
TERNI – Anche il sambenedettese Saverio Magno farà parte dei 48 artisti internazionali che esporranno le loro opere presso il Museo Diocesano e Capitolare di Terni, dove, dal 6 al 16 giugno, sarà allestita la mostra d’arte contemporanea “Opera con vista”, a cura di Stefania Pieralice e organizzata con il patrocinio del comune.
Un’ iniziativa di respiro internazionale che vedrà la presenza di autori provenienti da Italia, Germania, Canada, Messico, Brasile, Paesi Bassi, Russia, Austria, Repubblica del Sudan, Belgio, Polonia, Cina ( Sabrina Aureli, Marco Bettocchi, Roberto Bedani, Andrea Boldrini, Eva Breitfuss, Anna Maria Calamandrei Santi, Franco Carletti, Remo Carradori, Luca Cecioni, Anna Ceppi, Jeremiah Chechik, Fernando M. Diaz, Henrique Diogo, DRO (Ornella De Rosa), Ludovica Emme, Cor Fafiani, Renata Figueiredo, Antonio Franchi, Carlo Frisardi, Vincenzo Galluzzo, Sergio Gandossi, Maria Ginzburg, Rosangela Giusti, Marco Grechi, ADGART (Antonello Diodato Guardigli), Monika Hartl, Dr. Shangal Hassan, Richard Janssens, Saverio Magno, Piero Masia, Annalinda Maso, CFM (Christoph Felix Maier), Agnieszka Mazek, Alessandro Medori (Alessandro Meddi), Anna Montanaro, Silvia Nencioni, Pawel Opalinski, Elisabetta Pienti, Antonio Pilato, Ilaria Racca, Heinz Schattner, Maurizio Setti, Mayada Shibir, Chan Suk On, Claudio Verganti, Mario Viezzoli, Alessandra Vinotto, NATI (Anastasia Yanchuk), chiamati a raccontare, citando le parole della curatrice: “un percorso oltre i confini, non tracciati da mappe o progetti urbani; in questi luoghi di immaginazione accade sempre l’impensabile, nulla è riconoscibile o realmente esistente.”
All’inaugurazione, che si terrà sabato 7 giugno alle ore 16,30, sarà anche presente Daniele Radini Tedeschi, curatore di otto edizioni alla Biennale di Venezia Arte per alcuni stati latinoamericani e critico d’arte per il programma culturale di Rai1 “Applausi”. Come spiega nell’introduzione in catalogo: “Coloro che intervengono oggi nella cultura o nelle arti somigliano molto a quei santi medici altomedievali chiamati anàrgiri, i quali operavano per sola vocazione, senza un tornaconto. Perché ungere gli infermi è un po’ come curarne l’anima con la sacra bellezza”. L’esposizione non trascura, inoltre, come l’arte richiami il concetto di “farmaco” nel suo duplice significato sia di “medicina” che di “veleno”, come scrive in catalogo Anselm Jappe, docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Roma: “Se l’arte vuole curare, deve ferire prima. Altrimenti, la pace nell’anima che può portare sarebbe ingannevole, falsamente armonizzante.” Tra gli autori partecipanti anche il celebre artista multidisciplinare Jeremiah Chechik e l’astrattista Remo Carradori, cui sarà dedicato un approfondimento personale.
L’artista sambenedettese Saverio Magno si dedica all’attività artistica dal 1977 in assoluta sinergia con tutte le forme dell’arte. Nel 1987 ha realizzato studi di disegno anatomico, studi delle teorie di Chevreul, Goethe e Itten per l’uso del colore, studi di prospettiva e studi personali sulla visione tridimensionale, teorizzando la tridimensionalità binoculare, con cui ha introdotto nel panorama della storia dell’arte contemporanea una nuova visione spaziale, relativa non all’oggetto rappresentabile, ma allo spazio in cui esso è rappresentato. Ha vinto importanti premi: nel 1990 la Medaglia d’Argento “Pico della Mirandola”, nel 1991 la medaglia del Presidente della Repubblica, nel 1999 il 1° premio Truentum di Martinsicuro e il 1° premio al Concorso grafico pittorico “Imago Christi”, indetto dal comune di Arquata del Tronto in occasione del Giubileo 2000, e ha partecipato a varie rassegne d’arte; la sua attività artistica ha trovato spazio in diversi cataloghi sull’arte.
La mostra resterà aperta al pubblico, a ingresso libero, tutti i giorni dalle ore 14,30 alle ore 19,30 (chiuso domenica 15 giugno).

La locandina della mostra di Terni
Lascia un commento