SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Napoli, sede per antonomasia della passione calcistica: è quello che emerge dall’analisi dei dati relativi a questo primo scorcio di campionato. La terza serie non ha abbattuto oltremodo il pubblico di fede partenopea che in estate ha prima pensato di sposare con fermezza e risoluta fiducia il “progetto De Laurentiis�? sottoscrivendo la bellezza di 19.065 tessere, vale a dire l’ottava manifestazione più massiccia in termini di abbonamenti in Italia, dopo “piazze�? del calibro di Milan, Inter, Roma, Palermo, Lazio, Fiorentina e Messina; da settembre poi, quando è partita ufficialmente la prima stagione in serie C degli azzurri, il San Paolo ha sempre offerto un colpo d’occhio più che notevole, impressione confermata dai 37.860 di media negli otto incontro disputati dentro l’impianto di Fuorigrotta.
L’incontro più visto in assoluto nel girone B è stato proprio il derby tra la squadra di Giampiero Ventura e l’Avellino disputato al San Paolo lo scorso 17 ottobre coi suoi 61.626 – la terza partita più vista dell’anno fra tutti i campionati professionistici nostrani, alle spalle solo di Milan-Inter (79.775) e Inter-Juve (78.471) – davanti naturalmente alle restanti sette partite degli azzurri [Napoli-Cittadella (45.770), Napoli-Vis Pesaro (43.881), Napoli-Chieti (31.419), Napoli-Samb (27.825), Napoli-Benevento (27.282), Napoli-Sora (24.430) e Napoli-Martina (22.119)], a Reggiana-Napoli (17.741), Foggia-Avellino (9.286), Avellino-Reggiana (8.664), Padova-Napoli (7.894) e Benevento-Avellino (7.168).
Come avrete notato oltre alla realtà partenopea emerge con forza Avellino, altra piazza affamata di calcio e fedele nel seguito alle maglie biancoverdi, la quale vanta il terzo pubblico del girone B (6.037) – dietro alla platea foggiana (6.441), che merita davvero un plauso per il sostegno alla discontinua e per certi versi deludente squadra di Giannini. In quarta posizione si insediano i tifosi della Reggiana con una media di 5.929 spettatori, mentre al quinto posto troviamo il pubblico sambenedettese, ovvero la realtà più piccola delle quattro sinora menzionate: 4.145 spettatori negli otto incontri disputati al Riviera (il dato più numeroso concerne i 5.000 ufficiosi nel posticipo serale al cospetto dell’Avellino).
Se vogliamo invece guardare al rovescio la nostra speciale graduatoria, tra le tifoserie meno numerose della divisione est troviamo nell’ordine Giulianova (1.635), Martina (1.409), Chieti (1.110), Vis Pesaro (987) e Cittadella (490), con queste ultime due a rappresentare le uniche realtà che annoverano una media inferiore alle 1.000 unità e che, guarda caso, hanno dato vita alla sfida che ha avuto meno seguito in questi primi quattro mesi di torneo nel girone B: Cittadella-Vis si è disputata davanti alla contenutissima platea quantificabile in appena 342 unità.
Poco da rimarcare invece nell’altro girone, dove gli unici stadi degni di essere menzionati per passione in termini numerici e non, sono l’Arena Garibaldi di Pisa (5.163 di media nonostante i risultati non entusiasmanti ottenuti dai nerazzurri), il Picco di La Spezia (3.947), il Martelli di Mantova (3.851) e lo Zini di Cremona (3.587); al quinto posto c’è il “Pietro Fortunati�? di Pavia – la squadra azzurra è capolista in coabitazione con la Cremonese – con appena 2.723 unità di media.
Le partite più affollate nella divisione ovest sono state invece Pisa-Spezia (9.000 ufficiosi), Mantova-Pisa (6.165) e il derby tutto lombardo tra Cremonese e Mantova (6.103). Quella meno? Lumezzane-Mantova – appena 201 i presenti tra abbonati e paganti – che rappresenta l’incontro di terza serie meno visto dall’inizio di stagione.