
GROTTAMMARE – Riparte domenica 23 febbraio, alle ore 18, all’Ospitale delle Associazioni di Grottammare Alta, l’edizione 2024/25 della rassegna “I conti con la storia“, promossa dalla Città di Grottammare-assessorato alla Crescita culturale in collaborazione con l’Amat e con il supporto dell’associazione “Blow Up” e della libreria “Nave Cervo“.
Il primo dei sei nuovi incontri in programma ha per titolo “Per non dimenticare Giacomo Matteotti” e si incentrerà sulla figura di uno dei più coraggiosi oppositori del regime fascista, il cui assassinio, seguito dalla chiusura del Parlamento e dalla dichiarazione di Mussolini del 3 gennaio 1925, segnò l’inizio della dittatura. Interverrà Enzo Fimiani, autore del libro “Un’idea di Matteotti. Un secolo dopo”, in cui invita a riscoprire il pensiero politico di Giacomo Matteotti, analizzando le sue idee su democrazia, giustizia sociale e opposizione al fascismo e mettendole in relazione con gli avvenimenti del presente. Dialogherà con lui il giornalista Maurizio Blasi.
Enzo Fimiani è professore associato di storia contemporanea presso l’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti-Pescara, dove insegna storia del potere in età contemporanea e storia della comunicazione globale. È responsabile per la Prevenzione della Corruzione e la Trasparenza (RPCT) e delegato del Rettore per il sistema bibliotecario, le risorse bibliografiche digitali, l’Archivio storico e i rapporti con il CINECA. Ha diretto biblioteche universitarie e pubbliche e ha guidato la Divisione Personale tecnico-amministrativo dell’ateneo. Tra i suoi interessi di ricerca: plebisciti, dittature del ’900, Resistenza, guerre del XX secolo, propaganda, storia elettorale e ordine pubblico nell’Italia repubblicana.
“È fondamentale ricordare questa figura di rilievo nella storia politica italiana, straordinario esempio di rigore morale e impegno civile. Oggi la figura di Matteotti è spesso ridotta alla semplice immagine del martire, senza una reale attenzione alla sua eredità politica. Se da un lato la toponomastica italiana riflette la volontà di ricordarlo, con ben 2.450 vie e piazze a lui dedicate, dall’altro la sua storia è spesso trascurata nei programmi scolastici e nei media, a favore di narrazioni più gecontineriche o strumentalizzate. Conoscere la sua vicenda è più che mai necessario, specialmente oggi, di fronte al ritorno dei movimenti neofascisti in Europa – ha dichiarato Costantino Di Sante, curatore scientifico della rassegna.
L’ingresso è libero.

La locandina della rasegna
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