SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Il fenomeno dei Movimenti Religiosi Alternativi crea parecchi problemi pastorali. Il primo di questi è sapere come comportarsi con un componente di una famiglia cattolica che sia stato coinvolto in una setta».

Giancarla Perotti, consigliere nazionale e componente della Giunta esecutiva del Gris, Gruppo Ricerca Informazione Socioreligiosa, si è rivolta alle famiglie in occasione della “Pastorale dei Movimenti Religiosi Alternativi”. L’incontro si è tenuto mercoledì 27 ottobre ed è stata l’occasione per aprire l’anno pastorale 2009- 2010.

«Putroppo – spiega la Perotti – anche nel nostro territorio si diffondono sette che si presentano come realtà alternative alla fede trasmessa dai loro padri. Si tratta di un fenomeno che è in continua crescita ed evoluzione, resta per lo più sconosciuto e che abbraccia aspetti variegati e si presenta in forme diverse».

Prosegue: «L’ambito più colpito è soprattutto quello dei giovani, bersaglio adatto al proselitismo dei movimenti religiosi alternativi e l’ambiente scolastico a volte è quello che aiuta ad espandere alcuni Mra. Oggi è sempre più difficile monitorarle e classificarle: psicosette, sette di matrice cristiana, tecniche e medicine alternative».

«Esiste anche – aggiunge la Perotti – il “satanismo giovanile”: una tipologia di ritualità fai da te, i cui consumatori sono per lo più giovani, soliti all’ascolto di un certo tipo di musica (“rock satanico” o “black metal”), e veicolata grazie ad internet ed alle sue enormi potenzialità».

Poi specifica: «In particolare mettiamo in evidenza l’esistenza di un gruppo religioso chiamato “Chiesa dell’Eutanasia”, che loda il suicidio come esigenza per ripristinare l’equilibrio con il mondo, con la natura selvaggia, personificata in Satana, non più in grado di sopportare la crescita smisurata della popolazione».

Per aiutare chi è caduto in queste situazioni «il Gris sostiene i familiari, gli amici della persona coinvolta in tali realtà e soprattutto è in grado di dialogare anche con i responsabili dei Mra se necessario. Inoltre il Gris si occupa anche di chi faceva parte di sette e ora vuole reintegrarsi nella società e nella Chiesa».

«Da due anni infatti – conclude la Perotti – il Gris organizza degli incontri mensili di formazione per catechisti, ministri laici, operatori di pastorale familiare e giovanile e chiunque desideri conoscere le realtà dei nuovi culti».

Per maggiori informazioni è possibile partecipare alle conferenze del Gris che sono aperte a tutti e che si tengono presso la sala riunioni del Centro Pastorale Radicioni, in via Forte 16 a San Benedetto.