ALBA ADRIATICA – Controlli ad Alba Adriatica e Martinsicuro effettuati nell’ultima settimana dalla polizia nell’ambito del contrasto all’immigrazione clandestina e al lavoro nero. Il 26 luglio il personale della Questura, in collaborazione con la Guardia di Finanza di Giulianova, la Direzione provinciale del Lavoro e la Asl di Teramo ha rilevato a Villa Rosa un laboratorio borsettificio in via Solferino a gestione familiare privo di qualsiasi requisito di sicurezza nei luoghi di lavoro prevista dalla vigente legislazione nonchè fortemente carente sotto il profilo igienico-sanitario. All’interno erano impiegati 5 cittadini cinesi. Per l’opificio è stata disposta l’immediata sospensione dell’attività lavorativa e si è provveduto al sequestro del laboratorio, utilizzato in alcuni locali anche come dormitorio degli operai.
Il 30 luglio ad essere interessati da accurato controllo sono stati due stabili ubicati ad Alba Adriatica in via Bafile dove gli operatori hanno accertato la presenza di ben 14 persone di nazionalità del Bangladesh che dormivano all’interno di uno stabile di proprietà di un connazionale e di ulteriori 12 bengalesi dimoranti in una abitazione limitrofa. Entrambi gli immobili sono risultati al momento del controllo totalmente carenti sotto il profilo igienico, riscontrando la presenza di posti letto di fortuna ricavati in spazi del tutto inadeguati per una normale vita quotidiana. Per tale motivo è stato richiesto l’immediato intervento di personale dell’Ufficio Tecnico del Comune di Alba Adriatica e dell’ASL i quali, verificato lo stato dei luoghi e l’insussistenza dei requisiti minimi di agibilità, hanno presentato una relazione al Sindaco per l’emissione di ordinanza di sgombero degli immobili. Due degli stranieri trovati all’interno delle abitazioni sono risultati privi di permesso di soggiorno e nei loro confronti sono stati emessi provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale dal Prefetto di Teramo.
Infine, nella mattinata di giovedì primo agosto, è stato effettuato un controllo congiunto presso un opificio tessile cinese sito ad Alba Adriatica in via Nazionale Adriatica, già interessato da verifica negli scorsi mesi, nel quale sono state riscontrate oltre a violazioni in materia di sicurezza relativamente ad alcune apparecchiature in uso, anche la presenza di lavoratori in nero, comportando la sospensione dell’attività lavorativa disposta dalla Direzione Provinciale del Lavoro con conseguenti sanzioni amministrative. Sono in corso successive verifiche da parte di personale dell’Ufficio Tecnico del Comune di Alba Adriatica volte a riscontrare la presenza di violazioni in merito alla destinazione d’uso dei locali adibiti a laboratorio nonché alla sussistenza dei requisiti di agibilità degli immobili locati, risultati di proprietà di cittadini italiani, mentre alcuni accertamenti vengono svolti sulla regolarità e registrazione dei contratti di affitto. I proprietari degli immobili ed i datori di lavoro che hanno rispettivamente ospitato e offerto lavoro a stranieri irregolari verranno deferiti all’autorità giudiziaria.
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