Da Riviera Oggi numero 795

CUPRA MARITTIMA – Un giovane cuprense intervistato dal Sole 24 Ore sul tema dei rapporti commerciali fra Italia e Cina, un settore che richiede sempre maggiore preparazione che offre grandi opportunità di lavoro ai nostri giovani.

È il 27enne Fabio Pennacchietti, laureato in Scienze della Comunicazione presso l’Università La Sapienza di Roma con una tesi dal titolo “Comunicazione pubblicitaria ed evoluzione dei modelli culturali in Cina: risultati di ricerca”.

Fabio è stato selezionato dalla banca dati del consorzio AlmaLaurea che raccoglie più di un milione di curricula dei laureati italiani ed è stato intervistato dal Gianni Trovati proprio per la sua non comune esperienza del gigante asiatico.

Pennacchietti infatti ha alle spalle un’esperienza di 11 mesi in Cina, dove grazie al progetto “Tesi all’estero”, ha studiato le strategie pubblicitarie delle aziende occidentali nel mercato cinese.

Nell’articolo, dal titolo “Quattromila esperti di Cina” uscito mercoledì 15 luglio, Trovati afferma che «ci sono migliaia di aziende italiane piccole e medie che in Cina stanno trovando, o potrebbero trovare e breve, una nuova strada per crescere e lasciarsi alle spalle il dibattito domestico sulla crisi».

«A loro – prosegue il giornalista nel suo pezzo – l’Università italiana inizia ad offrire un’avanguardia di laureati con le competenze giusto per fare il salto a Oriente».

Tra questi c’è anche il nostro Fabio che dopo aver studiato Cinese a Roma, ha chiesto ed ottenuto una borsa di studio per poter concretizzare la sua tesi all’estero.

A Pechino si è iscrittto alla Beijing Foreing Studies University per imparare meglio la lingua e contemporaneamente ha portato avanti le sue ricerche per la tesi riguardante le tecniche pubblicitarie nei mezzi di comunicazione e informazione cinesi.

Nel suo articolo Trovati vuol far notare che una percentuale di coloro che si trovano in Cina non provengono solo dalle Facoltà di Studi Orientali ma anche da altre Facoltà. Si tratta di ragazzi hanno deciso di imparare il Cinese per integrare le proprie conoscenze affrontare nel migliore dei modi questo immenso mercato.

Pennacchietti afferma di aver incontrato a Pechino molti stranieri che «in genere hanno competenze più integrate perchè sono ingegneri o economisti che poi studiano il cinese. Gli italiani sono più spesso laureati in lingue orientali che non hanno competenze spcifiche per il business».

Le prospettive di trovare lavoro all’estero, in questo caso in Cina, sono quindi ottime e la chiave per sfruttarle questa possibilità è il giusto connubio tra lil saper parlare la ingua e il possedere una specializzazione