Cenni storici: Il paese dei fiori e dei signori

Il perchè lo si capisce già dal nome: la relaziona della cittadina con i fiori e con la celebrazione del Corpus Domini ci porta molto indietro nel tempo, già al periodo romano e pagano/cristiano quando si immagina che proprio a Montefiore dell’Aso ci fosse un culto dedicato alla dea Flora. Le testimonianze di questa possibilità sono nel toponimo stesso, come anche nei versi latini dello Statuto Comunale del 1569 di Astulfus de Veronensis che recita appunto: “Flora locum tenuit, quin nunc de nomine florum” (ovvero, “La Dea Flora governò il luogo che da quel momento ne prese il nome”).

L’Infiorata, tappeti di petali dai mille colori

In occasione del Corpus Domini, Montefiore dell’Aso si trasforma con la sua Infiorata, un tappeto floreale di circa 2000 metri che copre il percorso della processione. Quest’opera d’arte effimera è unica per la sua lunghezza e l’uso di materiali naturali alternativi come foglie, petali, trucioli, sabbia e riso. È stata pionieristica nell’esporre opere effimere in verticale. Ogni edizione sperimenta nuove essenze per offrire uno spettacolo sempre più suggestivo. L’Infiorata è un’espressione di fede, amicizia, arte e natura, unendo l’ingegno e il lavoro di numerosi volontari, bambini, giovani e adulti che trasformano il paese in un laboratorio di colori e luci.

 Il borgo antico, un tripudio di storia

Montefiore dell’Aso, annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, è un incantevole paese collinare nel Piceno, situato tra le valli dei fiumi Aso e Menocchia. Qui, cultura e paesaggi si fondono armoniosamente. Il centro storico è splendidamente conservato, con tratti di cinta muraria, porte e sei torrioni risalenti ai secoli XV e XVI. Dal Belvedere De Carolis si accede al cuore del borgo, dove si possono ammirare edifici sei-settecenteschi e Piazza della Repubblica, dominata dalla Collegiata di S. Lucia in stile neoclassico. In Piazzale S. Francesco si trovano la chiesa dedicata al santo, edificata tra il 1247 e il 1303, e l’annesso convento. Quest’ultimo ospita il Polo Museale di San Francesco, inaugurato nel 2006. Al suo interno, i visitatori possono scoprire un preziosissimo Polittico di Carlo Crivelli, il Centro di Documentazione Scenografica Giancarlo Basili, il Museo Adolfo de Carolis, il Museo della Civiltà Contadina e la Collezione Domenico Cantatore.