoriamente, “istruiranno la città” sulla lotta partigiana. E sfileranno in un 25 aprile di pomeriggio dove, forse, canteranno Bella Ciao: quasi di nascosto. Ovvero fuori dalla celebrazione ufficiale.
Questo si chiama Non-Disturbare. E se a loro va bene così
Noi pochi, invece siamo stati “dentro” il 25 Aprile che conta.
Ci hanno dovuto sopportare.

 

Di seguito il video di Bella Ciao dalla bacheca di Gianna Pulsone.

Se non autorizzano la banda a suonarla durante la celebrazione, ci pensiamo noi a cantarla. Non c'è 25 Aprile senza Bella Ciao!#Resistenza_sempre🌷

Gepostet von Gianna Pulsone am Donnerstag, 25. April 2019