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C’è da chiederselo dopo l’interruzione del servizio di informazione ai cittadini sui livelli delle immissioni nocive e delle polveri sottili nell'aria. Sul sito della Provincia dati fermi al dicembre 2009
Sono tuttora fermi a quattro mesi fa i dati sul monitoraggio ambientale divulgati dalla Provincia di Ascoli Piceno. A breve una convenzione con l’Arpam dovrebbe risolvere il disservizio
Sono fermi al 31 dicembre scorso i rilevamenti sull’inquinamento atmosferico effettuati dalla Provincia. Alla base dello stop non vi sarebbero problemi di manutenzione ma il fatto che i tre tecnici sono andati al Fermo. Ma Riego Gambini accusa
Sarà scaricabile dal sito istituzionale, assieme al corposo studio elaborato da Pier Paolo Flammini nel 2003. Ma che nonostante le intenzioni iniziali non venne mai diffuso ai cittadini, fino ad oggi. L’assessore Canducci se ne scusa: «Mancanza da parte del Comune, ma gli uffici hanno abbondantemente usato quei dati»
Il coordinatore del portale Meteorivierapicena.net precisa che le rilevazioni fatte dalla centralina forniscono risultati positivi anche se proprio per questo “anomali” in questo periodo dell’anno. Comunque non bisogna abbassare la guardia
Ogni giorno della settimana lavorativa, specie nell'ora di punta, gli ultimi 50 metri di viale Gramsci direzione nord e il piazzale sono occupati da una quindicina di mezzi tra bus, pulmann e auto private in sosta più o meno forzata. E nell'attesa, una minima parte spegne il motore. Vecchia di tre anni una proposta, mai realizzata, per risolvere il problema
L’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente Marche ha pubblicato i risultati delle rilevazioni svolte in 28 stazioni della nostra regione nel periodo gennaio-aprile.
La stazione di monitoraggio in piazza Kolbe è stata riparata dai tecnici della Provincia. Funziona correttamente la rilevazione di monossido di carbonio, ozono e ossidi di azoto
Riego Gambini, coordinatore del portatale di Bioclimatologia applicata, interviene sulle alte percentuali di inquinamento nell'aria: «Sento la necessità di sottolineare l'importanza di un livello d'attenzione più consono, invitando gli enti preposti ad eseguire queste operazioni con maggiore trasparenza ed attenzione»
Diminuita la concentrazione a San Benedetto anche se non cessa il pericolo inquinamento. Tra le soluzioni proposte dall'assessore Settimio Capriotti c'è il lavaggio delle strade nel caso in cui l'inverno non sarà sufficientemente piovoso
Dal primo gennaio più di 35 giornate con un tasso di Pm10 nell’aria superiore ai 50 microgrammi per metro cubo. Ma la situazione è migliorata rispetto all’anno scorso.
Durerà due mesi e sarà svolto tramite interviste e questionari ai commercianti del centro cittadino
Fino al 19 novembre non c’è stato alcun superamento del limite massimo di concentrazione di Pm 10 nell’aria. Le ultime due segnalazioni risalgono al 27 e al 28 ottobre.
Con l’accensione degli impianti di riscaldamento domestici ci sarà un picco della concentrazione di Pm10 nell’aria. E a breve dovranno scattare le prime misure di contenimento del traffico automobilistico
WEB TV. Parla il docente della Politecnica delle Marche Francesco Canestrari. «Abbiamo risultati confortanti per l'assorbimento dei rumori, mentre per le pavimentazioni fotocatalitiche avremo dati certi a medio termine».
L’appuntamento è previsto da una convenzione fra Comune e l'Icbi, Iniziativa carburanti a basso impatto. Verrà prolungato fino alla fine di giugno.
Ripartirà il 15 aprile l'iniziativa lanciata dall'amministrazione per sensibilizzare la cittadinanza sul problema dell'inquinamento da polveri sottili.
Sulla Ss 16 a San Benedetto potranno circolare solo veicoli alimentati a gas o metano. L’iniziativa non sarà estesa al tratto di Statale che passa per Porto d’Ascoli perché i Vigili Urbani non possono garantire il controllo su un territorio così vasto.
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