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Finalmente una risposta certa. L’impianto della Saipem si trova nel porto di Ancona, fra 48 ore i subacquei avranno a disposizione la campana per scendere a 80 metri di profondità e recuperare i corpi dei dispersi.
Il popolo sambenedettese (i pescatori in particolare) sta protestando per sollecitare prima di tutto il recupero dei marinai dispersi. Le autorità invece preferiscono recuperare i corpi insieme al relitto. Chi ha ragione?
Non è stata presa in considerazione la disponibilità offerta da una squadra di sommozzatori altamente specializzati in immersioni speciali e recuperi in mare che già entro domani avrebbero potuto porre fine alla drammatica attesa delle famiglie dei tre marittimi dispersi.
Dodici servizi video dove è ripercorsa, cronologicamente, la giornata di giovedì 31 ottobre: la chiusura di Viale Marinai d'Italia, la protesta sempre più cruda davanti alla Capitaneria, la marcia verso la Stazione, l'occupazione dei binari, il confronto con l'assessore Capriotti e la dura protesta finale. Contro lo scandalo Rita Evelin.
Dopo un lungo pomeriggio di tensione e attesa. restano forti le perplessità dei marittimi sambenedettesi nonostante le rassicurazioni delle autorità sull'arrivo in tempi brevi del pontone
Una squadra di cinque sommozzatori altamente specializzati in immersioni speciali e recuperi in mare è pronta a partire da Trapani. L’ha reperita Nazzareno Torquati. Già entro domani i corpi potrebbero essere portati in superficie. Ora manca solo l’OK della Capitaneria di Porto.
La Procura della Repubblica di Fermo, titolare dell’indagine sul naufragio, ha ordinato il recupero del relitto con i corpi dei dispersi. Ma per mercoledì e giovedì sono previste cattive condizioni meteorologiche.
Per un più rapido recupero dei tre marittimi intrappolati nel motopesca affondato, il sottosegretario di Stato agli Affari regionali ha chiesto al suo collega di governo Forcieri di valutare la possibilità di far intervenire gli uomini del Gos-Comsubin della Marina Militare.
Lo chiede Marco Lorenzetti, capogruppo Udc, secondo il quale sarebbe necessaria anche la presenza del sottosegretario Colonnella. E intanto il senatore Ciccanti interroga Prodi: «Perché tanto ritardo nel recupero dei dispersi?».
L’impianto si trova in Alto Adriatico. Potrebbe avere palombari pronti per raggiungere il relitto. Intanto il Comune istituisce un comitato di crisi per offrire informazioni ai familiari e alla marineria.
Le autorità portuali assicurano la disponibilità del pontone per riportare in superficie il Rita Evelin ed individuare i corpi dei tre marittimi. Ma i tempi non saranno brevi: la piattaforma si trova attualmente in acque croate e solo per spostarla è necessaria una settimana.
Il sindaco Gaspari si reca al porto per dare informazioni ai familiari di Annibali, Gasmi e Luchetti. Sciopero della marineria. «Rispetto la vostra protesta», dice il primo cittadino.
Gaspari: «Attendiamo l’esito di una ricognizione a livello nazionale. Dobbiamo sapere dove si trovano i palombari che possono entrare in azione più rapidamente».
È la soluzione indicata anche dal sindaco Gaspari alle autorità portuali: ora se ne deve verificare la disponibilità. Ricerche ancora senza esito
Tre corpi in fondo al mare che interessano soltanto i sambenedettesi. Offensivi gli striminziti servizi di "taglio basso" del Tg Marche della Rai, mentre la politica regionale si comporta come sempre: dorme o tace.
La Capitaneria di Porto: «Cercheremo il modo più rapido per trovare i corpi». Oggi le correnti impediscono l’uso della telecamera subacquea. Si procede con lo scan sonar.
Sono riprese all'alba le operazioni di recupero dei tre naufraghi. Difficoltà a causa delle pessime condizioni meteo. Si tenterà ancora una volta di raggiungere il relitto in profondità, nella speranza di trovare i corpi
A causa della disgrazia del naufragio dell'imbarcazione sambenedettese, con ogni probabilità non ci sarà la preventivata accoglienza festosa ai tifosi di Cava, come precedentemente comunicato dall'amministrazione comunale
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