SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tanta gente, soprattutto giovani, corretti sostenitori di uno sport duro e cavalleresco che suscita sensazioni contrastanti, ma sicuramente genuine e forti.

Nel corso del primo “Trofeo del Sole” di domenica 21 giugno presso il PalaSpeca, in particolar modo, si è assistito alla grande crescita tecnica, psicologica e alla vittoria di impeto dei giovani della baldanzosa Accademia sambenedettese Kaflot che, a giudicare dai risultati, sa coniugare ragione e passione, formazione e tecnica.

I suoi esordienti, Andrea Amadio (istinto puro e vocazione all’attacco), Giuseppe Lieti (molta ragione nel gioco, nulla lasciato al caso), Gabriel Ianau (barbaro aggressore, ignaro della sua stessa forza), Michel Mudimbi (ha steso l’avversario in un sol colpo come in un gesto di esibito candore), Michelangelo Tamburino (due nomi poetici che rendono a pieno la grazia e l’energia del suo essere ancora in evoluzione, ancora da scolpire).

Ebbene questi ragazzi debuttanti hanno vinto le loro prove sul ring, o al massimo hanno pareggiato, ma soprattutto hanno vinto la loro gara contro la paura della prima volta: oggi sono diventati veri pugili, veri gladiatori moderni.

E che dire dei già titolati Aimedo Gulamuso e Bartolomeo Tryzna? Quest’ultimo vittorioso contro un temibile avversario, Marucci, è stato insignito anche della coppa simbolo del Trofeo del Sole come miglior boxer della serata.

Gulamuso ha invece pareggiato esprimendo ancora una volta la sua inarrestabile crescita tecnica, la sua agilità e prestanza.

Ottime le prestazioni degli avversari, provenienti dalle più prestigiose scuole pugilistiche di Ascoli (Ascoli Boxe e Olympia Ascoli), Civitanova Marche e Chieti.