
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Intervista a Rossana Saccente, Amministratore Unico di GiochiArredo Srl e ideatrice di una pensilina totalmente energeticamente autosufficiente che verrà collocata sul Lungomare.
Come è nata l’idea di sponsorizzare una pensilina off-grid per il Comune di San Benedetto del Tronto?
“San Benedetto è la nostra città di adozione: ci offre una qualità della vita unica. Ho tre bambini e non potevo chiedere di meglio per loro. Con la mia famiglia ci siamo ripromessi, nei limiti del possibile, di restituire ogni anno un contributo concreto a questa comunità. Particolare attenzione la dedichiamo a questo lungomare che, a mio modesto parere, è semplicemente favoloso. Lo scorso anno abbiamo donato due colonnine per la manutenzione delle bici in acciaio inox, che hanno riscosso un grande successo tra cittadini e turisti. Quest’anno abbiamo voluto alzare l’asticella con una pensilina off-grid per l’attesa dei bus, e speriamo di continuare così anche nei prossimi anni. Per noi è un modo per dire ‘grazie’ a un territorio che ci ha accolti e sostenuti”
Quali sono le caratteristiche tecniche che rendono questa pensilina unica?
“La pensilina è totalmente energeticamente autosufficiente: i pannelli fotovoltaici integrati garantiscono energia per l’illuminazione a LED, le prese USB-C per ricaricare dispositivi, e il logo aziendale retroilluminato. Abbiamo scelto il legno di larice per le sedute, resistente agli agenti atmosferici e dal basso impatto ambientale, 100% Made in Italy con materiali di alta qualità, sostenibile, nel rispetto delle direttive CAM. Ogni dettaglio è pensato per durare nel tempo e ridurre al minimo la manutenzione, un vantaggio chiave per un’area così frequentata”
Perché puntare sull’autosufficienza energetica in un contesto turistico?
“San Benedetto accoglie migliaia di turisti ogni anno, e il Lungomare è un biglietto da visita della città. Con questa pensilina, offriamo un servizio utile- come la ricarica dei dispositivi- senza pesare sulla rete elettrica comunale. Inoltre, vogliamo sensibilizzare sui temi green: anche un piccolo oggetto di arredo può essere un esempio concreto di sostenibilità, soprattutto in una località che vive del suo patrimonio naturale”
Come ha reagito il Comune alla proposta?
“Il Comune ha colto immediatamente il potenziale del progetto, sia per l’impatto ambientale ridotto, sia per l’ottimizzazione dei costi a lungo termine. Collaborare con un’amministrazione attenta all’innovazione ci ha permesso di realizzare un’opera che riflette valori condivisi: modernità, rispetto del territorio, e attenzione ai bisogni dei cittadini”
Oltre alla sostenibilità, come integra il design della pensilina con l’estetica del Lungomare?
“Abbiamo studiato un design minimalista e funzionale, con linee che richiamano il mare e la vocazione turistica della città. Il legno di larice, con la sua tonalità calda, si abbina alle palette cromatiche del lungomare, mentre l’illuminazione a LED crea un’atmosfera accogliente di sera. Il logo retroilluminato, discreto ma riconoscibile, dialoga con l’arredo esistente senza stravolgerlo”
Questo progetto apre la strada a future collaborazioni con il Comune?
“Assolutamente sì. Vorremmo replicare il modello in altre aree della città, come parchi o fermate degli autobus, e proporre soluzioni simili a comuni limitrofi. L’obiettivo è creare una rete di arredi urbani smart, sostenibili e interconnessi, che migliorino la qualità della vita e riducano l’impatto ambientale”
Un messaggio per chi visiterà la pensilina?
“Vi invitiamo a usarla, a ricaricare il vostro smartphone, a sedervi e godervi la meraviglia che vi circonda. Ogni dettaglio di questa pensilina racconta la nostra visione: un futuro in cui tecnologia e ambiente collaborano. E se notate il nostro logo, ricordatevi che dietro c’è un’azienda del territorio che crede in progetti green concreti per la comunità”
Come vuole concludere?
“Vorrei chiudere ringraziando pubblicamente il sindaco, il vice Sindaco Antonio Capriotti, e il Consigliere Comunale Domenico Novelli. Senza il loro supporto e la loro visione aperta all’innovazione, progetti come questo non potrebbero realizzarsi. La collaborazione tra pubblico e privato, quando si basa su valori condivisi, è sempre una leva potente per il bene della comunità”
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