Politica locale. A proposito di locandine curiose (vedi quelle maceratesi) davanti alle edicole, quella odierna del giornale di Ancona è emblematica del comportamento attuale del sindaco di San Benedetto del Tronto. Recita così: “C’è chi briga per mandare tutti a casa“.

Se c’è chi briga a me intriga e sono andato a scoprire perché. Ho letto ed ho capito perché Gaspari ha accettato l’intervista.  Nessuna domanda che andasse a toccare nervi scoperti. Ma la cosa che più mi ha colpito è la sensazione che il giornalista non sapesse che l’attuale sindaco è al secondo mandato e che, per la precisione,  siede sul gradino più alto della città dal 1 giugno 2006 quindi, fra pochissimo, da sette anni. E magari è proprio tutto questo tempo  il motivo che ha fatto passare il segno all’interno del suo Partito. Fossero stati appena 22 mesi, quelli del secondo mandato, invece di altri precedenti 60, le risposte di Gaspari sarebbero state accettabili, dopo 82 mesi proprio no.

A dir la verità, e mi pare a questo stia pensando il suo ex compagno di Partito Perazzoli, la prima risposta che mi è venuta in mente leggendo la locandina è stata: Giovanni Gaspari. Se vanno tutti a casa, infatti, la colpa è solo sua. Tanto é che i pidiessini della maggioranza e parte della giunta non volendo andare a casa con lui, lo difendono con i fatti (e i numeri) ma non… a parole.

Tra i delusi della giunta escluderei sicuramente Paolo Canducci che non mi è piaciuto quando ha addossato a Martinelli & C. (prima che lo facesse anche Gaspari) la responsabilità dell’arrivo del commissario, auspicato nel 2006 più dall’opposizione che dal popolo: una grande caduta di stile anche perché, alla luce dei fatti, il ginecologo in quattro anni ha lasciato un grande segno con mezzo lungomare nuovo mentre lui e Gaspari in sette anni hanno lasciato tanti segni negativi (ultimi in ordine di tempo le brutte pensiline) contro pochissimi interventi positivi che la città ha stentato e stenta a memorizzare e quindi a ricordare. Avesse fatto la giunta Gaspari il lungomare nuovo, la litania del ricordo sarebbe infinita. È un semplice dato di fatto e non una difesa del centrodestra perché sarebbe una bestemmia accusare il sottoscritto di essere vicino al partito di Berlusconi al quale preferisco Bersani un milione di volte.

Nulla da eccepire sul lavoro del giornalista Sgambetterra, ognuno fa il suo mestiere come crede ma mi piacerebbe tanto capire un po’ di più il senso della domanda: le critiche le sono arrivate anche dal Pdl. Veramente simpatica perché finora il Pdl ha svolto molto male, anzi affatto, il proprio dovere di partito all’opposizione e quindi il giornalista si è evidente e giustamente meravigliato delle critiche da parte di Piunti e Gabrielli di questi giorni. Se non fosse così la domanda appare semplicemente ovvia o inutile.

Se Gaspari desse la stessa possibilità a noi gli chiederemmo:

1-in sette lunghissimi anni di governo qual è l’operazione che la inorgoglisce di più e per la quale i suoi concittadini dovrebbero esserle grati?

2-perché Grottammare ha sbagliato ad accettare i 20 milioni della Fondazione Carisap?

3-perché non ha mai detto una parola a proposito delle riviste regionali che trascurano e penalizzano la nostra riviera mentre è “pappa e cucchiara” con il governatore della regione con il quale è dovuto andare a Mosca?

4-ritiene adesso Gian Mario Spacca più vicino a San Benedetto. Se sì, perché?.

5-si è pentito per quanto ha fatto per il Prg dopo la “punizione” inflittagli dalla Corte dei Conti? Per la quale, inoltre, ha scaricato, secondo me con poco stile, le colpe maggiori ad un suo funzionario?

6- perché non ci spiega il suo ingiustificato, secondo molti, immobilismo sullo scandalo di via Marsala, una strada dichiarata non a norma e dove gli incidenti si… sprecano? Si offende se le diciamo che se lei abitasse in zona Ascolani e non a Porto d’Ascoli, dovendoci passare tutti i giorni, qualcosa avrebbe fatto? Perché non ci passa qualche volta?

Mi fermo qui che è meglio e lascio ai lettori, e alla redazione eventualmente, altre domande sul passato. Le sommeremo alle sei che ho appena elencato.

Per presente e futuro, invece, gli chiederei (anche se mi pare che Paolo Perazzoli e signora mi abbiano preceduto), una cosa in particolare, avendo io trovato molto vaghe le risposte le risposte date dal sindaco al Corriere Adriatico:

1-può per favore indicare alla città le date di realizzazione dei progetti in corso per non farsi dire, come giustamente chiede il giornalista, che lei fa solo annunci? A tal proposito preferisco non mettere il coltello sulla piaga e non ricordo al sindaco le promesse fatte nelle due campagne elettorali vincenti del 2006 e 2011. Dico soltanto che ha vinto (non me ne vogliano gli altri) perché era il più organizzato e forse anche il più credibile nonostante tutto ma se oggi avesse il coraggio di chiedere la fiducia al suo popolo con un sondaggio on line certificato, vedrebbe le sue quotazioni precipitare. Faccia qualcosa del genere, mi farebbe proprio male essere smentito e indebolirebbe di molto le mie convinzioni. Per il suo grande piacere. Scommettiamo che…

PS: Visto che il sindaco di San Benedetto non permette a Riviera Oggi di fargli domande esclusive, chiediamo che qualche nostro collega più ben visto le facesse sue e le girasse a Gaspari. Sono certo che la città ringrazierebbe e, se il sindaco darà risposte esaurienti, avremmo fatto anche il suo bene.