Vide la luce il primo aprile Duemila. Non era un pesce. Nemmeno un pescecane. Eppure aveva i denti e assestava poderosi morsi a destra e a manca, senza andare troppo per il sottile. La prima copia di AUAGNAMAGNAGNA ! fu stampata in 100 copie (ormai introvabili) con 8 pagine fotocopiate e punzonate a mano. Ma non voleva vivere come fanzine. Aspirava a crescere in fretta, anzi pretendeva di mordere il freno, di affilare molari e canini per abbattersi come un uragano sul nostro ventre molliccio di ignare prede. E così sta accadendo. In due anni è diventato un bimestrale distribuito in mille copie e atteso con trepidazione dai numerosi appassionati e, per meglio connotarsi nell’aura dei periodici dell’editoria ufficiale, seppure come cellula impazzita, viene pubblicato dalla casa editrice COROLLAR con sede in via Pielli 4, a Tramonti di Sotto (Pn), creata all’uopo.Da un paio di numeri ha aumentato la filiazione, cerca nuovi collaboratori e ha un costo. Prima era gratis. È “spacciata” in molte fumetterie e librerie del Friuli e del Triveneto (è allo studio la formula dell’abbonamento) e a febbraio, per la dodicesima uscita, la quinta con la copertina a colori, sono annunciate grandi sorprese, dopo l’esilarante calendario Playboya! allegato al numero di dicembre. Insomma, è un’iniziativa che spacca e vuole andare lontano. Vediamo di capire come e perché.

Cominciamo dal nome bislacco, che ci vuole esercizio per dirlo senza inciampare sulle labbra: «È questo il bello» asserisce compiaciuto Fabio Varnerin, svelando l’arcano: «È venuto ascoltando un passaggio storpiato da mille effetti di Intergalatic, un brano dei Beastie Boys. Auagnamagnagna può essere una porta che cigola o il rumore dello stomaco, a piacimento».

Varnerin ha 28 anni, si aggira nei boschi della Val Tramontina. Gli altri compagni di merenda, nonché menti vivaci e abilissime matite mascalzone sono Mudokon, alias Massimiliano Gasparini ventottenne di Fagagna e Marco Tonus 20 anni di Pasiano di Pordenone, più qualche collaboratore. «”Auagnamagnagna !” è ora garbato, ora irriverente, naïf, sboccato e afferma Mudokon – muta carattere a seconda delle situazioni, delle esigenze, degli umori. È il veicolo della nostra arte, un percorso a tappe creato dal nulla. Riprende da esperienze degli anni Settanta come Frigidaire o Il male e, fin dallo stile grafico sobrio ed elegante della testata desunta dal quotidiano socialista “Avanti!”, si rifà a un certo spirito combattivo di inizio Novecento». L’intera produzione Auagnamagnagna si caratterizza per i fumetti crudi, carichi di humour nero, di satira di costume e battute spesso maligne.La copertina del primo numero, un vero e proprio manifesto, presenta Topolino impiccato con le mani legate e un’accetta fra le scapole. Il senso è chiaro: prendere le distanza dal fumetto classico e buonista. «La musica ha saputo diventare fenomeno. Lo stesso deve accadere è il pensiero grintoso di Tonus – con il media fumetto che in Italia è ancora associato all’infanzia. Una volta creato il bisogno, istituito il palcoscenico, si potrà cominciare a osare. Queste sono le nostre intenzioni: creare un ambiente culturale con lo spirito dada, senza padroni e pacche sulla spalla». E neppure si sentono figli o nipoti delle prestigiose penne a inchiostro pordenonesi: «Certo che l’humus è quello, ma noi rimarca Tonus abbiamo la forza propulsiva per essere una realtà diversa, una sorta di nuovo polo. Vogliamo uscire dalla tribù, diventare un ingranaggio ulteriore dell’universo fumetto e non un altro dentino dello stesso meccanismo».

Intanto è certa una seconda partecipazione di “Auagnamagnagna !” al prossimo Diabolik Fest e a Notebook, dopo la recente esposizione (la prima istituzionale) per il Comune di Fagagna. Più vicino nel tempo, domenica alla mostra del fumetto di Prata, dove metteranno a disposizione di chiunque voglia comunicare attraverso il disegno una serie di pannelli bianchi. Anche questa è un’idea piccola piccola, ma ha il sapore della libertà.

(Lisa Rizzo)