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VERONA – Si è spento Rino Tommasi, un grande del giornalismo sportivo. Era un eminenza nel mondo della Boxe e del Tennis. Era diventato amico di tanti campioni, primo fra tutti Cassius Clay.
Si interessava anche del Calcio, due erano le squadre per le quali tifava, Verona e Sambenedettese. L’Hellas perchè era la sua città, la Samb perchè aveva vissuto per almeno 5 anni a San Benedetto dove il padre si era trasferito per lavoro. Era molto amico del compianto dottor Bollettini, primario di Neurologia. Erano stati compagni di classe al Liceo Scientifico.
Sia con Espresso Rossoblu prima, poi con Sambenedetto Oggi proprio nella villa del neurologo, abbiamo avuto l’onore di intervistarlo. Due volte durante Atalanta-Sambenedettese a Bergamo quando davanti al sottoscritto, a mio fratello Pino e Paolo Traini, prima che diventasse direttore responsabile del Corriere Adriatico. In quelle occasioni erano con noi anche Peppino Assenti, calciatore della Samb negli anni 50. Quando Tommasi lo vide, lo riconobbe e gli diede lo spunto per ricordare una formazione della Samb di quegli anni. Ci disse.: “Come sapete viaggio spesso ma in tutte le parte del mondo in cui mi trovo, alle cinque del pomeriggio della domenica (prima tutte le partite si giocavano la domenica) mi informo sui risultati di Verona e Sambenedettese. Quando vincevano… mi sentivo meglio“.
Nella villa del dottor Bollettini, invece, ebbe l’onore di intervistarlo per Sambenedetto Oggi (Oggi Riviera Oggi) un giovanissimo Luigi Maria Perotti. In quell’occasione raccontò aneddoti incredibili del suo lavoro di inviato per la Gazzetta dello Sport. Il più ‘curioso’ quando andò a prendere Cassius Clay all’aeroporto di Fiumicino con la sua 500, generando un sorriso meravigliato del campione del mondo dei pesi massimi, del quale era diventato amico. Ricordo che mentre rispondeva alle domande di Luigi scivolò dalla sedia rimediando una piccola frattura che ne ha condizionato i movimenti per diverso tempo. Gli impedì anche di partecipare ai funerali del dottor Bollettini. Venne soltanto suo figlio.
Alla sua famiglia le nostre sentite condoglianze. L’italia ha perso uno dei suoi migliori giornalisti, un vero professionista.
Nel 2011 lo sentimmo (clicca qui) i quando nel nostro settimanale gli ricordammo il primo fallimento della nostra amata Samb nel 1994.
Da WIKIPEDIA: Ha frequentato il liceo scientifico ‘Rosetti’ di San Benedetto del Tronto, durante il periodo in cui il padre Virgilio (per 13 anni detentore del record italiano di salto in lungo; partecipò alle Olimpiadi nel 1924 e nel 1928, mentre lo zio Angelo partecipò alle Olimpiadi 1932 nella medesima disciplina)[2]lavorava nella cittadina marchigiana e poi si laureò in Scienze politiche con una tesi sull’organizzazione internazionale dello sport[
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