SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo la Lega, i Repubblicani. Bruno Gabrielli continua a comporre il suo personale puzzle delle alleanze in vista delle prossime elezioni comunali che lo vedranno impegnato come candidato sindaco del Popolo della Libertà ed ufficializza l’ingresso nella propria squadra del partito dell’edera. Matrimonio siglato con Domenico Carnicelli, che ha confermato la strada intrapresa oramai nel 2001, quando Giorgio La Malfa ruppe col centrosinistra per aggregarsi all’allora Forza Italia.
“Il direttivo sambenedettese ha rinnovato a maggioranza il rapporto col Pdl”, ha confermato il segretario comunale. “La nostra è sempre stata una forza leale, nonostante i noti fatti datati 23 dicembre 2009, quando vi fu da parte del consigliere comunale di riferimento la defezione dalle linee guida del partito”. Un chiaro riferimento ad Antonio Felicetti, sul quale Carnicelli evita comunque ogni tipo di affondo: “Ancora oggi ribadiamo che fu un errore salvare Gaspari, la sua scelta fu autonoma e singolare. La rispettiamo, ma continuiamo a non condividerla. Fin’ora su di lui non pende alcun provvedimento”.
Felicetti tuttavia, godrebbe di un ampio ventaglio di consensi personali che i Repubblicani rischierebbero così di veder volare via, anche se Carnicelli preferisce sposare la tesi inversa: “I voti ottenuti li ha sempre fatti confluire il movimento, dato che era l’unico rappresentante in corsa. Era normale che le adesioni si concentrassero su di lui”.
Convinzione che diviene speranza per Gabrielli: “Il Pri sarà la nostra voce critica che ci aiuterà a lanciare il progetto per la città. Vincere per vincere non ci interessa, vogliamo vincere e poter governare con una squadra omogenea nella quale ci sia affinità”.
Obiettivi che però quasi certamente non coinvolgeranno Domenico Martinelli, che mediante il ‘subordinato’ Michele Bagalini ha recentemente ratificato l’accordo col cosiddetto Polo del Buongoverno. “Quello di Ciccanti è solo un cartello elettorale – afferma in coro il Pdl – è una commistione di forze che intende danneggiare centrodestra e centrosinistra. Si scioglierà quando dovranno scegliere il loro leader”. Sull’ex primo cittadino invece, il commento è risoluto: “Nel 2005 certi personaggi lo fecero cadere. Dubito possa riaccostarsi ai propri carnefici, a meno che non sia vittima della sindrome di Stoccolma”.
Intanto, mentre il Popolo della Libertà prosegue negli incontri preliminari con le altre realtà cittadine (la prossima riunione sarà con l’Api), Gabrielli si impegna a mettere in piedi una propria lista civica di supporto al partito.
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Ormai siamo ad una politica tranquillamente equiparabile ad un mercatino del pesce del martedì mattina.
Alleanze basate su “non si sa che” tanto che alcune frange appoggiano la coalizione opposto.
D’altronde non parlando id idee e contenuti non si può ottenere altro…
Sono seriamente preoccupato.
….se nel 2001 La Malfa si avvicino’ a Berlusconi…dovrebbero sapere che nel frattempo La Malfa si e’ allontanato un bel po’ da >Berlusconi, e il 14 dicembre ha votato la Sfiducia!!!!siete rimasti un po’ indietro voi repubblicani di zona….
Nel 2001 il Congresso di Bari con l’allora segretario Giorgio La Malfa deliberò lo spostamento del Partito verso il centro-destra e quindi l’allenza con Forza Italia. Da allora il PRI si è comportato sempre come alleato leale di Forza Italia (ieri) e del PdL (oggi). La posizione politica assunta da La Malfa (non più segretario) con il voto di sfiducia è stata autonoma ed è per questo che è stato sospeso dal Partito. Se noi siamo rimasti indietro c’è qualcuno che va troppo avanti (con l’immaginazione).
Mi scusa, ma sinceramente cosa ha scelto La Malfa nel 2001 a livello nazionale me ne può fregare fino ad un certo punto.
Mi interessa maggiormente capire perchè un vostro consigliere (Felicetti) da consigliere di opposizione (al posto di Martinelli) passa in maggioranza appoggiando le delibere più scellerate dell’amministrazioni Gaspari.
Una stampella che non fa assolutamente del bene per la città. Se non lo riconoscete più “dei vostri” ci vorrebbero delle parole di condanno dell’operato del consigliere ed un “mea culpa” per averlo presentato.
Finalmente nel PRI una linea chiara a difesa di tante persone che si erano allontanate non condividendo la politica attuata dal precedente vertice che aveva come terminale quel Felicetti che,come l’on.Ciccanti ha fatto dell’attività politica una questione personale.
Un bravo all’attuale Segretario a proseguire così e riaffermare quei valori di cui altri si riempivano la bocca ma razzolavano male.
l’assurdo che qui si sta discutendo di un partito che quando si è presentato da solo a delle elezioni nazionali negli ultimi 15 anni non ha raccolto neanche l’1% dei consensi.
A questo punto perchè non ripeschiamo anche il psdi (partito socialista democratico italiano) può esere utile per le prossime alleanze
Già s’è presentato male, faceva più bella figura a dire “condivido la visione di città che ha gabrielli” ed a valle spiegare in cosa consiste questa visione invece si presenta con delle linee guida di partiti??? Inutile nella politica locale.