GROTTAMMARE – Oggi si è tenuto il primo workshop di formazione di calibro nazionale a Grottammare. Il titolo era “Comunicare con Naturalezza”, avente come tema il vocal coaching, cioè essere in grado di raggiungere qualsiasi interlocutore in modo coinvolgente, efficace e persuasivo. Organizzato da Kairòs Solutions e AQ Strategies, il corso di una giornata al Valentino Resort ha riunito, per la prima volta in un unico obiettivo, tre docenti particolari: un attore, Giorgio Borghetti, uno psicologo e psicoterapeuta, dott. Massimo Del Monte (co-fondatore di Kairòs) e dott. Alessandro Quagliarini, esperto di marketing e comunicazione (fondatore AQ Strategies). Quest’ultimo, con ben 20 anni di esperienza nel settore, si è dato da fare sin da dicembre per permettere che un evento di formazione di tale portata fosse portato in una cittadina come Grottammare, piuttosto che in una grande città, dove avviene di solito.
Il marketing strategist è riuscito ad attirare a sé gli esponenti di eccellenza delle nostre imprese locali, facendo partecipare manager e professionisti di diversi settori: Cascioli spa, Filotei Group, Eusebi Arredamento, Phiros srl, Gruppo Opi srl, Ottica Talamonti, Baz Srl del Gruppo Bellachioma, Tenuta La Riserva, Tecneda srl e Euromar srl. In totale oltre trenta partecipanti di aziende tra titolari di aziende e liberi professionisti in una Sala Riunioni al completo e attenta alla materia, un ottimo inizio per la data zero del workshop che sarà itinerante in diverse piazze italiane.
“È necessario non comunicare bene ma comunicare in maniera il più naturale possibile – introduce così il suo discorso ai presenti Alessandro Quagliarini -. Massimo Del Monte, Giorgio Borghetti e io abbiamo congiunto nostre conoscenze ed esperienze e le abbiamo messe a vostra disposizione per rendere efficaci i vostri discorsi e comunicazioni quotidiani. Per essere in grado di comunicare a voce, è necessario conoscere alla perfezione la propria identità come brand. Il marchio, oggigiorno, non ha più esigui valori specifici, ma racchiude in sé diverse sensazioni: è fluido. Quindi bisogna cucirsi addosso un personal brand su misura tramite comunicazione in primis sui social che veicoli una vera e pura autenticità. Il consumatore si fida solo ormai se vede che il venditore è simile a lui. Per questo motivo, la naturalezza nel parlare del proprio brand è preferita ad una presentazione formale di sé stessi”.
Massimo Del Monte ha illustrato poi il sistema 4MAT, importato dagli Stati Uniti, all’interno del tema del coaching creativo sviluppato con Kairòs: “È un metodo basato sul processo creativo che si sviluppa in quattro punti, in cui aiutiamo le persone ad orientarsi al significato del loro brand, alla conoscenza e alla pratica delle proprie capacità e all’innovazione sempre proiettata verso il cambiamento. Voce, impatto e struttura della comunicazione sono tre elementi che giocano un ruolo fondamentale nel risultato complessivo finale. I partecipanti sono stati invitati a compilare schede di conoscimento delle proprie qualità e a esercitare il sistema 4MAT nell’organizzazione di un piccolo discorso e poi leggerlo agli altri.
Il sistema 4MAT è sintetizzato in un pezzo del discorso del personaggio di Morpheus agli abitanti di Zion in Matrix. Mette a fuoco concetti fondamentali che valgono in ogni campo come il liberarsi dalle proprie paure affrontandole, il credere fortemente in qualcosa e il combattere sempre per esserci sempre”.
Il noto attore e doppiatore (300 voci tra star del cinema, teatro, fiction e tv) Giorgio Borghetti ha recitato questo discorso con pathos e ha ammesso che in una carriera lunga trentanove anni (iniziata a 8 anni con il doppiaggio del protagonista del film E.T.) si è dovuto spesso reinventare per stare sulla stessa lunghezza d’onda del mercato. Dichiara Borghetti: “Ho dovuto continuamente essere il personal brand di me stesso, con tecniche vocali e allenamenti”.
“È utile per acquisire strumenti comunicativi vincenti per le relazioni col pubblico” afferma Paola Petrucci di Filotei, azienda di specialità alimentari di Arquata del Tronto, ora a Centobuchi.
Michela Pantaleoni di Phiros, gruppo di professionisti in servizi di sicurezza sull’ambiente lavorativo, ha registrato sensazioni assolutamente positive durante lo svolgimento del workshop: “Rispecchia quello che mi ero aspettata. Mi piace molto perché concreto, interessante e diverso dal solito”.
Il workshop è stato un’esperienza imperdibile di cultura, formazione e cambiamento come non se ne vedevano da tempo sul suolo locale, con la speranza che sia il primo di una lunga serie.
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