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«Le condizioni meteomarine non sono ancora favorevoli», conferma il vicecomandante della Guardia Costiera Piccioli. L’AD3 della Ilma lascerà il porto di Ancona domenica notte o lunedì mattina.
Il conto corrente postale ha il numero 12869632 ed è intestato a “Fondo di solidarietà, gestito dal Comune di San Benedetto del Tronto”. Causale “Solidarietà per le vittime del mare”.
La rassegna si svolge sabato e domenica novembre a partire dalle ore 17. In viale Secondo Moretti si degusterà vino e si raccoglieranno contributi per i parenti dei cinque marinai scomparsi nel 2006.
Il sindaco di Martinsicuro Leonilde Maloni: «Dopo la tragedia del Vito Padre a maggio, abbiamo chiesto alla Regione Abruzzo un investimento per la formazione dei marinai. Non ho ancora ricevuto risposte».
I Comuni di San Benedetto e di Martinsicuro apriranno un conto corrente postale a beneficio delle famiglie dei cinque pescatori caduti sul lavoro nelle tragedie del mare del Vito Padre e del Rita Evelin. Forse già domani il numero su cui poter versare i contributi.
La Prefettura di Ascoli Piceno ha rilasciato il visto d’ingresso alla signora Hayet Guitrama. Dalla Tunisia raggiungerà San Benedetto a spese del Comune.
Tutto dipende dalle condizioni meteo, dice Santini dell’Ilma di Ancona, l’impresa di lavori marittimi a cui sono state affidate le operazioni di recupero delle salme dei tre dispersi e del relitto del motopesca affondato.
Le pessime condizioni del mare fanno slittare le operazioni di recupero dei tre marittimi dispersi. Ci vorranno ancora giorni?
Marina Palmense, sabato 28 ottobre. Si svolge la tappa del campionato provinciale Surfcasting. Fra gli iscritti c’era anche Nicola Guidi, il superstite del Rita Evelin. Suo fratello Zefferino: «Una mancanza di rispetto per la tragedia».
Finanzieranno l'operazione i Comuni di San Benedetto e Martinsicuro, la Provincia di Ascoli e la Regione Marche. Governo e Protezione Civile contribuiscono solo se è a rischio la pubblica incolumità.
È l'auspicio del presidente della Provincia. Il prefetto Cifelli ringrazia il marittimo sambenedettese che ha segnalato la presenza nel porto di Ancona del pontone che sarà utilizzato.
Finalmente una risposta certa. L’impianto della Saipem si trova nel porto di Ancona, fra 48 ore i subacquei avranno a disposizione la campana per scendere a 80 metri di profondità e recuperare i corpi dei dispersi.
Il popolo sambenedettese (i pescatori in particolare) sta protestando per sollecitare prima di tutto il recupero dei marinai dispersi. Le autorità invece preferiscono recuperare i corpi insieme al relitto. Chi ha ragione?
Non è stata presa in considerazione la disponibilità offerta da una squadra di sommozzatori altamente specializzati in immersioni speciali e recuperi in mare che già entro domani avrebbero potuto porre fine alla drammatica attesa delle famiglie dei tre marittimi dispersi.
Dodici servizi video dove è ripercorsa, cronologicamente, la giornata di giovedì 31 ottobre: la chiusura di Viale Marinai d'Italia, la protesta sempre più cruda davanti alla Capitaneria, la marcia verso la Stazione, l'occupazione dei binari, il confronto con l'assessore Capriotti e la dura protesta finale. Contro lo scandalo Rita Evelin.
Dopo un lungo pomeriggio di tensione e attesa. restano forti le perplessità dei marittimi sambenedettesi nonostante le rassicurazioni delle autorità sull'arrivo in tempi brevi del pontone
Una squadra di cinque sommozzatori altamente specializzati in immersioni speciali e recuperi in mare è pronta a partire da Trapani. L’ha reperita Nazzareno Torquati. Già entro domani i corpi potrebbero essere portati in superficie. Ora manca solo l’OK della Capitaneria di Porto.
La Procura della Repubblica di Fermo, titolare dell’indagine sul naufragio, ha ordinato il recupero del relitto con i corpi dei dispersi. Ma per mercoledì e giovedì sono previste cattive condizioni meteorologiche.
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