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"Stringo in un affettuoso abbraccio i tre marittimi e le loro famiglie augurando loro di poter quanto prima superare il grande spavento" - il primo cittadino di San Benedetto
Nella serata del 30 luglio, l'imbarcazione dopo un urto ha cominciato ad imbarcare acqua a largo di Tortoreto. Si sono salvati due fratelli sambenedettesi, i Grossi, e due tunisini
Nella giornata del 4 febbraio, grazie ad una nuova gru sono stati portati a termine le operazioni di recupero dello scafo. Ora si indaga sui motivi dell'affondamento
A causa di un guasto tecnico è stata rinviata a lunedì 4 febbraio l'operazione di recupero del peschereccio. Grazie all'intervento di Vigili del Fuoco, sub e all'apporto di gonfiabili la prua dello scafo è riemersa
Intorno alle 22 del 1° febbraio il peschereccio, ormeggiato in banchina, è colato a picco. Sul posto le operazioni di Vigili del Fuoco e sub per svuotare i locali interni allo scafo dall'acqua
Subito soccorsi senza neanche "toccare" l'acqua, il comandante del peschereccio Giovanni Strozzieri e i marinai Yossef Ben Hadj e Noureddine El Ghrib. La rottura di una tavola nello scafo di legno l'ipotesi più probabile dell'affondamento
L'imbarcazione si è trovata in difficoltà imbarcando acqua a causa di una falla. Le motovedette della Guardia Costiera l'intercettano a nove miglia dalla costa poco prima che colasse a picco, salvando i marinai
I tre dispersi sembrano spariti, Anzi, peggio ancora, già dimenticati
Sono riprese all'alba le operazioni di recupero dei tre naufraghi. Difficoltà a causa delle pessime condizioni meteo. Si tenterà ancora una volta di raggiungere il relitto in profondità, nella speranza di trovare i corpi
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