MASSIGNANO – Domenica 19 ottobre in piazza Garibaldi a Massignano si è tenuta una raccolta firme contro l’installazione della centrale a biomasse, a Marina di Massignano. Le firme sono state consegnate presso la sede del Comune di Massignano nella mattinata di lunedì e nei prossimi giorni verranno presentate anche alla Provincia e alla Regione.
Le firme raccolte sono state numerose, esse sottoscrivono la relazione effettuata dal chimico e ricercatore presso l’istituto Nazionale Ricerca sul Cancro, Federico Valerio. Tramite tale relazione, è stato esaminato il progetto in questione – presentato dalla ditta Verde Marche di Sant’Elpidio a Mare – il quale ha rivelato, sia gravi lacune nelle relazioni tecniche sia di possedere una bassa qualità; elementi che potrebbero giustificarne la bocciatura.
Sono circa 14 infatti i punti deboli di tale progetto. Un punto degno di nota è che il sito interessato dall’installazione dell’impianto si trova in una zona descritta come “CATEGORIA A” cioè ad alto inquinamento registrato. A tali condizioni poi, si aggiunge il Decreto Legislativo 155 del 13 agosto 2013, il cui articolo 1, pone come obiettivo quello di mantenere la qualità dell’aria, laddove buona, e migliorarla negli altri casi. Questo significa che la salute dei residenti è a rischio, pertanto, gli organi predisposti dovrebbero attivare misure idonee a ridurre le emissioni presenti, e non ad aumentarle.
Alla relazione, si aggiunge l’espressa opposizione del comitato di Marina di Massignano, i cui membri hanno dichiarato: “Consideriamo che nella zona in questione, la quale negli ultimi anni ha avuto uno sviluppo edilizio e turistico notevole, tale impianto provocherebbe una drastica svalutazione delle stessa, sotto ogni punto di vista. Siamo convinti che la valorizzazione e lo sviluppo del territorio non passino per l’installazione di centrali a biomassa di questo tipo (pirogassificazione), altamente inquinanti, bensì attraverso il perseguimento di altre vie meno inquinanti, ad esempio, l’alimentazione a metano. Questa differenza è motivata dal maggior potere calorifico e dalla maggiore purezza del metano, rispetto al gas di sintesi.”
Conclude il comitato: “Convinti che la salute ed il benessere dei cittadini debba venire al primo posto in una società che si rispetti, noi non ci fermiamo e proseguiamo in questa nostra battaglia: non siamo disposti ad accettare l’installazione di alcuna centrale, ovunque la si volesse collocare, e faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità in tal senso.
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