Il sorriso guascone da Pnl prestampato non è facile da mostrare notte e dì. Per questo, come un novello Patrick Bateman, ogni tanto il ghigno assume le sembianze di uno scherzo più pesante, e dalle battute si passa alle pugnalate (metaforiche) alla schiena.

Quando il sorriso scompare davanti a fotografi e telecamere, ecco allora comparire i cadaveri eccellenti colpiti alle spalle. Attenzione: un indizio è un indizio, due indizi fanno una coincidenza, tre indizi sono una prova.

MARZO 2013, BERSANI Il segretario del Pd, in crisi dopo la “non-vittoria” elettorale. si accorda con Pdl e Lega per votare Franco Marini Presidente della Repubblica. Renzi, sconfitto alle primarie proprio da Bersani, capisce che è il momento di affondare il segretario: “Marini è un uomo del ’99, del secolo scorso“. Una personalità politicamente non distante da Mattarella, attaccata per distruggere Bersani. “Lo voteranno La Russa, Gasparri e Cicchitto, non capisco perché dovremmo essere noi a votarlo“, addirittura. Senza disdegnare, appena un anno e mezzo dopo, di avere i voti di Cicchitto per il suo governo e di Gasparri per le “riforme”. Questo è il tipo: in quel momento si doveva richiamare alla “purezza” del Pd nei confronti di Berlusconi e mostrarsi anti-inciucione. E bisognava sfoderare il coltello. Contro Bersani.

FEBBRAIO 2014, LETTA Comica invece la pugnalata alle spalle di Letta, appena un anno fa:

Ma dopo poche settimane Letta viene eliminato proprio dalla spregiudicatezza di Renzi, con una classica manovra di Palazzo.

Che gli viene perdonata da (quasi) tutto il Partito dopo il 40% alle Europee, frutto di un colpo comunicativo notevole, gli “80 euro” che però, con il pareggio di bilancio votato dallo stesso Partito, significano 85 euro di tasse e tagli equivalenti (non approfondiamo, chi non vuol capire non lo capisce).

2015, BERLUSCONI Renzi è ben oltre Berlusconi – e, a memoria, ben oltre tutti i protagonisti degli ultimi venticinque anni di politica italiana, ma non troviamo rivali neanche tornando tanto indietro. Berlusconi è stato anzi spesso “buggerato”, a partire da Bossi, poi Casini, quindi Fini, poi Alfano, solo per restare ai pesci grandi. Ha ripagato tutti grazie alla sua ricchezza e spregiudicatezza. Mentre i machiavellisimi italiani avevano sempre una base politica o una parvenza tale (si pensi appunto a Bossi, Fini, e Alfano in misura minore), Berlusconi era il campione della spregiudicatezza perché anteponeva la ricchezza personale al bene del Paese. Celebre quando fece saltare l’accordo raggiunto sulla riforma costituzionale, il celebre “Patto della Crostata” (che vedeva anche Mattarella tra i protagonisti), perché non gli garbavano le posizioni espresse sulla giustizia.

Renzi, appunto, va oltre, perché non vi sono posizioni politiche nelle pugnalate a Bersani e Letta, ma solo sfrenata ambizione. Chi ha visto delle differenze nella politica di Renzi rispetto a Letta, ce lo faccia notare: l’Italia ha il “pilota automatico” come sa e dice Draghi, pilota garantito, fino ad oggi, da Napolitano. Il rammarico, semmai, è che l’arte delle pugnalate alle spalle Renzi le abbia usate contro avversari mezzi tramortiti (Bersani, Letta, Berlusconi), mentre in Europa ad essere fregato è stato lui, con l’obbligo di Padoan come ministro dell’Economia e la fuffa della Mogherini commissaria alla Politica Estera (quindi, il nulla mentre i commissari delle austerità finivano a Germania e satelliti), e un pugno di mosche.

Sulla recente elezione di Mattarella, i punti a favore di Renzi ovviamente non mancano, soprattutto a causa delle debolezze degli avversari: a) poco politici i Cinque Stelle; b) inconsistente il Nuovo Centro Destra; c) definitivamente alla frutta Berlusconi e i suoi consiglieri. Quelli sì, che pagano 40 anni di differenza con Renzi. Amato non sarebbe bastato a salvarli.

A quando la prossima pugnalata? Assenti di fatto i “nemici” interni – per ora – ci si aspetta il colpo a sorpresa, tempo di annusare l’aria che tira: complice chissà Mattarella, nel mirino potrebbero finire Angela Merkel o Mario Draghi. Ma quelli sono colpi che necessitano d’altra classe e di comprensione complessa. Non è il cortile dei videgames nostrani.