GROTTAMMARE – “Che Ciip SpA sia presente al prossimo consiglio comunale”: a chiederlo è Alessandra Manigrasso, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle grottammarese,
Anche se giovedì 17 gennaio, in Commissione Consiliare la Ciip SpA presenterà il proprio bilancio previsionale anno 2019, i 5 stelle richiedono al sindaco Enrico Piergallini la presenza della società al prossimo Consiglio Comunale in riferimento alla razionalizzazione dell’acqua potabile a partire da lunedì 14 gennaio.
“Ciip spa ha deciso di razionare il consumo dell’acqua potabile, la stessa non è fruibile dalle ore 23 alle ore 6 del mattino, dal 14 gennaio – dichiara la Manigrasso – Da ciò che possiamo rilevare, i continui annunci di Ciip tendono a far emergere le problematiche in merito alla captazione dell’acqua, lo stato siccitoso delle stagioni e l’effetto degli eventi sismici che hanno evidenziato una crisi idrica nel Piceno da codice rosso”.
“Ciò che chiediamo è un incontro urgente in Consiglio Comunale della stessa società idrica per le dovute risposte circa la situazione di emergenza venutasi a creare. La preoccupazione che traspare dagli annunci della Ciip spa non hanno lasciati indifferenti sia i residenti sia gli operatori di attività turistico ricettive della nostra città. Quest’ultimi si chiedono che tipo di estate si prospetterà dal momento che hanno ritenuto indispensabile razionare l’acqua in pieno inverno, senza turisti. A queste domande gradiremmo ricevere risposte e rassicurazioni al più presto”.
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Qualche interrogativo in merito: 1) la “diminuzione” delle sorgenti ha interessato solo quelle che approvvigionano la CIIP o tutte quelle della zona, visto che non trovo notizie circa altre crisi idriche nel cratere del terremoto? 2) considerato che la “sparizione” delle sorgenti è dovuta all’evento sismico del 2016, quali interventi sono stati ad oggi messi in atto per cercare di captarle nuovamente, almeno parzialmente? 3) qual’è l’età media della rete distributiva in una San Benedetto? Qual’è la percentuale di dispersione? Sono previsti interventi per la razionalizzazione e la modernizzazione della rete distributiva? 4) l’acqua è effettivamente una risorsa limitata, allora… Leggi il resto »
Le fontanelle sul lungomare,tranne quelle del kursaal,sono tutte chiuse,per i alti costi di manutenzione!Perché non denunciamo i tanti bagnanti,che usano le fontanelle per togliere la sabbia dai piedi!!!
Abbiamo voluto l’acqua pubblica? Ecco cosa succede quando il Pubblico gestisce le risorse!
Scusami, ma non credo il problema sia pubblico o non pubblico. Non mi pare che il privato in italia abbia tutte queste eccellenze. Casomai sarebbe necessaria la depoliticizzazione, o meglio eliminare l’ingerenza politica dalla gestione d’azienda tramite nomine
come il ponte morandi ?
punti 1) 2) 3) sicuramente condivisibili.
L’acqua la prendono gratis, quindi il costo per gli utenti e’ solo la distribuzione. (con eventuali controlli di potabilita’.)
Ma dove c’e’ odore di soldi ci si tuffa la politica con le logiche conseguenze.
Punto 4) i danni del mantra della propaganda mondiale.
L’acqua e’ una risorsa limitata solo per alcuni paesi africani non certo per l’italia. Avete fontane che gettano migliaia di litri ora per 24h al giorno.
Se nella gestione idrica ci sono dentro i soliti noti che vogliono
svaccare per poi gridare alle privatizzazioni finiremo come il ponte morandi.
Scusami, ma il punto principe credo sia il seguente: se la consigliera fosse stata eletta sindaco, come si sarebbe comportata relativamente alle partecipate? Avrebbe favorito la dopoliticizzazione o no? Leggendo il programma delle elezioni mi sembra chiaro che non si volesse intaccare lo status quo del controllo politico del territorio tramite le partecipate. Se non si favorisce la depoliticizzazione allora si cambia solo il nome dell’amministratore senza cambiare il modo di amministrare. Basta guardare la RAI: governo che viene amministratori che trovi ed e’ troppo facile criticare quando all’opposizione e poi comportarsi nella stessa maniera dei tuoi predecessori quando al… Leggi il resto »
Il solito problema italico, invece di pagare quattro operai che sistemano le condotte le tasse sulle acque finiscono per finanziare competenze ed apparati burocratici assolutamente inutili.
Ma le bollette CIIP continueranno ad arrivare “pulite” come prima o si adegueranno in maniera proporzionale ai disservizi creati agli utenti?