SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nell’arco della nostra vita possiamo aver a che fare con varie forme di magia anche a nostra insaputa. Secondo Antonio Barra e Giancarla Perotti, i responsabili del Gris Diocesano (ovvero il gruppo di ricerca e informazione socioreligiosa) della Diocesi di San Benedetto del Tronto, la magia non è solo quella praticata dai cosiddetti cartomanti. I due esperti hanno voluto approfondire l’argomento martedì 26 gennaio nel corso di un dibattito presso il centro Pastorale Monsignor Vincenzo Radicioni, a San Benedetto in via Forte. Durante l’incontro, intitolato “Magia magie” hanno cercato di fare chiarezza su alcuni elementi dei quali la maggior parte di noi è ignara. Ecco alcune loro precisazioni.
Quali sono le cause della diffusione delle pratiche magiche?
«Si è creata una complessa situazione riferita all’attuale bisogno di spiritualità e alle ambiguità che tale realtà crea. Praticare rituali magici, cantare sortilegi davanti al mazzo dei tarocchi, evocare energie occulte, frequentare sensitivi e veggenti, credere ciecamente nell’astrologia, tutto ciò indica le nuove frontiere dell’occultismo spesso scambiato per spiritualità alternativa. L’opinionismo imperante e il politicamente corretto pongono sullo stesso piano le grandi tradizioni religiose e i culti magici. La crescita del fenomeno può essere collegata al bisogno di liberazione dal dolore, dal male, dalla paura della morte, alla ricerca di rassicurazioni che consentono di superare situazioni di ansia».
È vero che esistono varie forme di magia?
«Innanzitutto la magia in tutte le forme è una espressione dell’occultismo. Secondo l’occultismo esisterebbero entità e forze non sperimentabili che si possono dominare attraverso pratiche rituali. Secondo queste teorie l’uomo sarebbe in grado di acquistare sapere e potere al di là delle leggi naturali, con la lettura del pensiero, la conoscenza del futuro, influenze benefiche e malefiche, evocazione degli spiriti contattati con Satana e perfino con gli extraterrestri. L’occultismo assume la qualifica di esoterismo quando si cerca di scoprire ciò che si nasconde dietro antiche tradizioni, miti, simboli per impossessarsi di poteri con pratiche segrete. I due termini oggi sono intercambiabili tanto che molti parlano di occultismo esoterico. I latini avrebbero qualificato tutto ciò con il termine superstizio credenza di cose vane».
Ce ne potete descrivere altri?
«C’è la magia imitativa, secondo la quale il simile produce il simile, come il versare dell’acqua per terra porterà la pioggia, il trafiggere gli occhi di un pupazzo accecherà o farà morire la persona da esso rappresentata. C’è la magia contagiosa, in base a cui il contiguo agisce sul contiguo o una parte sul tutto, così il “toccare ferro” o il “gettare del sale” terrà lontano da influssi negativi o da iettature in relazione a virtù speciali affidate a questi elementi. Esiste, infine, la magia incantatrice, la quale attribuisce un potere particolare a formule o azioni simboliche, ritenute capaci di produrre degli effetti evocati».
E la distinzione tra magia bianca e magia nera?
«La magia bianca si può distinguere in due filoni. Il primo si riferisce a effetti strabilianti ottenuti con metodi naturali, come giochi di prestigio, illusioni. Il secondo filone comprende quel tipo di magia bianca che vuole raggiungere obiettivi anche buoni, come la soluzione dei problemi economici, d’amore, malattie, ma che vengono perseguiti con mezzi discutibili che portano al mondo della superstizione e della truffa, ovvero talismani, filtri, amuleti. La magia nera invece ricorre a evocazioni di forze demoniache, sotto i cui influssi pensa di operare ed è indirizzata a scopi malefici ovvero procurare malattie, disgrazie, morte, oppure pretende di piegare gli eventi a proprio vantaggio per conseguire onori e ricchezze. Vengono quindi compresi nella magia nera tutti quei riti esoterici, a sfondo satanico, che hanno il loro apice nelle cosiddette messe nere».
Quale è l’atteggiamento della Chiesa cattolica a riguardo?
«C’è da dire che la Chiesa in genere non si è preoccupata di entrare in modo troppo analitico nei dettagli del fenomeno della magia. La sua condanna, tuttavia, è stata costante e inequivocabile, poiché secondo la Chiesa la magia è un rifiuto di Dio. È nota l’estrema durezza dell’Antico Testamento contro chi pratica la magia (Es 22,17); (Lv 20,27). Il Nuovo Testamento si situa nella stessa linea quando, nel richiedere la fede nell’unico Signore Gesù e il battesimo nel suo nome, esige il rifiuto di ogni mentalità e comportamento magici (At 8,9-13); (At 19,18-20). Sussiste, infatti, una netta opposizione tra l’annuncio della fede e la magia (At 13,6-12); (At 16,16-24). ».
Nei fenomeni magici ci può essere l’azione del demonio?
«Non ce la sentiamo di escluderlo ma su questo aspetto occorre essere molto prudenti perchè dobbiamo evitare la tendenza ad innescare la tendenza a demonizzare tutto. Parlare di demoni non consiste nel far riecheggiare qualche eco di antiche credenze medioevali, ma è semplicemente ribadire la Dottrina della Chiesa, affermata in anni recenti nel Catechismo della Chiesa Cattolica (1992), nelle catechesi di Giovanni Paolo II (14 e 21.8.1986) e di Paolo VI, il quale il 16 novembre 1972 affermava: “Oggi, uno dei bisogni maggiori è la difesa da quel male che chiamiamo demonio. Un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà, misteriosa e paurosa. Esce dal quadro dell’insegnamento biblico ed ecclesiastico chi rifiuta di riconoscerla esistente. La condanna verso ogni forma di magia e superstizione, espressa nella Bibbia, è illustrata ai numeri 2115-2217 del Catechismo della Chiesa Cattolica. Anche quando nella maggioranza dei casi sarebbe eccessivo presupporre un intervento del demonio, si tratta pur sempre di un atteggiamento psicologico e culturale incompatibile con la fede».
Infine una precisazione necessaria: «Non esistono, come vorrebbe qualche operatore dell’occulto, maghi, cartomanti e astrologi buoni e altri cattivi. La magia e le pratiche superstiziose in genere sono una deviazione del senso religioso ed un tentativo di sostituirsi a Dio esercitando la propria volontà di dominio e potenza sugli eventi, sulla natura e il prossimo, anziché assumere un atteggiamento umile di richiesta e supplica nella preghiera. Ricordiamo comunque che la magia e le pratiche superstiziose in genere sono una deviazione del senso religioso che tende ad esercitare la propria volontà di dominio e potenza sugli eventi, sulla natura e il prossimo».
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Per quanto mi riguarda ogni forma di magia, nera o bianca, non è altro che una truffa che andrebbe perseguita duramente, della quale fanno le spese i creduloni e i superstiziosi. Anzi mi pare persino scandaloso che in un paese occidentale del 21esimo secolo la cartomanzia e la magia siano considerate delle professioni esercitabili e non, al massimo, un intrattenimento (dice così una sentenza del consiglio di stato che non fa onore alla nostra repubblica). Non penso poi che la religione (e tanto meno la cattolica) sia un vero antidoto alla suggestione della magia, anzi. Non pretendo di elevare a… Leggi il resto »
Certo sentire parlare la chiesa di superstizione è veramente divertente. Non preoccupatevi le magie sono tutte uguali nel senso che servono soltanto a spillare quattrini. Anche in questo caso le analogie con la religione non mancano di certo. IL DIRETTORE RISPONDE Le saremo tutti grati se ci spiega il significato di “spillare quattrini”, sia da parte delle “magie” che da parte della “religione” (parola tra l’altro che nel senso generico non significa nulla) e a favore di chi, e a quale scopo e utilizzo. La frase “spillare quattrini” da sola non significa assolutamente niente e andrebbe spiegata senza ironia ma… Leggi il resto »
Non ho mai detto che il CICAP è un’associazione di atei, altrimenti avrei menzionato l’UAAR (unione atei agnostici razionalisti), della quale peraltro sono membro, ma che non mi pare molto pertinente. Nè ho negato che ci siano questioni che sfuggono alla scienza (ci mancherebbe!) ma mi sono limitato ai cosiddetti “fenomeni paranormali”, che guardacaso non si verificano mai quando osservati scientificamente. Il che, ovviamente, non equivale a dire che non esista l’intangibile o il senso del divino, che fanno parte della spiritualità umana: ma semplicemente a dire che le fatture più pericolose di cui ammetto l’esistenza sono quelle false se… Leggi il resto »
Aggiungo, dopo aver letto lettera e replica da lei segnalata (che condivido in pieno, e anzi è sorprendentemente sulle mie posizioni):
“Il problema è che sinora, anche lei non potrà non convenire su questo, di questi fenomeni paranormali da esaminare non s’è vista traccia.” E questo è il fatto difficilmente oppugnabile che si riconduce e concorda perfettamente con quanto da me detto: finora non c’è fenomeno che, sottoposto alla verifica sperimentale, si sia rivelato “paranormale”.
IL DIRETTORE RISPONDE
Ripeto: e quelli non verificati sperimentalmente come li consideriamo? A priori pagliacciate?
No no direttore. Come lei ben sa, mille esperimenti su un fenomeno che si rivela falsamente osservato non possono verificare che, in assoluto, quel fenomeno non esista. Ma come ben espresso dal segretario del CICAP è esattamente come ritenere che esistano asini che volano la cui esistenza, sebbene mai osservata, nessuno può escluderla. Quanti ai vari santi, nella storia dell’uomo è sempre avvenuto che a ciò che non si era (ancora) in grado di comprendere si attribuissero proprietà divine (dalla pioggia ai terremoti, dalla terra al sole), per cui non si stupisca se qualcuno, come me, dimostra di essere scettico… Leggi il resto »
Spillare quattrini nel senso che tutte le religioni (o almeno quasi tutte) non si fanno scrupoli a spremere i propri adepti (nel caso della religione cattolica in italia anche i non credenti). Sempre rimanendo nell’ambito della cattolica visto lo spazio esiguo. Esempi storici: Vendita delle indulgenze o pagamento della decima. Esempi attuali: Infinite agevolazioni fiscali e commerciali e il vergognoso 8 per mille. Invece per la magia beh’ ogni commento appare superfluo. Appare capziosa la risposta del direttore a Primavera nei riguardi del cicap data l’assurdita’ di considerare i casi non studiati come prova per la dimostrazione di qualcosa in… Leggi il resto »
Il cicap non si sceglie un bel niente, e Padre Pio l’ha nominato lei, non io. Giacchè lo fa però riporto di seguito quanto asserito in merito dallo stesso CICAP, che non è la bibbia (dunque lei o chiunque altro può tranquillamente credere alla versione che le piace di più) ma che vale comunque la pena di riportare. Faccio soltanto presente che la correlazione tra paranormale e santità l’ha fatta lei quando ha scritto “coloro che sono stati dichiarati Santi proprio in funzione di “miracoli” non spiegabili”… La santità non c’entrava niente col mio discorso, si parlava di maghi e… Leggi il resto »
Non mi pare affatto di aver evaso la domanda dato che ho spiegato bene il significato di spillare quattrini ed anche a favore di chi dato che è scontato che quei soldi finiscono nelle opulente tasche del clero/stato del vaticano. L’unica cosa sui cui non ho risposto è lo “scopo” dato che i bilanci del vaticano non è che siano proprio a disposizione di tutti ci sono pero’ dati sull’uso dell’8 per mille 35,7% sostentamento del clero 43,7% finanziamenti alla catechesi, ai tribunali ecclesiastici, e alla costruzione di nuove chiese, manutenzione dei propri immobili e gestione del proprio patrimonio 8,6%… Leggi il resto »
Direttore, siccome la penso una persona intellettualmente onesta, la prego di informarsi sul meccanismo che regola l’otto per mille, e capirà che anche senza la mia firma parte dei miei soldi finiscono lì. Mi dirà poi se secondo lei quel meccanismo è una truffa – anche in virtù degli accordi che vietano allo stato di pubblicizzare cosa faccia con il “suo” otto per mille – o se invece le sembra coerente col messaggio cristiano anche quello. IL DIRETTORE RISPONDE A me il commercialista ha chiesto sempre il permesso di mettere la crocetta sulla voce alla quale dare l’8 per mille… Leggi il resto »
Mi scuso per l'off topic, ma era d'obbligo.
Bene direttore: allora le spiego come funziona il meccanismo dell’8 per mille. Attualmente quella parte di tasse può essere destinata alle organizzazioni religiose riconosciute esprimendo una preferenza. Il problema è che se io scelgo di destinare l’8 per mille, che so, alla chiesa cattolica piuttosto che alla valdese, in realtà NON sto destinando il mio otto per mille a quella chiesa, ma sto invece esprimendo una sorta di “voto di preferenza”. Tutto l’ammontare dell’8 per mille di tutti i contribuenti viene ripartito in base ai risultati di questo “maxisondaggio”, che già sarebbe truffaldino solo per questo; se ci mette che… Leggi il resto »
Non solo le virgolette non erano irrispettose, ma anzi è vero proprio il contrario: sono un segno di rispetto. Intendere il successo di una religione con la sua diffusione (che è quello di cui stavo parlando) è improprio: la religione non è una merce da vendere, è un’altra cosa, e non sono affatto convinto che una religione più diffusa sia necessariamente più “di successo” di una meno diffusa. Altrimenti se ne ricaverebbe che, esattamente come un prodotto, una religione è di successo se è capace di vendersi. Personalmente sento di dire una cosa impropria se sostengo che l’islam è una… Leggi il resto »
Visto che la chirurgia è riuscita a trapiantare con successo membra perdute (mani, braccia…), crederò ai miracoli quando a qualcuno ricrescerà una mano, un braccio o altro.
Per il resto sono tutte pagliacciate, o “guarigioni” avvenute per suggestione.
IL DIRETTORE RISPONDE
Bentornato
@Primavera (1° commento) "…i soggetti più sensibili al richiamo di riti di vario genere sono generalemente fedeli;…" Avere fede e credere alla magia non è possibile: o l'una o l'altra, poi ognuno può ritenersi fedele e credere anche alla magia, ma in questo caso la fede manca sicuramente. I casi in cui può accadere questa commistione è tra coloro che vivono in ambienti in cui la magia fa parte della cultura e che condiziona fortemente le persone fin dalla nascita (penso ai paesi africani), ma qui il caso prende un'altra piega e francamente non sono io colui che può parlarne.… Leggi il resto »
io penso che chi crede in qualche religione, e lo fa seriamente, non abbia bisogno di alcun segno soprannaturale o paranormale o inspiegabile per vedere rafforzata la sua idea. Perchè la religione ha un senso se viene intesa come ricerca esistenziale e questa non ha bisogno di conferme di quel tipo.